Post by KlaramPost by WolfgangPost by princefabrizio.wixsite.com/inventionsDovrebbe andare tutto maiuscolo come De Blasio, De Lilla, ecc
Che ne dite?
Ursula von der Leyen. In tedesco le preposizioni («von» 'di') e gli
articoli («der» è il dativo dell'articolo femminile al singolare)
vogliono sempre l'iniziale minuscola, anche se fanno parte di un nome
proprio.
Anche nel resto dell'Europa :-)
Post by KlaramCordero di Montezemolo, Ruffo di Calabria, Pallavicino di Priola ecc.,
si scrive maiuscolo negli altri casi in cui il "Di/De" fa parte di un
cognome qualsiasi, come Di Maio, De Blasi, Di Pisa, Di Giovanni ecc.
Il mistero si risolve guardando chi e' il marito: Heiko von der Leyen,
discendente della famiglia nobiliare dei von der Leyen (attenzione, nel
titolo la V e' maiuscola secondo la regola che la prima lettera dei
titoli delle schede di Wikipedia va in maiuscolo, nel corpo della voce
invece trovate la v minuscola):
<https://en.wikipedia.org/wiki/Von_der_Leyen_(family_from_Krefeld)>
In particolare, questa famiglia e' salita al rango nobiliare per
meriti "mercantili" e "imprenditoriali" (producevano seta, un ben
di lusso). Questo riconoscimento avviene alla morte di Federico
il Grande.
Quindi, anche secondo le regole lessicali italiane (Costituzione
permettendo ...), le preposizioni e articoli, come "von", "der",
"di", "de", di un cognome nobiliare andrebbero in minuscolo.
Se invece sono di derivazione popolare, vanno in maiuscolo.
L'ignoranza di questa banale regola pare abbia creato problemi
alla mia famiglia paterna, che in origine era "De Boni", ma
nel ricostruire i registri anagrafici post-guerra un comunista
(o fascista zelante nascosto) avrebbe sbottato che i nomi
nobiliari (ora ?) sono vietati e pensato bene di scrivere "Deboni",
evidentemente troppo ignorante per sapere che "De Boni", tutto
maiuscolo, non e' un cognome nobiliare.
Peccato che le anagrafi dei luoghi di nascita di svariati di
noi, avendo ancora i documenti cartacei, mantenevano il cognome
corretto, e quindi per decenni, ogni volta che incontravamo
un burocrate "fascista", dovevamo chiedere ulteriori copie
originali (pagando ...) degli atti di nascita per verificare
che noi eravamo noi. Insomma, il primo incontro con l'imbecillita'
vessatoria della burocrazia nazionale. Oggi avere documenti
dall'anagrafe, e' una banalita' e vale l'autocertificazione.
Ma nel secolo scorso era complicato, costoso e richiedeva tempo.
Tra l'altro, nonostante la digitalizzazione, a causa di
programmatori idioti, ancora oggi avere Deboni invece di De Boni
crea problemi, perche' negli elenchi stampati, il cognome
taroccato dal comunista finisce in coda, dopo i De Boni con
nomi fino alla lettera Z. E quindi, ad una prima ricerca mi
capita spesso la risposta: "Guardi che lei non risulta
nell'elenco!". Prego, continui a scorrere l'elenco, piu' avanti
vedra' che mi trova ... Insomma l'"amore" con l'imbecillita'
(ma oggi meno vessatoria) della burocrazia nazionale viene
regolarmente rinfrescato.