Post by Valerio VanniVoi come intendete questa parola?
Io mi limito a recepire il dizionario (proveniendo dall'estero
e' cosi' che ho ampliato il mio vocabolario, leggendo il
dizionario quando cercavo una parola "migliore" nello scrivere),
ecco il Treccani:
"Centro abitato di modesta entità, destinato soprattutto a
residenza di una popolazione che ha nelle vicinanze il
luogo del proprio lavoro."
Il tipico villaggio nella pianura padana e' quindi quella
dei contadini di una frazione, Lungo la costa dove si
faccia pesca, sarebbe il villaggio di pescatori (che
non si precisa, ma basta dire "villaggio").
Dove c'e' una miniera si avrebbe il villaggio di minatori
(ed ancora una volta non si precisa "di minatori").
Post by Valerio VanniIo come entità molto piccola, rurale e/o primitiva.
"rurale" ci sta. Ma non sono d'accordo sul "primitiva".
Se intendo villaggio primitivo, allora si che io aggiungo
una specifica "villaggio selvaggio" o "villaggio primitivo"
che e' cio' che si intende solo in scienze etnologiche.
Ma altrimenti il "villaggio" generico e' l'insieme abitato
di modesta entita'.
Per vostra informazione, la definizione dell'Oxford e'
village = assemblage of houses larger than a hamlet
and smaller than a town
Ovvero ho sempre presunto una mia traduzione:
hamlet = casale, cascinale (borgata, frazione,
dal Oxford = spesso case senza chiesa)
village = villaggio (ma anche "paesino" che e' poi dal
latino di villaggio)
town = cittadina
Aggiungo che in inglese un "town" puo' essere anche molto
grossa, perche', come in Italia, la definizione di "citta'"
(city) richiede una apposita designazione istituzionale.
Aggiungo che in inglese un "town" puo' ricevere una
designazione alternativa "borough" in termini di privilegi
che corrisponde al termine di borgo (in passato il "borgo
fortificato", oggi "centro abitato"). E questo mi porta,
divagando, che ho sempre distinto tra la classificazione
numerica (casale) e quella "amministrativa" (frazione, ma
potrebbe anche essere "comune"), perche', ad esempio, nella
designazione di un comune, alla "quantita'" in termini di
popolazione e/o abitazioni si aggiunge anche una qualificazione
territoriale, ovvero in aree a bassissima densita'
demografica, un piccola entita' abitativa puo' assurgere a
livello amministrativo a "comune" solo per il fatto di
avere un territorio vastissimo amministrato.
Quindi il "comune" puo' essere un "villaggio", come una
"cittadina".
Post by Valerio VanniLeggo spesso, nelle notizie sulla guerra in Ucraina, che uno dei due
eserciti "ha conquistato (o perso) un villaggio".
Corretto.
Post by Valerio VanniVeramente danno tutta questa importanza a quattro case,
In una guerra di trincea anche un solo casolare puo'
fare la differenza (leggersi l'andamento della battaglia
di Waterloo ...).
Post by Valerio Vannioppure (come sospetto) è un errore di traduzione?
Ad esempio, Stepove era un insediamento di 62 abitanti
e la sua eventuale conquista oggi da parte degli ucraini
schianterebbe l'avanzata russa in zona eppure sono solo
una ventina di abitazioni.
Quindi, si', anche la conquista di un semplice casale
puo' decidere le sorti tattiche di una battaglia e
quelle strategiche di una guerra.
PS: sono preoccupato, perche' nei fatti la Russia sta
formando un esercito di veterani e se conquista l'intera
ucraina, assorbirebbe soldati veterani ucraini, creando
una situazione simile a quella per Hitler prima della
invasione della Francia (il cui esercito si era
rimpolpato di tutti i filo-nazisti e non delle regioni
annesse). E notare che la Francia era mobilitata e solo da
una ventina di anni dalla Grande Guerra quindi aveva ancora
un certo numero di veterani suoi.
Eppure, e' andata come si e' visto.
In Europa oggi, non c'e' neanche piu' da anni la coscrizione
obbligatoria ad addestrare di un minimo "quelli atti alle armi"
e l'ultima guerra e' di oltre mezzo secolo fa. Aggiungiamo
che ha le scorte di munizioni verso le zero (non avendo
rimpiazzato le consegne alla Ucraina) e, anche se di tipo
obsoleto, mandato in Ucraina molti armamenti. Calza in pieno
una definizione di "ventre molle" con una Russia, che se
vincesse la guerra in Ucraina, come minimo con un esercito
avanzato tecnologicamente di almeno mezzo milione di veterani
(tra russi e ucraini assorbiti) e' una infrastruttura
industriale di guerra a pieno regime. Ora, se Francia e Regno
Unito possono stare relativamente tranquilli, temo che tutti
le altre nazioni europee, in particolare dell'ex cortina di
ferro, sono a rischio. La stessa Germania avrebbe poco da
oppore. E se vince Trump, Putin potrebbe benissimo sperare in
una neutralita' USA (magari ripetendo l'errore di valutazione
quando ha iniziato l'operazione speciale, ma una volta mossi
i soldati, un dittatore come Putin vuole salvarsi la faccia).
In particolare se Putin partisse dagli stati baltici.
La fine dell'Ucraina temo non sara' affatto la fine della guerra.
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