Discussione:
Latino o greco
(troppo vecchio per rispondere)
Enrico Olivetti
2005-12-21 05:28:21 UTC
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Osservate uno svarione del De Mauro:

ky|rie e|lèi|son, ky|rie e|lèi|son
loc.inter., loc.s.m.inv., lat.
TS lit.
1 loc.inter., nella messa in latino, invocazione corrispondente
all’italiano “Signore pietà”
2 loc.s.m.inv., estens., parte della messa in cui viene recitata tale
invocazione
Varianti: chirieleison, kyrieleison


La frase non è affatto latina, ma greca.
Father McKenzie
2005-12-21 07:09:02 UTC
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Enrico Olivetti, para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces
como las huellas de las gaviotas en las playas
Post by Enrico Olivetti
La frase non è affatto latina, ma greca.
Infatti non dice "frase in latino", ma solo che è presente nella messa in
latino. E' presente in quella forma, anche se è in greco.
--
Freedom's just another word for nothing left to lose
(Janis Joplin)
21/12/2005 8.08.13
Father McKenzie
2005-12-21 07:10:26 UTC
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Enrico Olivetti, para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces
como las huellas de las gaviotas en las playas
Post by Enrico Olivetti
La frase non è affatto latina, ma greca.
Infatti non dice "espressione latina", ma solo che è presente nella messa
in latino. E' presente in quella forma, anche se è in greco.
--
Freedom's just another word for nothing left to lose
(Janis Joplin)
21/12/2005 8.08.13
Alessandro "Il Patriarca" Valli
2005-12-21 12:06:34 UTC
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Post by Father McKenzie
Infatti non dice "espressione latina", ma solo che è presente nella messa
in latino. E' presente in quella forma, anche se è in greco.
E' comunque uno svarione. Io la Messa la seguo in italiano, ma il
kyrieleison lo si dice lo stesso. Il rito ambrosiano, infatti, lo prevede.
Ciao
Ale
Jacques
2005-12-21 13:24:20 UTC
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Post by Enrico Olivetti
La frase non è affatto latina, ma greca.
Infatti non dice "espressione latina", ..................
Sì, lo dice : sul De Mauro, si legge : Kyrie eleison, loc.inter.,
loc.s.m., lat., il che significa, sempre secondo la tavola della
abbreviazioni del medesimo De Mauro, locuzione interiettiva, locuzione
sostantivale maschile, latino.
Ha ragione Enrico.
Ciao,
Jacques
FB
2005-12-21 13:31:47 UTC
Permalink
Post by Jacques
Post by Enrico Olivetti
La frase non è affatto latina, ma greca.
Infatti non dice "espressione latina", ..................
Sì, lo dice : sul De Mauro, si legge : Kyrie eleison, loc.inter.,
loc.s.m., lat., il che significa, sempre secondo la tavola della
abbreviazioni del medesimo De Mauro, locuzione interiettiva, locuzione
sostantivale maschile, latino.
Ha ragione Enrico.
Ha ragione, ma oso pensare che De Mauro sappia riconoscere il greco e il
latino. S'è trattato di un errore di distrazione, suo o di qualcun altro.


Ciao, FB
--
bludiesel, una voce fuori dal coro.

...o un cretino?
(RedWiz su it.arti.cinema)
Frank Rusq Allah
2005-12-21 14:06:02 UTC
Permalink
Post by Jacques
Post by Enrico Olivetti
La frase non è affatto latina, ma greca.
Infatti non dice "espressione latina", ..................
Sì, lo dice : sul De Mauro, si legge : Kyrie eleison, loc.inter.,
loc.s.m., lat., il che significa, sempre secondo la tavola della
abbreviazioni del medesimo De Mauro, locuzione interiettiva, locuzione
sostantivale maschile, latino.
Ha ragione Enrico.
E allora ha torto lo Zingarelli, che lo definisce "lat. crist.", il DISC,
che recita "loc. lat. voce lat." e il Dardano, che più perentoriamente lo
qualifica come "lat." Nessuno dei tre ovviamente trascura l'origine greca
dell'espressione, ma... "bar" è una parola italiana oppure no?
:-)
--
Ciao
Frank
Anacleto Mitraglia
2005-12-21 14:15:15 UTC
Permalink
Post by Frank Rusq Allah
Nessuno dei tre ovviamente trascura l'origine greca
dell'espressione, ma... "bar" è una parola italiana oppure no?
Il problema vero, chiarissimo Rusq Allah, è che kyrie eleison non è "di
origine greca" ma è "frase greca", così come "I wish you a merry Christmas"
non è frase di origine inglese ma è frase inglese.

