Post by Epimeteoti posso
assicurare che anche in Italia, quando cadiamo in acqua,
facciamo "pluf". A dire la verità, quando mi tuffo, spesso io
faccio "splash" (e a volte un orribile "ciaf"), perché mi
tuffo di pancia, ma spero di migliorare nel suono (sarebbe
bello un "glub" o un "plunk"), se non proprio nello stile.
"... splish splash, I was takin' a bath,
long about a Saturday night.
A rub-a-dub, just relaxin' in the tub,
thinkin' everything was alright...
I was a rollin' and a strollin',
reelin' with the feelin',
moving and a-groovin',
splishin' and a-splashin', yeah..."
(cit. acquatica)
Alle elementari la maestra ci diede il compito per casa:
imparare a memoria i primi versi di questa poesia.
Un incubo, sbagliavo sempre il clof con il clop e il cloch.
Versione audio:
http://www.ilnarratore.com/show.php?type=author&language=it&aid=182&tpl=/ita/download.tpl.html
ALDO PALAZZESCHI
LA FONTANA MALATA
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchette,
chchch......
E' giu',
nel cortile,
la povera
fontana
malata;
che spasimo!
sentirla
tossire.
Tossisce,
tossisce,
un poco
si tace....
di nuovo.
tossisce.
Mia povera
fontana,
il male
che hai
il cuore
mi preme.
Si tace,
non getta
piu' nulla.
Si tace,
non s'ode
rumore
di sorta
che forse...
che forse
sia morta?
Orrore
Ah! no.
Rieccola,
ancora
tossisce,
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
chchch....
La tisi
l' uccide.
Dio santo,
quel suo
eterno
tossire
mi fa
morire,
un poco
va bene,
ma tanto....
Che lagno!
Ma Habel!
Vittoria!
Andate,
correte,
chiudete
la fonte,
mi uccide
quel suo
eterno tossire!
Andate,
mettete
qualcosa
per farla
finire,
magari...
magari
morire.
Madonna!
Gesù!
Non più!
Non più.
Mia povera
fontana,
col male
che hai,
finisci
vedrai,
che uccidi
me pure.
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch...
«Acqua azzurra, acqua chiara
con le mani posso finalmente bere
nei tuoi occhi innocenti posso ancora ritrovare
il profumo di un amore puro, puro come il tuo amor?»
(cit. battista)
Trovati nella grande Rete:
- quando Dio vuole a ogni tempo piove
- spender tanto e piover piano è la rovina del villano
- acqua e vino tutto si raffina
- acqua santa che mi bagna, Spirito Santo che m'accompagna
- nell'acqua ordine, nel vino disordine
- cielo a pecorelle, pioggia a catinelle
- tutta l'acqua corre nel mare
- piove sempre sul bagnato
- a goccia a goccia si scava la pietra
- non mi curo dell'acqua che non bagna
- il mulino non macina senz'acqua
- l'acqua cheta corrode i ponti
- ognuno tira l'acqua al suo mulino
- chi si è scottato ha paura anche dell'acqua fredda
- dall'acqua cheta mi guardi Dio che dalla corrente mi guarderò
io
- acqua in bocca
- essere all'acqua di rose
- essere come il diavolo e l'acqua santa
- fare un buco nell'acqua
- somigliarsi come due gocce d'acqua
- affogare in un bicchiere d'acqua
- avere l'acqua alla gola
- essere come un pesce fuor d'acqua
- essere acqua e sapone
- fare acqua da tutte le parti
- trovarsi in cattive acque
- scoprire l'acqua calda
- gettare acqua sul fuoco
- lavorare sott'acqua
- la goccia che fa traboccare il vaso
- ne è passata di acqua sotto i ponti?.
- farsi il sangue in acqua
Ancora una poesia di Aldo Palazzeschi:
Chi sono?
Chi sono?
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell'anima mia:
"follìa".
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell'anima mia:
"malinconìa".
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c'è che una nota
nella tastiera dell'anima mia:
"nostalgìa".
Son dunque... che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell'anima mia.
--
"«Errare humanum, stare immotus diabolicum», direbbe il
grande latinista (e amico mio) Adpufus."
-- Epimetheus