Discussione:
l'inglese nell'italiano
(troppo vecchio per rispondere)
_Q
2009-10-28 16:29:03 UTC
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Il plurale delle parole inglesi, ad esempio file, usate nella lingua
italiana come si declina?
Si deve aggiungere la S oppure rimane tale com'è?
Lem Novantotto
2009-10-28 17:26:42 UTC
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Post by _Q
Il plurale delle parole inglesi, ad esempio file, usate nella lingua
italiana come si declina?
Si deve aggiungere la S oppure rimane tale com'è?
A meno che entri nell'uso comune solo al plurale, o faccia parte
di una particolare espressione in cui è al plurale, in italiano
la parola straniera resta nella forma singolare. Si può però
farne il plurale e metterla fra virgolette (specie se non è
comunemente usata in italiano).


Quindi scriveremo:
è stato negli States;
mangia spesso eggs and bacon, altre volte fish and chips;
gli piacciono gli sport, usa i computer e ha molte T-shirt;
abbiamo incontrato un gruppo di "bikers".
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
____________________________________________________________________________
Non sprecare i cicli idle della tua CPU: http://boinc.berkeley.edu/index.php
Enrico C
2009-10-28 17:52:14 UTC
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Post by Lem Novantotto
Post by _Q
Il plurale delle parole inglesi, ad esempio file, usate nella lingua
italiana come si declina?
Si deve aggiungere la S oppure rimane tale com'è?
A meno che entri nell'uso comune solo al plurale, o faccia parte
di una particolare espressione in cui è al plurale, in italiano
la parola straniera resta nella forma singolare. Si può però
farne il plurale e metterla fra virgolette (specie se non è
comunemente usata in italiano).
è stato negli States;
mangia spesso eggs and bacon, altre volte fish and chips;
gli piacciono gli sport, usa i computer e ha molte T-shirt;
abbiamo incontrato un gruppo di "bikers".
Oh yes! :)
Concordo su tutta la linea.
GCPillan
2009-10-28 22:18:18 UTC
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Post by Enrico C
Post by Lem Novantotto
A meno che entri nell'uso comune solo al plurale, o faccia parte
di una particolare espressione in cui è al plurale, in italiano
la parola straniera resta nella forma singolare. Si può però
farne il plurale e metterla fra virgolette (specie se non è
comunemente usata in italiano).
è stato negli States;
mangia spesso eggs and bacon, altre volte fish and chips;
gli piacciono gli sport, usa i computer e ha molte T-shirt;
abbiamo incontrato un gruppo di "bikers".
Oh yes! :)
Concordo su tutta la linea.
L'aspetto curioso è che quando molti anni fa sostenevo esattamente
questa posizione (che oggi sembra universalmente accettata) venivo
pesantemente contestato da alcuni soggetti che si ritenevano più colti
e informati, ma soprattutto convinti che la logica desse loro ragione.
Enrico Olivetti
2009-10-29 07:13:08 UTC
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Post by GCPillan
L'aspetto curioso è che quando molti anni fa sostenevo esattamente
questa posizione (che oggi sembra universalmente accettata) venivo
pesantemente contestato da alcuni soggetti che si ritenevano più colti
e informati, ma soprattutto convinti che la logica desse loro ragione.
Nemo propheta in patria
Enrico C
2009-10-29 10:11:07 UTC
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Post by GCPillan
Post by GCPillan
L'aspetto curioso è che quando molti anni fa sostenevo esattamente
questa posizione (che oggi sembra universalmente accettata)
Non universalmente, ahinoi. La settimana passata nei titoli del Tg1
minzoliniano mi ha colpito un "Che goals!" (o simili, ricordo a
memoria).
Una giustificazione potrebbe essere che così si disambigua, in
contesti sintetici.
Però il problema della possibile ambiguità si pone per qualsiasi
sostantivo invaribile: "Che crocevia!", e non mi pare un motivo per
inventare plurali o trapiantare di peso in italiano quelli di altre
lingue.
Post by GCPillan
venivo
Post by GCPillan
pesantemente contestato da alcuni soggetti che si ritenevano più colti
e informati, ma soprattutto convinti che la logica desse loro ragione.
Nemo propheta in patria
Eh eh, mi hai bruciato sul tempo ;-)
FatherMcKenzie
2009-10-29 12:48:48 UTC
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Post by Enrico Olivetti
Nemo propheta in patria
T'è andata bene, ma, applicando la regola sui nomi stranieri, i seguenti
detti latini devono essere così modificati:

- Risus abundare in os stultus
(nessuno è tenuto a conoscere la flessione dei nomi latini e la
coniugazione dei verbi)
- Cavere canis
- Abesse iniuria verbum
- Carpere dies
- De gustus non disputare esse
- Mutare mutare (anche: mutare mutanda).
- Bonus abundare quam deficere (il comparativo è fuori dalla portata del
parlante medio)
etc
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Enrico C
2009-10-29 13:33:24 UTC
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Post by FatherMcKenzie
Post by Enrico Olivetti
Nemo propheta in patria
T'è andata bene, ma, applicando la regola sui nomi stranieri, i
- Risus abundare in os stultus
[...]