P. VI, Dottore di tutte le Lingue.
--
cieli nuvolosi plumbei tramonti accesi rossi rosa viola
in uno sfavillare meccanico d'otturatori digitali di
sensori potentissimi e di elaborazioni cromatiche pazzesche.
Frank Rusq Allah
2005-12-21 14:31:44 UTC
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"Anacleto Mitraglia" ha scritto
Post by Anacleto Mitraglia
Post by Frank Rusq Allah
Nessuno dei tre ovviamente trascura l'origine greca
dell'espressione, ma... "bar" è una parola italiana oppure no?
Il problema vero, chiarissimo Rusq Allah, è che kyrie eleison non è "di
origine greca" ma è "frase greca", così come "I wish you a merry Christmas"
non è frase di origine inglese ma è frase inglese.
Il problema vero, oscurissimo Mitragliatore, è che lei non ha risposto alla
domanda: "bar" è parola italiana oppure no?
Se poi vuole che ci impignoliamo (approva questo termine?) ancor di più, le
aggiungo che "kyrie eleison" non è frase greca ma trascrizione di frase
greca, assorbita dal latino e diventata latina. Anche le parole, come gli
umani, dopo un certo periodo acquisiscono la cittadinanza del luogo di
residenza, tant'è che oggi sul Webster la parola "pizza" non viene indicata
come "parola italiana".
O vuol forse insinuare che il De Mauro, il Dardano, il DISC e lo Zingarelli
siano compilati da degli emeriti incompetenti?
Post by Anacleto Mitraglia
P. VI, Dottore di tutte le Lingue.
Frank IV, Master di tutte le Linguacce
Anacleto Mitraglia
2005-12-21 14:54:10 UTC
Permalink
Post by Frank Rusq Allah
Il problema vero, oscurissimo Mitragliatore, è che lei non ha risposto
alla domanda: "bar" è parola italiana oppure no?
Rubripiteco, il tuo barbaro barbottare di vecchio barbogio non
m'impressiona.
Bar è dal latino barrum e quindi italianissima, come tutte le parole che
dal latino sono direttamente entrate nell'italiano.

P.
Enrico C
2005-12-21 15:14:49 UTC
Permalink
On 21 Dec 2005 14:54:10 GMT, Anacleto Mitraglia wrote in
Post by Anacleto Mitraglia
Bar è dal latino barrum e quindi italianissima,
Vabbe'... e shrapnel?
--
Enrico C

* cut the ending "cut-togli.invalid" string when replying by email *
Anacleto Mitraglia
2005-12-21 15:18:00 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by Anacleto Mitraglia
Bar è dal latino barrum e quindi italianissima,
Vabbe'... e shrapnel?
Shrapnel era un cognome! Sarebbe italiano se fosse stato, che so,
Sarnapelio?
MA, al di là di questo, shrapnel du termine che ebbe grande fortuna nel
periodo bellico e postbellico del '14-'18: marinetti lo usava spesso fra
virgolette a sottolinearne l'origine non italiana. Oggi shrapnel è termine
che pochi conoscono e sicuramente percepito come non italiano.

