Post by Giovanni "Darke"ma...ad un certo punto il pubblico facoltoso (chi frequenta l'opera i
soldi ce li ha!) ha buttato pezzi da 50? o che erano?
Non occorre essere facoltosi per andare all'opera. Dipende dai posti,
io che frequento da quando c'erano ancora le lire, non ho mai speso meno
di centomila lire. Oggi, i biglietti vanno 20/30 euro (forse anche meno
nel loggione) a oltre cento e molto più in platea, secondo il teatro e
la circostanza. Però non ci sono più tanti allestimenti e di qualità
come una volta.
Non direi che i biglietti siano cari se paragonati a quelli di una
partita di calcio o ai 35 euro per vedere Cornacchione!
http://tinyurl.com/4val5mf
Il problema è che l'allestimento di un'opera costa moltissimo e i
biglietti, anche a teatro pieno, coprono una minima parte delle spese.
Si parla di meno del cinque per cento.
A me va benissimo che lo stato finanzi la lirica, ma, onestamente, è
giusto che tutti i contribuenti spendano cifre altissime per uno
spettacolo usufruito da pochissimi?
Inoltre, si parla sempre di "tagli alla cultura", ma non si parla mai di
cifre, di quale "cultura", e di quanti siano gli sprechi.
Rientrano nelle spese per la "cultura" i cinqueceneto milioni di lire
annui che il comico Paolo Rosso lamentava di non avere più ricevuto come
contributo? o il finanziamento di circhi che regalano (sic!) i biglietti
per gli spettacoli settimanali per dimostrare l'affluenza del pubblico e
ottenere in tal modo i contributi statali?
Potrei continuare, di sprechi ce ne sono a iosa, dirò solo che quando si
parla di questioni economiche è inutile e fuorviante parlare senza
sapere e soprattutto senza quantificare.
Non sto dicendo a te, ma è una diffusa abitudine degli italiani
parlare per slogan, frasi fatte, convinzioni politiche ecc.
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