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Post by FBSe fai una frittata, non la riempi di verdura e non la ripieghi su s*é*
stessa la chiami "omelette"?
Sì. L'importante è che non contenga verdura o altro nell'impasto...
Infatti, secondo Gualtiero Marchesi:
" Ma che dire dell'umile onesta frittatina piatta? Premesso che in
francese si chiama sempre omelette (omelette plate), la tradizionale
frittata si prepara seguendo lo stesso procedimento dell'omelette
arrotolata, salvo farla saltare su se stessa, anzichè arrotolarla, alla
fine. Capovolta, basterà qualche istante per completarne la cottura."
Omelette arrotolata
" Rompo le uova, le sbatto, o meglio le mescolo quel tanto che basta
perchè tuorlo e albume risultino amalgamati (sbattendo eccessivamente,
le uova si sfibrano e non gonfiano durante la cottura). Quindi salo, una
presa di sale per uovo. Infine incorporo qualche fiocchetto di burro che
renderà la frittata più morbida. Volendo potrò aggiungere erbe
aromatiche; la più classica delle composizioni (erbe fini) prevede
dragoncello, cerfoglio, prezzemolo, erba cipollina tritati finemente.
Faccio, quindi, sfrigoloare il burro in padella (ma che sia un'autentica
padella con manico e bordo bombato, si tratta di particolari
essenziali), vi verso le uova (tre, come minimo) e, proseguendo la
cottura su fuoco vivace, le mescolo continuamente con la forchetta
mentre con l'altra mano imprimo alla padella un movimento avanti e
indietro, in modo da ottenere una cottura omogenea. Quando l'omelette ha
raggiunto la consiatenza desiderata, la faccio scivolare fin sul bordo
bombato mentre con la forchetta alzo il lembo, rimasto al centro, e lo
ripiego su se stesso. Concludo l'arrotolamento dell'omelette
rovesciandola sul piatto....
C'è chi la gradisce ben cotta, chi più cremosa (o baveuse).
Volendola farcita, si aggiungerà la guarnizione prima di avvoltolarla su
se stessa..."
Gualtiero Marchesi