P.
Maurizio Pistone
2005-12-21 16:48:55 UTC
Permalink
Shrapnel ... Marinetti lo usava spesso fra
virgolette a sottolinearne l'origine non italiana
non sono virgolette, ma rappresentazioni dinamiche delle schegge
dell'esplosione, secondo la fantasiosa e futuristica scrittura
dell'Immortale
--
Maurizio Pistone
strenua nos exercet inertia Hor.
www.mauriziopistone.it
www.lacabalesta.it
Frank Rusq Allah
2005-12-21 15:05:03 UTC
Permalink
"Anacleto Mitraglia" ha scritto
Post by Anacleto Mitraglia
Post by Frank Rusq Allah
Il problema vero, oscurissimo Mitragliatore, è che lei non ha risposto
alla domanda: "bar" è parola italiana oppure no?
Rubripiteco, il tuo barbaro barbottare di vecchio barbogio non
m'impressiona.
Bar è dal latino barrum e quindi italianissima, come tutte le parole che
dal latino sono direttamente entrate nell'italiano.
P.
Direttamente? Lei intende dire che nell'antica Roma i locali di mescita
erano chiamati "barrum"?
E tram? Pullman?

Ossequiosamente suo,
Frank A.M.
Maurizio Pistone
2005-12-21 16:48:54 UTC
Permalink
Post by Frank Rusq Allah
E tram? Pullman?
trammum da trames "viottolo" (i primi tram de' Romani attraversavano
apposite corsie preferenziali molto strette).

pullmannum da pullus "puledro" + mannus = piccolo cavallino di origine
gallica usato dai romani per trainare leggere carrozze da campagna. Un
abile imprenditore romano fondò ai tempi di Caligola una compagnia per
il trasporto pubblico Roma - Frascati, vantando la rapidità e comodità
delle vetture, "come quelle trainate da giovani cavallini di razza dei
clarissimi senatores".

Lo stesso istituì lungo il percorso dei posti tappa, pel comodo de'
viaggiatori, li quali poteano trovarvi un barrum, una latrina ed
effemeridi di giornata.
--
Maurizio Pistone
strenua nos exercet inertia Hor.
www.mauriziopistone.it
www.lacabalesta.it
Frank Rusq Allah
2005-12-22 16:06:21 UTC
Permalink
"Maurizio Pistone" ha scritto
Post by Maurizio Pistone
Post by Frank Rusq Allah
E tram? Pullman?
trammum da trames "viottolo" (i primi tram de' Romani attraversavano
apposite corsie preferenziali molto strette).
pullmannum da pullus "puledro" + mannus = piccolo cavallino di origine
gallica usato dai romani per trainare leggere carrozze da campagna. Un
abile imprenditore romano fondò ai tempi di Caligola una compagnia per
il trasporto pubblico Roma - Frascati, vantando la rapidità e comodità
delle vetture, "come quelle trainate da giovani cavallini di razza dei
clarissimi senatores".
Lo stesso istituì lungo il percorso dei posti tappa, pel comodo de'
viaggiatori, li quali poteano trovarvi un barrum, una latrina ed
effemeridi di giornata.
Splendido!
--
Ciao
Frank
Karla
2005-12-21 16:12:34 UTC
Permalink
Post by Frank Rusq Allah
E allora ha torto lo Zingarelli, che lo definisce "lat. crist.", il
DISC, che recita "loc. lat. voce lat." e il Dardano, che più
perentoriamente lo qualifica come "lat."
Il Sab. Col. riporta: "chirie" e "chirieleison" adattamenti italiani
del latino Kyrie Eleison.

Se ho ben capito era greco latinizzato per "Miserere, Domine".

Nell'italiano antico abbiamo "chiriello", canto del chirie. E in
lucchese le "chirielle" sono le litanie. :-))

k
Giovanni Drogo
2005-12-21 18:17:10 UTC
Permalink
Il Sab. Col. riporta: "chirie" e "chirieleison" adattamenti italiani del
latino Kyrie Eleison.
Su quest'ultimo mettiamo d'accordo tutti che e' greco traslitterato in
latino (e anche in italiano) ? E "Sabaoth" e' ebraico traslitterato in
latino.