Ovviamente scherzi. Si parlava di nomi stranieri usati come prestiti
linguistici parlando in italiano, non di citazioni di frasi e detti in
altre lingue. Anzi, abbiamo già specificato che il caso della
"citazione" è diverso.
Forse è utile aprire una parentesi sui prestiti linguistici. Quando si
usa in prestito una parola da un'altra lingua, quella parola non è più
la stessa parola che era nella lingua d'origine. Spesso il prestito
entra in uso solo in uno dei vari significati originari e non in
altri, o addirittura si usa con significati che non esistevano nella
lingua d'origine. Per esempio, usiamo la parola inglese "footing" per
designare un'attività che gli inglesi chiamano diversamente, mentre in
inglese "footing" significa anzitutto

1- a relation that provides the foundation for something ("They were
on a friendly footing")

2- status with respect to the relations between people or groups ("On
a friendly footing")

3- a place providing support for the foot in standing or climbing

http://www.onelook.com/?w=footing&ls=a


Cito questo falso anglicismo per chiarire che una cosa è una parola
inglese usata in inglese, altra cosa una parola inglese usata in
italiano: i significati possono essere diversi o coincidere solo
parzialmente, la pronuncia è generalmente diversa (più o meno
italianizzata) e anche le regole grammaticali cui è soggetta
all'interno della frase sono ovviamente diverse.
Redfiddler
2009-10-29 20:04:55 UTC
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Post by FatherMcKenzie
- Risus abundare in os stultus
già
io invece in casa ho tre cacti.
Epimeteo
2009-10-30 07:39:43 UTC
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Post by Redfiddler
Post by FatherMcKenzie
- Risus abundare in os stultus
già
io invece in casa ho tre cacti.
Non si può tenerli?
Si tratta di tre lapsi linguistici o di tre vulni del diritto?

Non lo sapremo mai...

Epi
---
"... ah, formidabile,
il tuo avvocato proprio un asino...
No, certe cose non si scrivono
che poi i giudici ne soffrono..."

(cit. giuridica)
FatherMcKenzie
2009-10-30 07:41:24 UTC
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Post by Epimeteo
Non si può tenerli?
Si tratta di tre lapsi linguistici
lapsus ha il plurale in -us (u breve al nominativo lunga al genitivo ma
in italiano non si vede)
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
FatherMcKenzie
2009-10-28 18:47:39 UTC
Permalink
Post by Lem Novantotto
A meno che entri nell'uso comune solo al plurale, o faccia parte
di una particolare espressione in cui Ú al plurale, in italiano
la parola straniera resta nella forma singolare. Si può però
farne il plurale e metterla fra virgolette (specie se non Ú
comunemente usata in italiano).
Io la esse ce la metto e guayaquil la tocca: potrei mettere le
virgolette, ma penso ancora come i tipografi, le virgolette costano.
Una s in più e due virgolette in meno fanno risparmiare un piombo.
Post by Lem Novantotto
Ú stato negli States;
mangia spesso eggs and bacon, altre volte fish and chips;
Disapprovo queste scelte gastroturistiche :)
.
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Antonio
2009-10-28 21:17:30 UTC
Permalink
Post by Lem Novantotto
A meno che entri nell'uso comune solo al plurale, o faccia parte
di una particolare espressione in cui è al plurale, in italiano
la parola straniera resta nella forma singolare.
Pur non avendo autorevolezza per esprimere un mio parere, anch'io devo dire
che ho sempre evitato il plurale delle parole straniere. Tanto più che,
finche' si tratta di Francesce e Inglese, tutti sappiamo fare il plurale, ma
gia' il Tedesco ci metterebbe in difficolta'.
Ciao
Enrico C
2009-10-29 10:16:05 UTC
Permalink
Post by Antonio
Post by Lem Novantotto
A meno che entri nell'uso comune solo al plurale, o faccia parte
di una particolare espressione in cui è al plurale, in italiano
la parola straniera resta nella forma singolare.
Pur non avendo autorevolezza per esprimere un mio parere, anch'io devo dire
che ho sempre evitato il plurale delle parole straniere. Tanto più che,
finche' si tratta di Francesce e Inglese,
"...si tratta di francese e inglese". Se non copiamo i plurali, non
copiamo neanche le maiuscole altrui. In italiano i nomi delle lingue
non si capitalizzano. :)
Post by Antonio
tutti sappiamo fare il plurale,
Più o meno. Ma allora, provando a seguire il curioso ragionamento dei
"pluralisti" (l'ho imparato sul corso De Agostini, ergo lo uso anche
in italiano...), perché fermarsi ai plurali? Perché ad esempio non
usare anche le coniugazioni dei verbi presi in prestito? ;-)))
Post by Antonio
ma gia' il Tedesco ci metterebbe in difficolta'.
Per non parlare degli idiomi dell'India o della Polinesia.
FatherMcKenzie
2009-10-29 12:52:14 UTC
Permalink
Post by Enrico C
In italiano i nomi delle lingue
non si capitalizzano. :)
in italiano capitalizzare significa (Treccani)
capitaliz.z.are v. tr. dal fr. capitaliser, der. di capital, capitale. –
1. Trasformare il risparmio in capitale: c. il risparmio. 2. Aggiungere
a un capitale gli interessi già maturati: c. gli interessi. 3. Risalire
alla determinazione del capitale dall’ammontare del reddito: c. il
reddito, c. un’imposta (v. capitalizzazione, al n. 3 a e b).
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Redfiddler
2009-10-29 20:10:14 UTC
Permalink
Post by Antonio
Post by Lem Novantotto
A meno che entri nell'uso comune solo al plurale, o faccia parte
di una particolare espressione in cui è al plurale, in italiano
la parola straniera resta nella forma singolare.
Pur non avendo autorevolezza per esprimere un mio parere, anch'io devo
dire che ho sempre evitato il plurale delle parole straniere. Tanto più
che, finche' si tratta di Francesce e Inglese, tutti sappiamo fare il
plurale, ma gia' il Tedesco ci metterebbe in difficolta'.
eggià
epperò mi viene in mente un'eccezione che sottopongo a Enrico C: il plurale
di Lied fa Lieder.
Ora, anche in italiano è considerato un grave errore parlare di "un ciclo di
Lied di Schubert". Si usa sempre il plurale Lieder.
E' uno dei rarissimi casi, o sbagliassi io pissonalmente?
E perchè succede?
(smetto di leggere questo NG subito. A ogni post mi vengono in mente almeno
otto domande. Mi sto accorgendo che non so parlare l'italiano)
ADPUF
2009-10-29 23:42:34 UTC
Permalink
Post by Redfiddler
Post by Antonio
Post by Lem Novantotto
A meno che entri nell'uso comune solo al plurale, o faccia
parte di una particolare espressione in cui è al plurale, in
italiano la parola straniera resta nella forma singolare.
Pur non avendo autorevolezza per esprimere un mio parere,
anch'io devo dire che ho sempre evitato il plurale delle
parole straniere. Tanto più che, finche' si tratta di
Francesce e Inglese, tutti sappiamo fare il plurale, ma gia'
il Tedesco ci metterebbe in difficolta'.
eggià
epperò mi viene in mente un'eccezione che sottopongo a Enrico
C: il plurale di Lied fa Lieder.
Ora, anche in italiano è considerato un grave errore parlare
di "un ciclo di Lied di Schubert". Si usa sempre il plurale
Lieder. E' uno dei rarissimi casi, o sbagliassi io
pissonalmente? E perchè succede?
(smetto di leggere questo NG subito. A ogni post mi vengono in
mente almeno otto domande. Mi sto accorgendo che non so
parlare l'italiano)
Trattasi di vocabolo tecnico riservato a poche persone
abbastanza istruite.

