Post by Davide PioggiaPost by FiorelisaMa tu allora dici che ci siano delle regioni d'Italia in cui le nuove
generazioni non parlano proprio più il dialetto?
Da quel che ho potuto vedere (anzi, sentire) credo di poter dire che
i giovani non parlano più dialetto in Piemonte, in Lombardia e in
Emilia-Romagna. Ad esempio se tu vai in un paesino dell'entroterra romagnolo
ed entri in un bar frequentato da giovani operai che stanno facendo la
partita a carte nella pausa pranzo, li senti parlare l'italiano (anche se
ovviamente capiscono benissimo il dialetto, perché magari nel tavolo di
fianco ci sono i loro genitori che invece parlano dialetto). Direi che
questa è la prova del nove.
Stento ad immaginare una scena del genere qui in Veneto! :)
Post by Davide PioggiaInvece ho sentito giovani parlare dialetto fra di loro in Veneto, nelle
Marche, in Campania, in Calabria e in altre regioni meridionali. Qui sulla
riviera romagnola se ci si ferma a parlare con un gruppo di giovani veneti,
(o campani o calabresi eccetera) che sono in vacanza, capita spesso che
essi parlino in dialetto fra di loro e poi ogni tanto si rivolgano in
italiano al loro interlocutore (che sarei poi io :-) ). In Romagna
questa cosa capita solo alle generazioni più anziane. Così se un gruppo
di sessantenni romagnoli va a passare, che so, un settimana a Napoli, e
si fermano a parlare con un napoletano, finché parlano con il napoletano
cercano di parlare italiano, ma poi quando devono parlare fra di loro si
sentono imbarazzati a cercare di parlare italiano con uno con cui
parlano dialetto da una vita, e così finiscono per parlare dialetto.
Invece qui in Veneto è normalissimo fare così anche tra i giovani.
Ma una curiosità: come si parlano i figli e i genitori tra loro, lì in
Emilia Romagna? I genitori si rivolgono al figlio in dialetto e lui
risponde in italiano?
Io conosco delle persone che fanno così. Ma ci sono anche altri casi. Ad
esempio, ho visto che ci sono genitori veneti che parlano abitualmente
dialetto con amici e parenti, ma che 'obbligano' il loro bambino a
esprmersi sempre in italiano con tutti, e gli parlano in italiano:
quindi capita che si riunisce tutta la famiglia, e c'è questa coppia che
parla dialetto con tutti, tranne che con il figlio.
Io con i miei genitori e con tutti i miei parenti parlo veneto; ma mi è
capitato, per esempio, il caso in cui mi trovavo contemporaneamente con
una persona della mia famiglia e con un'altra persona con cui dovevo
parlare italiano, perché quella persona non capiva il veneto, o perché
mi pareva irrispettoso rivolgermi a lei in dialetto (il medico, un
vigile...). E così, quando mi rivolgevo al mio familiare parlavo
dialetto, e con l'altra persona italiano. Il che non è proprio il
massimo, ma mi viene da ridere parlare a mia mamma in italiano! :)
Tra l'altro, mi è anche capitato di osservare questo caso: una mia
parente ha sempre parlato dialetto con i suoi, ma con suo marito parla
sempre italiano, e anche lui parla sempre italiano, pur essendo veneto e
capendo benissimo il nostro dialetto. Quando la nostra famiglia si
riunisce, lui parla italiano con tutti, lei parla italiano con lui, ma
con noi parla dialetto, cercando di non confondersi, ma non sempre ce la
fa! :) E' un po' un caos.
A volte essere bilingui è un po' scomodo.
Un mio amico ha una famiglia davvero multiculturale: ci sono venezuelani
di origine italiana, inglesi, africani e cinesi, e hanno viaggiato un
po' tutto il mondo. Un giorno gli ho chiesto che lingua si parlasse a
casa sua, in famiglia. Lui mi ha risposto: 'Oh, è tutto una mescola! Un
po' italiano, un po' spagnolo... Come capita! A volte si comincia la
frase in un modo e si finisce in un altro. A volte non so nemmeno io
come devo parlare, e ci devo pensare qualche secondo.'