Come adattamenti possiamo citare anche "chirieleisonne" nel "Nominativi
fritti e mappamondi" di Domenico di Giovanni detto il Burchiello (con
quel titolo, potrebbe divenire un sonetto emblematico di iclit !)

e non vi dico come ci sono rimasto quando su un traghetto
Ancona-Patrasso ho sentito chiamare i passeggeri kyrios epivates !
--
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avoid unwanted spam. Any mail returning to this address will be rejected.
Users can disclose their e-mail address in the article if they wish so.
Dario de Judicibus
2005-12-23 09:19:13 UTC
Permalink
"Frank Rusq Allah" <***@iolZZZ.itZZZ> ha scritto nel messaggio news:43a9614e$0$13258$***@reader2.news.tin.it...

| E allora ha torto lo Zingarelli, che lo definisce "lat. crist.", il DISC,
| che recita "loc. lat. voce lat." e il Dardano, che più perentoriamente lo
| qualifica come "lat." Nessuno dei tre ovviamente trascura l'origine greca
| dell'espressione, ma... "bar" è una parola italiana oppure no?

Bella domanda.... Quando ci chiediamo quale sia l'origine di una parola,
fino a che punto dobbiamo andare indietro nel tempo?

Faccio un esempio: un certo termine è stato importato dagli antichi romani
dalla Grecia ed è diventato un vocabolo latino a tutti gli effetti. Da qui,
variato o invariato, è entrato nel dizionario italiano. Diciamo che ha un
etimo greco oppure latino? Nel caso di «Kyrie eleison» sarei tentato di dire
GRECO, visto che il termine ha mantenuto la struttura greca della parola,
ovvero non è stato latinizzato. Ma se ha subito una latinizzazione?

Analogamente dico che «tennis» è di origine anglosassone, «fon» di origine
tedesca, «diporto» deriva dal francese «desport» e via dicendo.

D'altra parte molti termini latini sono di origine etrusca ed osca come ad
esempio «clipeum» (etrusco) o «bassus» (osco), i quali a loro volta sono di
origine indoeuropea, mentre alcuni termini italiani derivano direttamente da
lingue celtiche. Cosa faccio? Prendo l'ultimo passaggio o mi spingo più in
là?

E come comportarsi per quelle parole che originano da una lingua ma nella
nostra hanno assunto un significato totalmente diverso? Ad esempio,
«pullover»? L'etimo tiene conto della semantica o no? A mio avviso no,
ovvero una cosa è l'origine, una cosa il significato. Cosa ne pensate?

Resta il fatto che non mi è chiaro fin quanto debba -- se posso,
ovviamente -- spingermi a ritroso nel tempo quando parlo di etimo. Molti
termini sono stati tracciati fino all'epoca della mezzaluna fertile.
--
Dario de Judicibus - Rome, Italy (EU)
Site: http://www.dejudicibus.it
Blog: http://lindipendente.splinder.com
plettro
2005-12-23 22:02:25 UTC
Permalink
On 2005-12-23 10:19:13 +0100, "Dario de Judicibus" dissertò:

[cut... a malincuore]
Post by Dario de Judicibus
ovvero una cosa è l'origine, una cosa il significato.
Su questo non c'è dubbio.
L'indagine sulle più remote origini raggiungibili di una forma
linguistica - e la storia relativa a queste vicende - appartiene
all'ambito della _linguistica storica_ che non occorre sia sempre
sviscerata da quanti non sono studiosi del settore (o appassionati, il
che poi è la stessa cosa dal punto di vista etimologico) ma che pure
conoscono perfettamente il significato dei vocaboli nella lingua in uso.
Verrebbe quasi da dire che la semantica - quale osservazione
scientifica dei significati - è una disciplina più recente rispetto
alle cosiddette etymologiae (raccolte enciclopediche di etimi, come
quella di Isidoro da Siviglia), se non fosse un rigido schematismo e
non ricordassi che fin dall'antichità si dibattevano questioni di
linguaggio e logica.
Post by Dario de Judicibus
Resta il fatto che non mi è chiaro fin quanto debba -- se posso,
ovviamente -- spingermi a ritroso nel tempo quando parlo di etimo.
Eh, «fare etimologia» (cito la mia profia) scientificamente non è certo
facile, trattandosi di un terreno scivoloso che, spesso, non lascia
intravedere le radici più profonde oppure frana verso paretimologie,
magari gradevoli (es. il caso della liquirizia - per me amara - in cui
si vedeva la presenza del greco glykys: dolce), ma pur sempre false
etimologie.
Ora, se non è difficile stabilire che il termine italiano "istrione",
per tramite latino, ci giunge dall'etrusco (a partire da Dionigi di
Alicarnasso, vissuto al tempo dell'imperatore Augusto, la _questione
etrusca_ non cessa ancora di essere un mistero, anche se i moderni
etruscologi la ritengono, stando alle decifrazioni, una lingua
pre-indoeuropea, appartenente al preesistente ceppo mediterraneo non
indoeuropeo: non si basano semplicemente sulla leggenda erodotea circa
l'origine anatolica né si sono lasciati fuorviare dalla somiglianza con
l'alfabeto greco, considerando che è diversa strutturalmente la base
linguistica) non è altrettanto facile rintracciare l'origine di altre
parole appartenenti al dizionario italiano; tu hai giustamente
accennato alle ricostruzioni linguistiche che si spingono fino
all'epoca della mezzaluna fertile, a me sovviene un altro tipo
d'esempio, "talassemia", la terribile anemia mediterranea: non è
difficile riconoscervi il termine greco "thalassa", mare, che però non
è forma di origine indoeuropea.
Si ipotizza, infatti, che tribù indoeuropee (semplificando di molto vi
si possono comprendere i micenei, gli achei), discese da nord lungo la
penisola balcanica, abbiano visto il mare per la prima volta e, non
avendo un termine adatto, più tardi abbiano preso in prestito quello
preesistente.
Queste divagazioni, di cui mi scuso, spiegano come l'etimologia non sia
una scienza a sé, avulsa da un contesto storico, bensì una ricerca
puntigliosa a ritroso che può condurre a un significato diverso da
quello contenuto nel significante in uso nella lingua corrente (ricordo
il banale caso di "galera", sinonimo odierno di prigione, che in
origine indicava la galea dove erano impiegati come rematori i
condannati a vita); quindi, se lo studio etimologico è utile a
delineare l'evoluzione - e deriva - semantica, può essere rischioso
barcamenarsi tra elementi autoctoni, sostrati, superstrati (e adstrati).
A me sembra già tanto conoscere il significato esatto di un vocabolo
attuale e, all'occorrenza, districarmi fra senso letterale o
metaforico. ;-)

N.B. C'è un commento fulminante sulla metafora contenuto nel breve
romanzo "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte": il giovane
protagonista, affetto da una forma di autismo, spiega la sua difficoltà
nel comprendere ciò che gli sembra un inutile sforzo semantico, quasi
una bugia (non trovo il libro e ho già messo a dura prova i miei
neuroni, perciò lascio controllare chi lo desidera).
Dario de Judicibus
2005-12-24 23:49:01 UTC
Permalink
"plettro" <***@vene.dave.it> ha scritto nel messaggio news:dohs5k$35j$***@area.cu.mi.it...

| L'indagine sulle più remote origini raggiungibili di una forma
| linguistica - e la storia relativa a queste vicende - appartiene
| all'ambito della _linguistica storica_ che non occorre sia sempre
| sviscerata da quanti non sono studiosi del settore (o appassionati, il
| che poi è la stessa cosa dal punto di vista etimologico) ma che pure
| conoscono perfettamente il significato dei vocaboli nella lingua in uso.
| ...[cut]