Una eccezione.
--
"Quand une femme se tait, c'est qu'elle va dire quelque chose."
-- Anonyme
Enrico C
2009-10-30 19:08:52 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Post by Redfiddler
Post by Antonio
Post by Lem Novantotto
A meno che entri nell'uso comune solo al plurale, o faccia
parte di una particolare espressione in cui è al plurale, in
italiano la parola straniera resta nella forma singolare.
Pur non avendo autorevolezza per esprimere un mio parere,
anch'io devo dire che ho sempre evitato il plurale delle
parole straniere. Tanto più che, finche' si tratta di
Francesce e Inglese, tutti sappiamo fare il plurale, ma gia'
il Tedesco ci metterebbe in difficolta'.
eggià
epperò mi viene in mente un'eccezione che sottopongo a Enrico
C: il plurale di Lied fa Lieder.
Ora, anche in italiano è considerato un grave errore parlare
di "un ciclo di Lied di Schubert". Si usa sempre il plurale
Lieder. E' uno dei rarissimi casi, o sbagliassi io
pissonalmente? E perchè succede?
(smetto di leggere questo NG subito. A ogni post mi vengono in
mente almeno otto domande. Mi sto accorgendo che non so
parlare l'italiano)
Trattasi di vocabolo tecnico riservato a poche persone
abbastanza istruite.
Una eccezione.
Pare anche a me.

Il punto è che *in italiano* "lieder" è il plurale di "lied" perché
entrambe le forme, singolare e plurale, sono entrate nell'uso
italiano, almeno in certi ambiti (come dici tu, tra le persone più
istruite).

Altre volte entrano nell'uso due o tre plurali: il singolare usato
come forma invariabile anche al plurale (i curriculum), il plurale
della lingua originaria adottato anche in italiano (i curricula) e
talvolta anche una variante italianizzata (il curricolo, i
curricoli).

In inglese, tra parentesi, succede qualcosa di simile per certe parole
latine che vengono usate con un doppio plurale, quello etimologico e
quello standard inglese, anche secondo il contesto.
Per esempio:
"...formula/formulae The Latin plural persists in scientific contexts,
but one often hears formulas.
encyclopedia/encyclopediae The English plural encyclopedias is more
common than the Latin.
index/indices The Latin plural is used in academic contexts, but one
commonly hears indexes. ..."
http://www.dailywritingtips.com/the-vicissitudes-of-the-latin-plural-in-english/

La maggior parte dei vocaboli d'importazione però entra nell'uso
italiano solo in una forma che resta invariabile. Spesso è la forma
singolare che viene usata anche per il plurale ("I piper si trovano
negli hangar"), ma talvolta è la forma plurale che viene usata anche
per il singolare, in esclusiva: "La televisione è un potente media" (a
meno che non si parli di sedute spiritiche) o in alternativa: "Alla
pittura su tela preferisco il murales" (plurale originario usato come
invariabile per il singolare), "Alla pittura su tela preferisco il
mural" (singolare originario), "Alla pittura su tela preferisco il
murale" (singolare della variante italianizzata).

