Post by gemmaDa dove questo antipatico modo di dire, se uno è triste o ha il broncio, non
T'è morto il gatto?
Sicuramente si tratta di espressione che vuole sostituire una più cruda
"T'è morto il fartello/sorella/padre/madre/figlio" eccetera, che, in un
normale contesto sociale suonerebbe come espressione sicuramente
inaccettabile.
Volendo edulcorare ma volendo mantenere il significato di un lutto
"vicino" e sufficientemente sentito da potere provocare evidente
tristezza o sofferenza o dolore, il gatto va sicuramente bene: in tempi
di normale buon senso nessuno si offenderebbe a tale domanda retorica
(ovvio che il gatto non è morto e che la tua tristezza è dovuta ad
altro). Il gatto è animale domestico per eccellenza e la sua morte è
sufficiente a portare dolore ai suoi padroni.
Io ricordo questa espressione che tu hai citato usata quando si ha un
interlocutore con le unghie sporche e quindi bordate di nero: "ti è
morto il gatto?". Forse a significare una ipotetica forma esteriore di
lutto "di secondo grado"? Se mi muore un parente listo il fazzoletto, la
giacca, la camica a lutto; se mi muore il gatto listo... le unghie.
P.
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Prepariamo una agilità di corpi italiani adatti
ai leggerissimi treni di alluminio che sostituiranno
gli attuali pesanti di ferro legno acciaio.