Un post MOLTO interessante. GRAZIE per averlo pubblicato.
--
Dario de Judicibus - Rome, Italy (EU)
Site: http://www.dejudicibus.it
Blog: http://lindipendente.splinder.com
Father McKenzie
2005-12-21 16:05:18 UTC
Permalink
Jacques, para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces como las
huellas de las gaviotas en las playas
Post by Jacques
Sì, lo dice : sul De Mauro, si legge : Kyrie eleison, loc.inter.,
loc.s.m., lat., il che significa, sempre secondo la tavola della
abbreviazioni del medesimo De Mauro, locuzione interiettiva, locuzione
sostantivale maschile, latino.
E infatti nel latino ecclesiastico questa espressione è usata,
traslitterata dal greco, nella forma che dicevamo. Dov'è l'errore?
--
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(Janis Joplin)
21/12/2005 17.04.28
Jacques
2005-12-21 18:39:20 UTC
Permalink
Post by Father McKenzie
E infatti nel latino ecclesiastico questa espressione è usata,
traslitterata dal greco, nella forma che dicevamo. Dov'è l'errore?
--
Io so di essere ignorante e mi arrendo. Dunque kyrie eleison, parola greca
in origine, diventa latina per grazia del latino ecclesiastico. Questo non
le specificano i vari vocabolari, che si accontentano di "lat". Ed è poi
la prima volta che sento parlare di latino "ecclesiastico".
Ciao,
Jacques
Father McKenzie
2005-12-21 18:56:50 UTC
Permalink
Jacques, para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces como las
huellas de las gaviotas en las playas
Post by Jacques
Ed è poi
la prima volta che sento parlare di latino "ecclesiastico".
In effetti il termine è ambiguo, non caratterizzando una precisa epoca.
Eppure, il latino della messa ha le sue specificità.. Il latino classico-
quello di Kìkero e Kàesar- non pronuncerebbe Marìa e userebbe con
diffidenza robe tipo "in illo tempore" o "in diebus illis"...
--
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(Janis Joplin)
21/12/2005 19.52.44
Jacques
2005-12-21 19:14:24 UTC
Permalink
Post by Father McKenzie
In effetti il termine è ambiguo, non caratterizzando una precisa epoca.
Eppure, il latino della messa ha le sue specificità..
Risposta rapidissima, grazie.
Ciao,
Jacques
Enrico Olivetti
2005-12-21 17:29:33 UTC
Permalink
Post by Father McKenzie
nfatti non dice "espressione latina", ma solo che è presente nella messa
in latino. E' presente in quella forma, anche se è in greco.
Si ma nella categoria grammaticale (loc.inter., loc.s.m.inv., lat.)
quel "lat." per cosa sta?
Father McKenzie
2005-12-21 17:37:08 UTC
Permalink
Enrico Olivetti, para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces
como las huellas de las gaviotas en las playas
Post by Enrico Olivetti
Si ma nella categoria grammaticale (loc.inter., loc.s.m.inv., lat.)
quel "lat." per cosa sta?
Per "usato in latino" anche se è greco traslitterato? Esempi te ne hanno
fatti a iosa, quindi mi astengo.
Tu stai scrivendo con un elaboratore?
--
Freedom's just another word for nothing left to lose
(Janis Joplin)
21/12/2005 18.35.50
Enrico Olivetti
2005-12-22 13:34:57 UTC
Permalink
Post by Father McKenzie
Per "usato in latino" anche se è greco traslitterato? Esempi te ne hanno
fatti a iosa, quindi mi astengo.
Tu stai scrivendo con un elaboratore?
Lo so ma non so cosa succede al mio server di news, i miei messaggi appaiono
sempre in ritardo e quando scrivo la discussione è, in realtà, nolto più
avanti.
Father McKenzie
2005-12-22 15:57:02 UTC
Permalink
Enrico Olivetti, para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces
como las huellas de las gaviotas en las playas
Post by Enrico Olivetti
Lo so ma non so cosa succede al mio server di news
Non hanno rispetto del tuo cognome, che è quello del fondatore di una
celeberrima azienda di elettronica ;-)
--
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(Janis Joplin)
22/12/2005 16.56.32
ADPUF
2006-01-30 23:22:22 UTC
Permalink
Post by Father McKenzie
Enrico Olivetti, para que tú me oigas, mis palabras se adelgazan a veces
como las huellas de las gaviotas en las playas
Post by Enrico Olivetti
Lo so ma non so cosa succede al mio server di news
Non hanno rispetto del tuo cognome, che è quello del fondatore di una
celeberrima azienda di elettronica ;-)
Eh, no, all'inizio era meccanica, poi elettromeccanica, poi
elettronica e infine informatica.