In inglese può succedere lo stesso.
"...A plural gains acceptance as a singular because language is always
changing to suit the comfort of the people who speak it."
"In the case of data, the singular form datum has been rejected by
most English speakers as not sounding right. Hence 'data is' and 'data
are'."
http://www.dailywritingtips.com/the-vicissitudes-of-the-latin-plural-in-english/
Redfiddler
2009-10-30 21:04:10 UTC
Permalink
Post by Enrico C
http://www.dailywritingtips.com/the-vicissitudes-of-the-latin-plural-in-english/
forte questo sito
carino il dizionario yiddish
essendo venerdì sera, però manca l'augurio
A gut shabbes!
Redfiddler
2009-10-30 21:52:28 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by ADPUF
Una eccezione.
Pare anche a me.
già
perà sempre meglio non fare troppo gli istruiti, se non lo si è per davvero
Che si finisce col dare (in italiano) a un plurale tedesco la forma inglese
inesistente...un vero pastrocchio
http://www.rwagner.net/frame.html
(lo spassoso "Leitmotives" i luogo di "Leitmotiven", nella sezione
"download". Altrove "Leitmotiv" anche al plurale. Come dire, il casino
impera)
Redfiddler
2009-10-31 16:59:05 UTC
Permalink
Post by Redfiddler
(lo spassoso "Leitmotives" i luogo di "Leitmotiven",
"Leitmotive" senza la n
ehm, sorry
ADPUF
2009-10-31 22:02:50 UTC
Permalink
Post by Redfiddler
Post by Redfiddler
(lo spassoso "Leitmotives" i luogo di "Leitmotiven",
"Leitmotive" senza la n
ehm, sorry
Das Leitmotiv, zwei Leitmotive.
Die Lokomotive, zwei Lokomotiven.
--
"Quand on coupe la tête d'un intellectuel, il meurt."
-- François Cavanna
Redfiddler
2009-11-01 12:21:41 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Post by Redfiddler
Post by Redfiddler
(lo spassoso "Leitmotives" i luogo di "Leitmotiven",
"Leitmotive" senza la n
ehm, sorry
Das Leitmotiv, zwei Leitmotive.
infatti
Oh Weh....:-(((
Post by ADPUF
Die Lokomotive, zwei Lokomotiven.
Genau.
Enrico C
2009-10-28 17:50:35 UTC
Permalink
Post by _Q
Il plurale delle parole inglesi, ad esempio file, usate nella lingua
italiana come si declina?
Si deve aggiungere la S
Alcuni la pensano diversamente, ma la mia risposta è No.
E comunque non tutti i nomi inglesi formano il plurale in inglese
semplicemente aggiungendo una "s".
Per esempio, il plurale di "dinghy" (un tipo di barchetta) è
"dinghies", il plurale di "ox" (il bue) è "oxen", il plurale di
"shelf" è "shelves", il plurale di "sheep" è "sheep", cioè resta tal
quale.
Come vedi, già questo è un buon motivo per non usare il plurale
all'inglese, perché se non si è sicuri si rischia di sbagliare!
Peggio ancora per le parole che non vengono dall'inglese ma da altre
lingue ancor meno conosciute ai più!
Post by _Q
oppure rimane tale com'è?
Sì, secondo me. A meno che non si tratti di una citazione diretta,
cioè se riporti una parola come è stata detta o scritta in inglese,
allora OK... Ma quando si parla in italiano, mi pare logico seguire
la struttura dell'italiano. "Quali film ti piacciono?", e non *"Quali
films ti piacciono?". Renzo Arbore docet! :)

