Post by Cingar1) s'è cominciata a usare verso il XVI secolo: non ne troverai quasi traccia
in testi anteriori;
2) è formata con parole perfettamente latine (il francese "pas" dal latino
"passus", il milanese "nò" e il piemontese "nen" dal latino "non", il
lombardo "mi(ng)a" dal latino "mica" = "briciola");
3) in francese e piemontese si usa tutt'ora anche la negazione preposta, in
alternativa o insieme a quella posposta, e in lombardo si usava fino una
sessantina d'anni fa ("nô", pronuncia /nu/).
4) si usa sporadicamente anche in italiano e in altri dialetti d'Italia: "mi
piace mica", "mi piace punto", "mi piace per un cacchio".
Dalla facoltà di Lettere di Padova:
"...in una prospettiva diacronica, nelle lingue indoeuropee la
negazione ne (non) era di tipo pre-verbale (in riferimento al verbo
flesso). Essa ha poi iniziato a rafforzarsi usando anche un altro
morfema, che era senza valore negativo intrinseco e seguiva il verbo.
Nella fase attuale dello sviluppo della lingua tedesca,
l'originaria particella pre-verbale è scomparsa ed è rimasto l'elemento
post-verbale, così oggi la negazione si trova in una posizione che è
dopo il verbo (non necessariamente subito dopo il verbo flesso). Questa
evoluzione, corrisponde ad un processo ampiamente attestato nelle lingue
del mondo ed è indicato come "ciclo di Jespersen".
La negazione tedesca NICHT (= non) infatti deriva da un
morfema postverbale , formato da una negazione ni fusasi poi con il
sostantivo wiht "cosa", originariamente elemento postverbale rafforzativo:
(2)2)
a.
ni/en/en + Verbo > ni/en/ne + Verbo + wiht > Verbo + nicht;
(2)
b.
Ich en spreche > Ich en spreche wiht > Ich spreche nicht.
In italiano la negazione NON è rimasta invece di tipo pre-verbale, e non
si è mai innescato un "ciclo della negazione". Molte varietà dialettali
(oltre al francese standard) testimoniano però l'esistenza di questo
ciclo anche in ambito romanzo:
in alcuni dialetti parlati nel nord Italia, un elemento post-verbale ha
mantenuto il solo valore rafforzativo (come in (3a), in altri ha
raggiunto lo stadio finale del ciclo:
(3)
a.
A n ven briza (emiliano) "non vengo briza".
b.
L Mario l magn minga. (milanese)
"Mario non mangia".
c.
Lo film l'era pa dzen.
"Il film non era bello." (Zanuttini, 1987: valdostano.)"
Stando a quanto scritto qui in fondo, i dialetti in cui il "ciclo della
negazione ha raggiunto lo stadio finale, cioè non solo negazione
rafforzativa postverbale, ma negazione principale postverbale, sarebbero
il piemontese e il lombardo?
a ven nen,
al ven no.
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