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...
— Non è permesso passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri
storici, delle città e nelle aree affollate.
Forse avrebbe avuto piu' senso scrivere scrivere, se voleva
"In caso di affollamento, tutti i presenti saranno multati."
Altrimenti, in caso di affollamento, come si fa a capire chi
e' arrivato "passeggiando" per l'affollamento e chi e'
invece all'origine dell'affollamento e pare che non
sarebbe "multabile" ?
Basta un po' di buon senso. Si osserva la situazione per un minuto
e si valuta chi è multabile.
Cioe' chi sta passeggiando ?
Post by KiuhnmSi multerà per esempio anche chi non si allontani da un'area
che stia diventando via via sempre più affollata.
Non e' quello che si legge dal testo.
Non c'e' scritto nulla contro chi si porta nella area
affollata per uno scopo diverso dal "passeggiare".
Ad esempio, una manifestazione di protesta ?
Ho già detto in post precedenti che si sta parlando di attività
ricreative.
Questa e' una interpretazione di un "testo discutibile".
Post by KiuhnmLo devo specificare in ogni singola frase?
Ehm ...
Post by KiuhnmIl testo del DPCM è rivolto ad esseri umani, non a robot.
Ci mancherebbe altro ...
Post by KiuhnmCi lamentiamo sempre che le leggi sono ridicolmente complicate
Purtroppo non e' un lamento, una tesi "complottistica o altro, ma
la dura realta'. Il vizio di richiamare cronicamente nelle leggi
gli estremi di altre leggi, ad esempio, rende i testi praticamente
incomprensibili, salvo iniziare dall'era della pietra (che in sostanza
spesso sono i Regi Dercreti di antica memoria, ancora richiamati),
e seguire, passo per passo, l'evoluzione, recuperando cosi' un
significato "sensato".
Post by Kiuhnme poi andiamo a spaccare il capello in quattro.
Lo scrive come se la persona media non avesse tutte le ragioni
ad obbiettare a leggi scritte da cani. Come il testo richiamto dall'OP,
che poteva essere scritto in un modo "chiaro", invece di una forma
che si presta a dubbi e incertezze.
Post by KiuhnmIl testo poteva essere scritto meglio? Certamente.
E' esattamente quello il nocciolo della questione.
Con i lauti stipendi che paghiamo ai funzionari e il ricco introito
dei parlamentari si puo' anche pretendere che i secondi si diano da
fare per restituire i testi illegibili ai primi, fino a risultato
soddisfacente. Invece in questo paese, l'unico che deve fare il
suo dovere e' l'umile lavoratore.
Una legge non si puo' basare sul "senso", una legge deve essere
tale per cui una persona puo' sapere con certezza cosa puo' o non
puo' fare e quindi sapere quando piantarsi a muso duro contro
tutori dell'ordine troppo zelanti, oppure quando invece scusarsi
e chiedere venia, dato che l'introduzione di nuove abitudini puo'
anche portare all'errore. Invece una legge scritta male, porta
a stufarsi di sentirsi dire continuamente di "avere sbagliato",
nonostante tutta la propria buona volonta', e quindi a reagire
sempre piu' ostilmente, anche quando invece (sempre meno volte ?)
il tutore dell'ordine ha veramente ragione e ragioni.
In altre parole, leggi poco chiare fanno covare una brace che
alla lunga puo' esplodere in violenza.
Post by Kiuhnmperò, mi pare chiaro: le attività ricreative possono essere
condotte, ma cercando di non contribuire all'affollamento di
strade e piazze.
E se il tutote dell'ordine non e' d'accordo in questo "senso",
come la persona comune a fare notare al tutore che si sta
agendo secondo un presunto "senso" corretto ?
Con una frase del genere e' tutta una questione di
interpretazione. E se il vigile ha ordine fare cassa, non
c'e' "senso che tenga".
Post by KiuhnmLe persone in palese violazione verranno multate.
In uno societa' civilizzata, le persone sono messe in condizione
di capire esattamente quando sono multabili.
Post by KiuhnmE' veramente difficile stabilire delle regole precise per
determinare chi sia in violazione
Cosa c'e' di difficile nello stabilire:
"In caso di affollamento, tutti i presenti saranno multati."
Non ci sono ambiguita', la persona comune sa che se vede
formarsi un assembramento, e' meglio che si allontani
subiti, passeggiando o non passeggiando. Non ci sono
dubbi e incertezze. E si mette in condizione di evitare
con certezza la sanzione.
Post by Kiuhnmquindi ci si affiderà al giudizio della polizia municipale.
Che e' esattamente il problema. L'esperienza ha insegnato ai
piu' che oggi (non come 30 anni fa), con la polizia
municipale e' impossibile ragionare; la risposta tipo e':
"Secondo noi e' cosi', si rivolga al Prefetto o giudice."
Vuole un esempio ? Mi chiamano per un intervento presso una
grossa azienda multinazionale, con cosi' tanti dipendenti,
che l'intero quartiere ha tutte le vie con auto parcheggiate.
Vicino all'ingresso con le sbarre, per motivi di sicurezza
ci sono cartelli di divieto di fermata, per evitare che chi
non trova parcheggio sfrutti circa 20 metri di accesso alle
sbarre. Arrivo (e noto l'impossibilita' pratica di parcheggiare
se non tornando indietro di chilometri) e credo di potere
entrare con l'auto avendo a bordo strumentazione (sono stato
"chiamato"). Incerto non fermo l'auto esattamente al
centro, davanti alla sbarra di ingresso, ma giusto di lato
quanto basta per fare passare un altra auto che arrivasse
subito dopo, davanti al gabiotto delle guardie. Scendo per
chiedere istruzioni e fornito il nome, mi danno subito il
"PASS" che era gia' pronto a mio nome. Il tutto giusto il
tempo di dare il mio nome e scorrere un elenco di poche
righe e consegnarmi il PASS (uno o due minuti, non di piu').
Esco e trovo una Vigile che aveva giusto iniziato a
compilare la targa. Gli faccio presente che ero sceso per
ricevere il PASS, e glielo mostro, ma mi replica a muso duro:
"LEI NON DEVE FERMARSI CON IL CARTELLO DI DIVIETO DI FERMATA!"
E come facevo a ritirare il PASS ?
Allora concede che "Poteva piazzarsi in mezzo alla corsia!"
E segue la classica battuta: "E poi ho gia' iniziato a
compilare!" (prego ?! ma che razza di scusa sarebbe ?!)
Ora, vuole provare a parlare di "senso" con uno come quello ?
Oltretutto, il fatto che sia apparso dal nulla, gia' pronto
a scrivere, mi puzza da "fabbisogno a fare cassa".
Dimenticavo, il gabiotto delle guarde era tutto vetrato,
quindi si vedeva chiaramente "auto" e "tizio dentro che
interloquiva con l'addetto alla vigilanza".
E questo solo uno dei numerosi casi dove il "senso" esiste
solo nella nostra testa, ma non in quella della Polizia
Municipale. L'unica e' leggiferare che le somme incassate
debbano essere versato in una cassa unica a disposizione
dello Stato, solo cosi' si potra' ripristinare un po' di
diritto e forse tornare a vedere i vigili dare la multe
alla gente che cambia corsia al semaforo, suona il
clacson per nulla, corre come dannati dove non ci sono
gli autovelox, o in altro modo rende la circolazione
invivibile.