Aggiungo che le parole prese in prestito da un'altra lingua sono
generalmente invariabili, cioè restano solitamente nella forma nella
quale sono entrate in uso, specie quelle che terminano per consonante
finale: gli sport, i computer, i camper, i radar, i film, gli slip, i
croissant, i buffet, i cabaret, le weltanshauung, i bungalow, e anche
i tanga...
_Q
2009-10-28 17:59:15 UTC
Permalink
On Wed, 28 Oct 2009 10:50:35 -0700 (PDT), Enrico C
Post by Enrico C
Alcuni la pensano diversamente, ma la mia risposta è No.
Anch'io la penso così. Il dubbio mi attanagliava perchè vent'anni or
sono, in prima liceo, venni preso in giro da tutta la classe perché
affermai che non si deve declinare il plurale delle parole straniere.
Evidentemente lo avevo letto da qualche parte ma non ricordavo dove.
FatherMcKenzie
2009-10-28 18:51:16 UTC
Permalink
Post by Enrico C
E comunque non tutti i nomi inglesi formano il plurale in inglese
semplicemente aggiungendo una "s".
Per esempio, il plurale di "dinghy" (un tipo di barchetta) è
"dinghies"
yawn
Post by Enrico C
Come vedi, già questo è un buon motivo per non usare il plurale
all'inglese, perché se non si è sicuri si rischia di sbagliare!
ovvio che se uno vuole usarlo, ha l'obbligo morale e politico di
informarsi bene, altrimenti segua le regole di quanti ignorano.
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Enrico C
2009-10-28 19:27:07 UTC
Permalink
On Oct 28, 7:51 pm, FatherMcKenzie
Post by FatherMcKenzie
yawn
Come lo dici al plurale? ;-)
Post by FatherMcKenzie
Post by Enrico C
Come vedi, già questo è un buon motivo per non usare il plurale
all'inglese, perché se non si è sicuri si rischia di sbagliare!
ovvio che se uno vuole usarlo, ha l'obbligo morale e politico di
informarsi bene, altrimenti segua le regole di quanti ignorano.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.
FatherMcKenzie
2009-10-28 19:34:39 UTC
Permalink
On Oct 28, 7:51 pm, FatherMcKenzie
yawn
Come lo dici al plurale? ;-)
YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAWWWWWWWWWWWWWWWWN
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.
Non so chi sia Enza, se come credo è profe di mate dille che le
moltiplica le so fare...
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Stefan Ram
2009-11-01 22:20:54 UTC
Permalink
Post by Enrico C
generalmente invariabili, cioè restano solitamente nella forma nella
quale sono entrate in uso, specie quelle che terminano per consonante
finale: gli sport, i computer, i camper, i radar, i film, gli slip, i
croissant, i buffet, i cabaret, le weltanshauung, i bungalow, e anche
i tanga...
Ascoltando le notizie nelle ultime settimane ho sentito due
parole che terminano con una consonante finale: « escort » e
« trans ».

Mentre « escort » sembra essere di origine inglese
(con il plurale « escorts » secondo
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/E/escort.shtml )
« trans » sembra essere di origine italiana come abbreviazione di
« transessuale ». Cioè, in questo caso, italiani sembrerebbero avere
deciso deliberatamente di creare una parola che termina in una
consonante, forse secondo il modello di parole italiane
derivate dall'inglese.
Maurizio Pistone
2009-11-01 22:24:02 UTC
Permalink
Post by Stefan Ram
« trans » sembra essere di origine italiana come abbreviazione di
« transessuale ». Cioè, in questo caso, italiani sembrerebbero avere
deciso deliberatamente di creare una parola che termina in una
consonante, forse secondo il modello di parole italiane
derivate dall'inglese.
quando faccio fare esercizi di grammatica, chiedo sempre se il verbo è
trans o intrans
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Enrico C
2009-11-02 10:28:10 UTC
Permalink
  Mentre « escort » sembra essere di origine inglese
  (con il plurale « escorts » secondo
 http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/E/escort.shtml)
Nossignore, non dice così.

Dice invece

escort s. ingl. (pl. escorts); in it. s.m. inv. (o pl. orig.)

Ovvero: la parola escort è stata presa in prestito dall'inglese, che
al plurale fa escorts, ma in italiano si usa come sostantivo
invariabile (oppure con il plurale della lingua d'origine).
Il plurale "escorts" è dunque indicato solo come una variante tra
parentesi, ma l'indicazione principale per l'uso in italiano è "s.m.
inv.".
Klaram
2009-11-02 12:15:28 UTC
Permalink
Post by Stefan Ram
Mentre « escort » sembra essere di origine inglese
(con il plurale « escorts » secondo
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/E/escort.shtml )
« trans » sembra essere di origine italiana come abbreviazione di
« transessuale ». Cioè, in questo caso, italiani sembrerebbero avere
deciso deliberatamente di creare una parola che termina in una
consonante, forse secondo il modello di parole italiane
derivate dall'inglese.
Può essere.
In italiano ci sono tante parole che terminano con una consonante,
possono essere parole straniere o latine o abbreviazioni.

k
Harold Demura from Art Literatura ex man off the corner
2009-10-28 18:56:10 UTC
Permalink
Post by _Q
Il plurale delle parole inglesi, ad esempio file, usate nella lingua
italiana come si declina?
Si deve aggiungere la S oppure rimane tale com'è?
si deve, si deve.
Il motivo è ovvio: dato che si 'innesta' un termine straniero nel linguaggio
corrente,
si innesterà il termine coniugato e declinato, non il termine 'grezzo' al
maschile singolare prescindendo dal contesto.
Maurizio Pistone
2009-10-28 21:32:09 UTC
Permalink
Post by _Q
Il plurale delle parole inglesi, ad esempio file, usate nella lingua
italiana come si declina?
Si deve aggiungere la S oppure rimane tale com'è?
straFAQ.