Post by Davide PioggiaUn caso un po' più "grave" è quello di coloro che parlano dialetto senza
saperlo! Cioè, parlano il loro dialetto come se fosse la cosa più naturale
del mondo, e non tentano nemmeno di parlare italiano perché non riescono
a concepire che qualcuno possa non capire la Lingua per eccellenza :-)
Questa cosa mi è capitata piuttosto spesso con dei veneti di una certa età,
e anche con dei toscani di tutte le età. Con il toscano non ci sono
problemi di comprensione (anche se il livornese stretto a volte mi ha
dato del filo da torcere), ma avere a che fare con una famiglia di
veneti che ti si rivolgono in veneto stretto come se fosse la cosa più
normale di questo mondo può essere piuttosto impegnativo :-)
Eh sì, in Veneto è piuttosto frequente trovare persone di una certa età
che parlano dialetto con tutti. Ma non lo fanno per cattiveria, è perché
proprio l'italiano non lo sanno parlare. L'alternativa sarebbe quella di
stare zitti, ma gli parrebbe da maleducati trovarsi con una persona e
non parlare con lei; quindi parlano come possono, sperando che l'altro
capisca.
Ma forse non si preoccupano nemmeno più di tanto; ad esempio, nel
piccolo paesino di campagna in cui vivo, le persone anziane hanno fatto
solo 3 o 4 anni di scuola e non si sono mai mosse dal loro territorio,
dove sono nate e cresciute. Al massimo sono uscite quando sono andate a
fare il militare (o per la guerra, ma allora sono proprio quelli più
anziani). Al contempo, pochissime persone di altre regioni sono venute
qui; la gente tende a sposarsi sempre con persone del loro paese, ecc.
Quindi è piuttosto difficile che una persona anziana del mio paese si
possa rendere conto delle difficoltà di comprensione dovute alla non
appartenenza allo stesso territorio.
Forse parlerebbero dialetto anche a un cinese, senza farsi alcun
problema! :)
Post by Davide PioggiaPost by FiorelisaUna cosa che mi ha colpito, a proposito di mia nonnna...
Bellissimi gli esempi di tua nonna!
Tua nonna è un genio della linguistica comparata :-)
Eh sì, mia nonna è un mito! ;)
Post by Davide PioggiaAh, ma la forchetta è il "piron", per forza!
Te la immagini una trattoria veneta che anziché
chiamarsi "El Piron" si chiama "A forcheta"?
Tua nonna direbbe mai "a forcheta"? :-)
Mah, forse le trattorie usano quel nome per motivi folkloristici; ma mia
nonna dice tranquillamente anche 'forcheta', non solo 'piron'.
I termini del dialetto veneto che secondo me sono difficilmente
attaccabili dall'italiano sono quelli che rappresentano delle soluzioni
migliori: più sintetici e lessicalmente più precisi.
Ad esempio:
- 'tegoine' e 'cornoete', molto più pratici dell'italiano 'fagiolini
verdi'. Infatti mia mamma, pur conoscendo il termine italiano, nella
lista della spesa scrive sempre 'tegoine', perché è più comprensibile e
meno ambiguo. A me piacerebbe che in italiano esistesse una parola bella
come 'tegoline' o 'cornolette', piuttosto che 'fagiolini verdi'.
- 'spussa da freschin', molto più sintetico e preciso dell'italiano
'odore sgradevole di carne o di pesce crudi, esposti all'aria'.
Post by Davide PioggiaCome dicevo giorni fa, la mia impressione è che coloro che fanno fatica a
parlare bene il dialetto perché lo italianizzano, poi non riescono nemmeno
a parlare perfettamente l'italiano, perché lo dialettizzano. Tu, che parli
bene l'italiano, sai distinguere l'italiano dal dialetto, per cui quando
parli dialetto parli dialetto e quando parli l'italiano parli l'italiano.
Così quando parli in dialetto non usi le doppie, e quando parli in italiano
non dici "mi" al posto di "io". Invece un giovane che non sia capace di
parlare il dialetto senza italianizzarlo, magari dice "mi" al posto di "io".
Ah... Non l'avevo mai interpratata in questo modo. Io pensavo che
parlassero in quella maniera per fare un 'compromesso' tra la vergogna
di parlare dialetto e allo stesso tempo il timore di apparire snob.
E' anche vero che non mi è mai capitato di sentirli parlare in italiano,
per cui non saprei dire come sia il loro italiano.