Ma se qui c'è qualcuno di Ivrea ne saprà certamente di più.

C'è nessuno di Ivrea? Eporediesi in ascolto?


p.s. Laura Curino ci aveva costruito un bel monologo teatrale,
sulla Olivetti; interessante il dualismo FIAT-Olivetti nel modo
di trattare i lavoratori...
--
º¿º
Enrico Olivetti
2006-01-31 02:57:23 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Eh, no, all'inizio era meccanica, poi elettromeccanica, poi
elettronica e infine informatica.
Infine una scatola vuota...
Karla
2006-01-31 16:27:17 UTC
Permalink
Post by ADPUF
p.s. Laura Curino ci aveva costruito un bel monologo teatrale,
sulla Olivetti; interessante il dualismo FIAT-Olivetti nel modo
di trattare i lavoratori...
Quando alla Fiat c'erano catene di montaggio, alla Olivetti si
lavorava ad isole, si curavano i giardini, si costruivano belle case per
gli operai che che erano anche pagati meglio.

k
FB
2006-01-31 16:33:55 UTC
Permalink
Post by Karla
Post by ADPUF
p.s. Laura Curino ci aveva costruito un bel monologo teatrale,
sulla Olivetti; interessante il dualismo FIAT-Olivetti nel modo
di trattare i lavoratori...
Quando alla Fiat c'erano catene di montaggio, alla Olivetti si
lavorava ad isole, si curavano i giardini, si costruivano belle case per
gli operai che che erano anche pagati meglio.
E com'è che questo non è più?

Ciao, FB
--
Aggiornamento del computer completato
Nuova funzionalità: è possibile semplificare la modalità di ricezione
degli aggiornamenti futuri.
(avviso al termine dell'installazione di diversi aggiornamenti per un
sistema operativo della Microsoft)
Karla
2006-01-31 17:05:00 UTC
Permalink
Post by FB
Post by Karla
Quando alla Fiat c'erano catene di montaggio, alla Olivetti si
lavorava ad isole, si curavano i giardini, si costruivano belle case per
gli operai che che erano anche pagati meglio.
E com'è che questo non è più?
Forse perchè non ci sono più stati i manager di una volta?

La Olivetti è stata un mito fino agli anni cinquanta-sessanta.

k
Karla
2006-01-31 17:10:49 UTC
Permalink
Post by Karla
Forse perchè non ci sono più stati i manager di una volta?
Ho scritto manager, ma allora si chiamavano dirigenti.

Adriano, perdonami.