Un trèd piuttosto recente:

http://tinyurl.com/yhra472

uno un po' più vecchio:

http://tinyurl.com/barmans
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://blog.mauriziopistone.it http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Akira Norimaki
2009-10-29 08:21:30 UTC
Permalink
Post by _Q
Il plurale delle parole inglesi, ad esempio file, usate nella lingua
italiana come si declina?
A me e' stato insegnato che si usano al singolare, e mi dava fastidio
vederle usate al plurale. Oggi pero', che ho imparato un po' di inglese,
non ce la faccio a scriverle singolare, mi sembrano sbagliate.
--
Take care now, bye bye then,

She had two escorts. Pongo, who was a pit-rot mix, and Perdy... I don't
really know what Perdy was, part shepherd, part stegosaurus.
World War Z
FatherMcKenzie
2009-10-29 12:49:29 UTC
Permalink
Post by Akira Norimaki
Oggi pero', che ho imparato un po' di inglese,
non ce la faccio a scriverle singolare, mi sembrano sbagliate.
Chiedi a chi ha studiato il latino se ne usa le forme flesse in italiano.
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Lem Novantotto
2009-10-29 13:04:13 UTC
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Post by FatherMcKenzie
Chiedi a chi ha studiato il latino se ne usa le forme flesse in italiano.
Tutte le lingue sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre. ;)))
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
____________________________________________________________________________
Non sprecare i cicli idle della tua CPU: http://boinc.berkeley.edu/index.php
Enrico C
2009-10-29 13:46:37 UTC
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On Oct 29, 1:49 pm, FatherMcKenzie
Post by FatherMcKenzie
Chiedi a chi ha studiato il latino se ne usa le forme flesse in italiano.
Buon punto, ma si tratta di un'eccezione non di una regola. Alcuni
plurali latini sono usati tradizionalmente, specie in certi ambiti, e
sono ormai entrati nell'uso come alternativa alla forma invariabile.
Si può dire "i curricula" (come plurale alternativo a "i curriculum")
anche senza aver studiato il latino.

Se invece dici "Abbiamo visto due films sui computers e poi abbiamo
mangiato due toasts", l'effetto sarà solo ridicolo.
Akira Norimaki
2009-10-29 14:21:51 UTC
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Post by Enrico C
Se invece dici "Abbiamo visto due films sui computers e poi abbiamo
mangiato due toasts", l'effetto sarà solo ridicolo.
Queste sono parole che difficilmente considero inglesi, dato che faccio
addirittura fatica a trovare un sinonimo italiano che non faccia ridere.
--
Take care now, bye bye then,

When will man learn that all races are equally inferior to robots?
Bender Bending Rodriguez
Akira Norimaki
2009-10-29 16:08:09 UTC
Permalink
Post by Akira Norimaki
Post by Enrico C
Se invece dici "Abbiamo visto due films sui computers e poi abbiamo
mangiato due toasts", l'effetto sarà solo ridicolo.
Queste sono parole che difficilmente considero inglesi, dato che faccio
addirittura fatica a trovare un sinonimo italiano che non faccia ridere.
Ho provato a fare una piccola ricerca cosi' tanto per vedere se la mia
era solo una sensazione o era vero. Ho usato il Garzanti.

Computer: "cervello elettronico", "elaboratore", "processore",
"calcolatore", "cervellone".

"Cervello elettronico" e "Cervellone" sono risibili. Diteli ad un
addetto IT, di qualsiasi tipo, e vi prendera' per il culo vita natural
durante.

"Elaboratore", e' decente ma lo diceva mio nonno, se proprio devo essere
del tutto sincero. Non ci sarebbe nulla di male in questo, se non fosse
che in campo IT ci si puo' confondere con altra cose tipo "L'elaboratore
testi".

"Processore", ci puo' stare. Ma in campo IT il processore e' un'altra
cosa. Fine.

Calcolatore, la migliore alternativa.

Film: Il garzanti non trova nessuno sinonimo, doh, io ho pensato a
lungometraggio (cinematografico). Decisamente una parola enorme e un po'
troppo vaga se non ci si aggiunge "cinematografico".

Toast: Anche qui nessun sinonimo, io ho pensato ad un semplicerrimo
"pane tostato". Anche se ad essere sincero per me il "toast" non e' un
qualsiasi tipo di pane tostato ma un ben preciso tipo di pane tostato,
il "pancarre'".
--
Take care now, bye bye then,

I am Heisenborg. You will probably be assimilated.
FatherMcKenzie
2009-10-29 16:17:48 UTC
Permalink
Post by Akira Norimaki
Computer: "cervello elettronico", "elaboratore", "processore",
"calcolatore", "cervellone".
Francesi e spagnoli dicono ordinatore. Per me, calcolatore va più che bene.
Post by Akira Norimaki
Film: Il garzanti non trova nessuno sinonimo
Pellicola: è abbastanza usato. Una pellicola di Sergio Leone.
Post by Akira Norimaki
Toast: Anche qui nessun sinonimo, io ho pensato ad un semplicerrimo
"pane tostato".
I francesi dicono pane quadrato (pain carré)
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
FatherMcKenzie
2009-10-29 16:20:20 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Pellicola: è abbastanza usato. Una pellicola di Sergio Leone.
Con le tecniche digitali il termine apparirà desueto. Si potrebbe allora
usare video(proiezione)
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Enrico Olivetti
2009-10-30 02:11:15 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
I francesi dicono pane quadrato (pain carré)
Orrore!
Il pain carré è solo il semilavorato con il quale puoi fare tramezzini oppure
toast
Il toast si dice croque monsieur
FatherMcKenzie
2009-10-30 04:00:44 UTC
Permalink
Post by Enrico Olivetti
Orrore!
Il pain carré è solo il semilavorato con il quale puoi fare tramezzini oppure
toast
e io ch'ho detto? Il pane con cui si fanno li tosti.
Post by Enrico Olivetti
Il toast si dice croque monsieur
Che fantasiosi sti francesi. Scommetto che l'hamburger lo chiamano
monsieur polpette
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Klaram
2009-10-30 12:27:26 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Post by Enrico Olivetti
Il toast si dice croque monsieur
Che fantasiosi sti francesi. Scommetto che l'hamburger lo chiamano
monsieur polpette
C'è anche il croque madame, prego!

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k
FatherMcKenzie
2009-10-30 04:07:19 UTC
Permalink
Post by Enrico Olivetti
Il pain carré è solo il semilavorato con il quale puoi fare tramezzini
Per i tramezzini il pan quadrato si taglia lungo la diagonale ottenendo
due triangoli che si farciscono con insalate, prosciutti, sottilette,
mozzarella, sottaceti, tonno, uova, salame e altre derrate
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
ADPUF
2009-10-30 23:06:04 UTC
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Post by FatherMcKenzie
Post by Enrico Olivetti
Il pain carré è solo il semilavorato con il quale puoi fare
tramezzini
Per i tramezzini il pan quadrato si taglia lungo la diagonale
ottenendo due triangoli che si farciscono con insalate,
prosciutti, sottilette, mozzarella, sottaceti, tonno, uova,
salame e altre derrate
Conformista.


Ho letto che negli USA tagliano via i bordi e li gettano.

Spreconi!

Una volta tutti i resti di cibo della famiglia andavano alle
galline, che li restituivano trasformati in forma arrotondata e
commestibile una volta al giorno.
--
"She often gave herself very good advice
(though she very seldom followed it)."
-- Lewis Carroll
Enrico C
2009-10-31 08:28:05 UTC
Permalink
On 29 Ott, 17:08, Akira Norimaki <***@rx78.org> wrote:

[...]
Post by Akira Norimaki
Toast: Anche qui nessun sinonimo, io ho pensato ad un
semplicerrimo "pane tostato".
Peraltro, "toast" nel senso di "pancarrè affettato e tostato" in
inglese è Uncountable, http://dictionary.cambridge.org/define.asp?key=83480&dict=CALD

quindi gli inglesi non direbbero "1 toast, 2 toasts" (un po' come
dire: due pani tostati), ma "a slice of toast, two slices of
toast" (due fette di pane tostato).
_Q
2009-10-31 09:03:09 UTC
Permalink
On Sat, 31 Oct 2009 01:28:05 -0700 (PDT), Enrico C
Post by Enrico C
quindi gli inglesi non direbbero "1 toast, 2 toasts" (un po' come
a me hanno spiegato che toast in inglese significa "brindisi"
FatherMcKenzie
2009-10-31 09:13:10 UTC
Permalink
Post by _Q
a me hanno spiegato che toast in inglese significa "brindisi"
Il MW dice (vedi 2):

1 a : sliced bread browned on both sides by heat b : food prepared with
toasted bread 2 [from the use of pieces of spiced toast to flavor
drinks] a (1) : a person whose health is drunk

(2) : something in honor of which persons usually drink b : one that is
highly admired <she's the toast of society>
3 [3toast] : an act of proposing or of drinking in honor of a toast

4 : a rhyming narrative poem existing in oral tradition among black
Americans
5 slang : one that is finished or done for <soon their relationship was
toast — Rick Reilly>
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Klaram
2009-10-31 13:17:29 UTC
Permalink
Post by _Q
On Sat, 31 Oct 2009 01:28:05 -0700 (PDT), Enrico C
Post by Enrico C
quindi gli inglesi non direbbero "1 toast, 2 toasts" (un po' come
a me hanno spiegato che toast in inglese significa "brindisi"
Anche in francese e in rumeno.

k
Frank Rusq Allah
2009-11-01 01:56:22 UTC
Permalink
Post by Klaram
Post by _Q
On Sat, 31 Oct 2009 01:28:05 -0700 (PDT), Enrico C
Post by Enrico C
quindi gli inglesi non direbbero "1 toast, 2 toasts" (un po' come
a me hanno spiegato che toast in inglese significa "brindisi"
Anche in francese e in rumeno.
Ero convinto che in rumeno volesse dire "lecce".
:-)
--
Ciao
ScemoFrank
Klaram
2009-11-01 19:12:19 UTC
Permalink
Post by Frank Rusq Allah
Post by Klaram
Post by _Q
On Sat, 31 Oct 2009 01:28:05 -0700 (PDT), Enrico C
Post by Enrico C
quindi gli inglesi non direbbero "1 toast, 2 toasts" (un po' come
a me hanno spiegato che toast in inglese significa "brindisi"
Anche in francese e in rumeno.
Ero convinto che in rumeno volesse dire "lecce".
:-)
Questa non l'ho capita.

k
FatherMcKenzie
2009-11-01 19:14:01 UTC
Permalink
Post by Klaram
Post by _Q
toast in inglese significa "brindisi"
Ero convinto che in rumeno volesse dire "lecce".
Questa non l'ho capita.
Adesso mi deludi, K...
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Roger
2009-11-01 19:44:40 UTC
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Post by Klaram
[...]
Post by Frank Rusq Allah
Ero convinto che in rumeno volesse dire "lecce".
:-)
Questa non l'ho capita.
Lecce - Brindisi.