k
Jacques
2006-01-31 18:39:31 UTC
Permalink
Post by Karla
La Olivetti è stata un mito fino agli anni cinquanta-sessanta.
Dolce ricordo della mia prima macchina da scrivere, la Lettera 32; quanti
anni mi è stata fedele!
Ciao,
Jacques
ADPUF
2006-02-03 00:22:48 UTC
Permalink
Post by Karla
Post by FB
Post by Karla
Quando alla Fiat c'erano catene di montaggio, alla Olivetti si
lavorava ad isole, si curavano i giardini, si costruivano belle case
per gli operai che che erano anche pagati meglio.
E com'è che questo non è più?
Forse perchè non ci sono più stati i manager di una volta?
Doveva essere difficile emergere dalle parti di Torino, dove
regnava una certa dinastia industriale...
Post by Karla
La Olivetti è stata un mito fino agli anni cinquanta-sessanta.
Adriano O. morì giovane, comunque il mito è un po' esagerato,
come sempre succede.
Ci lavoravano fior di intellettuali e anche designer (come
tradurre?) di gran talento.
Un nome: Paolo Volponi.
--
º¿º
ADPUF
2006-02-03 00:22:21 UTC
Permalink
Post by ADPUF
p.s. Laura Curino ci aveva costruito un bel monologo teatrale,
sulla Olivetti; interessante il dualismo FIAT-Olivetti nel modo
di trattare i lavoratori...
Quando alla Fiat c'erano catene di montaggio, alla Olivetti si lavorava
ad isole, si curavano i giardini, si costruivano belle case per gli
operai che che erano anche pagati meglio.
E anche le colonie estive pei figli erano differenti, più
casermicole quelle FIAT, se ben ricordo.
--
º¿º
Enrico C
2005-12-24 18:53:51 UTC
Permalink
On Thu, 22 Dec 2005 14:34:57 +0100, Enrico Olivetti wrote in
NNTP-Posting-Host: /gpFSlTrA/KwvTUTwRkoSQ.user.domitilla.aioe.org
Lo so ma non so cosa succede al mio server di news, i miei messaggi appaiono
sempre in ritardo e quando scrivo la discussione è, in realtà, nolto più
avanti.
| From: aioe
| Newsgroups: it-alt.media.internet.news-server
| Subject: Re: Problemi con Aioe.
| Date: Fri, 23 Dec 2005 13:55:52 +0100
| Message-ID: <***@aioe.org>

| On Fri, 23 Dec 2005 13:26:30 +0100, Lurkos wrote:
|
| > Ci sono dei problemi con Aioe adesso?
| > Mi da errore al comando GROUP.
|
| il server principale sta lentamente morendo causa un errore hardware
| (probabilmente alla mb); anche il router NNTP non gode di gran salute.
|
| i lavori di ripristino saranno abbastanza lunghi (nell'ordine di 1 o 2
| giori) perchè vorrei revisionare e testare tutte le macchine quindi
| decidere quali pezzi buttare definitivamente.
|
| Fra due giorni è Natale. Non ha senso bloccare tutto ora. Almeno fino al
| 25 Mattina il server continuerà a funzionare in modo approssimativo. Poi
| nei due giorni di festa dovrei riuscire a riportare tutto in efficienza.
|
| adesso il server funziona (per quanto in modo precario) e dovrebbe
| continuare fino a stanotte (l'expire quotidiano provoca un crash del
| sistema)
|
| domani è 24, il 25 si vedrà
|
| buon natale a tutti
|
| ciau

Fup2 [Followup-to: / Risposte a:] it-alt.media.internet.news-server
X'Posted to: it.cultura.linguistica.italiano,it-alt.media.internet.news-server
Maurizio Pistone
2005-12-21 14:14:28 UTC
Permalink
Post by Enrico Olivetti
ky|rie e|lèi|son, ky|rie e|lèi|son
loc.inter., loc.s.m.inv., lat.
TS lit.
1 loc.inter., nella messa in latino, invocazione corrispondente
all'italiano "Signore pietà‰
2 loc.s.m.inv., estens., parte della messa in cui viene recitata tale
invocazione
Varianti: chirieleison, kyrieleison
La frase non è affatto latina, ma greca.
leggi bene fino in fondo:

sec. XIV; lat. med. kyrie eleison, dal gr. kúrie elée[segno di lunga]son
"Signore pietà".

Di mezzo c'è la trasformazione della heta (e lunga aperta) in i,
avvenuta in età tarda, e quindi la nuova grafia EI al posto di EH
(poiché con Zuppa non si può usare UTF-8 mi tocca ricorrere alle
amiuscole).

Se il file il mouse lo scanner sono parole italiane, chirielèison potrà
ben essere una parola latina.
--
Maurizio Pistone
strenua nos exercet inertia Hor.
www.mauriziopistone.it
www.lacabalesta.it
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