Avrebbe potuto dire anche Taranto o Foggia :-)
Post by Klaram
k
Roger
FatherMcKenzie
2009-11-01 19:50:40 UTC
Permalink
Post by Roger
Lecce - Brindisi.
Avrebbe potuto dire anche Taranto o Foggia :-)
Siete Bari. E dimenticate Barlett
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Roger
2009-11-01 20:05:44 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Post by Roger
Lecce - Brindisi.
Avrebbe potuto dire anche Taranto o Foggia :-)
Siete Bari. E dimenticate Barlett
Anche Milano (se avesse lu meri :-))

Roger
Frank Rusq Allah
2009-11-01 23:30:48 UTC
Permalink
Post by Klaram
Post by Frank Rusq Allah
Post by Klaram
Post by _Q
On Sat, 31 Oct 2009 01:28:05 -0700 (PDT), Enrico C
Post by Enrico C
quindi gli inglesi non direbbero "1 toast, 2 toasts" (un po' come
a me hanno spiegato che toast in inglese significa "brindisi"
Anche in francese e in rumeno.
Ero convinto che in rumeno volesse dire "lecce".
:-)
Questa non l'ho capita.
L'hanno già spiegata, ma l'avresti capita se avessi osservato come mi son
firmato.
:-)
--
Ciao
Frank
Klaram
2009-11-02 12:08:19 UTC
Permalink
Post by Frank Rusq Allah
Post by Klaram
Post by Frank Rusq Allah
Post by Klaram
Post by _Q
a me hanno spiegato che toast in inglese significa "brindisi"
Anche in francese e in rumeno.
Ero convinto che in rumeno volesse dire "lecce".
:-)
Questa non l'ho capita.
L'hanno già spiegata, ma l'avresti capita se avessi osservato come mi
son firmato.
:-)
Ci sono arrivata anch'io, anche se in ritardo. Altrimenti questa notte
non avrei dormito. :-))

k
FatherMcKenzie
2009-11-02 12:12:50 UTC
Permalink
Post by Klaram
Ci sono arrivata anch'io, anche se in ritardo. Altrimenti questa notte
non avrei dormito. :-))
E' che nella tua zona brindisi si associa ad Asti, non a Lecce:))
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Roger
2009-11-02 12:21:47 UTC
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Post by FatherMcKenzie
Post by Klaram
Ci sono arrivata anch'io, anche se in ritardo. Altrimenti questa
notte non avrei dormito. :-))
E' che nella tua zona brindisi si associa ad Asti, non a Lecce:))
Dici che la capisce o bisognerà spiegargliela? :-D

Roger
Enrico C
2009-10-30 18:05:17 UTC
Permalink
Post by Akira Norimaki
Post by Enrico C
Se invece dici "Abbiamo visto due films sui computers e poi abbiamo
mangiato due toasts", l'effetto sarà solo ridicolo.
Queste sono parole che difficilmente considero inglesi,
Infatti. Anch'io non le considero " parole inglesi", se non per
l'origine. Ma quando entrano nell'uso italiano diventano parole
italiane e come tali vanno usate.
FatherMcKenzie
2009-10-30 19:17:05 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Infatti. Anch'io non le considero " parole inglesi", se non per
l'origine. Ma quando entrano nell'uso italiano diventano parole
italiane e come tali vanno usate.
Facciamolo quel passo in più. Italiane da tutti i punti di vista?
Adattiamone pure l'ortografia, in fondo lo si è fatto per molte parole,
da birra a ragù, da abaco a colbacco. Diamogli una vocale finale: il
filmo, il tosto. Il cognacco (come colbacco), l'amburghese.
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Sapiens Sapiens
2009-10-30 22:12:15 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Post by Enrico C
Infatti. Anch'io non le considero " parole inglesi", se non per
l'origine. Ma quando entrano nell'uso italiano diventano parole
italiane e come tali vanno usate.
Facciamolo quel passo in più. Italiane da tutti i punti di vista?
Adattiamone pure l'ortografia, in fondo lo si è fatto per molte parole, da
birra a ragù, da abaco a colbacco. Diamogli una vocale finale: il filmo,
il tosto. Il cognacco (come colbacco), l'amburghese.
Ci aveva già pensato il fascismo.
Anche tu un nostalgico?

S.S.S.
--
Quando c'era Lui, caro lei ...
FatherMcKenzie
2009-10-31 05:27:21 UTC
Permalink
Post by Sapiens Sapiens
Ci aveva già pensato il fascismo.
Anche tu un nostalgico?
No, signore: allora invece di cognac si diceva arzente e invece di film
sceneggiato o pellicola
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Klaram
2009-10-31 13:16:53 UTC
Permalink
Post by Sapiens Sapiens
Post by FatherMcKenzie
Facciamolo quel passo in più. Italiane da tutti i punti di vista?
Adattiamone pure l'ortografia, in fondo lo si è fatto per molte
parole, da birra a ragù, da abaco a colbacco. Diamogli una vocale
finale: il filmo, il tosto. Il cognacco (come colbacco), l'amburghese.
Ci aveva già pensato il fascismo.
Anche gli emigrati italiani in California, quando McDonald iniziò la
sua attività, chiamavano "milco sciacco" il milk shake. :-)

k
FatherMcKenzie
2009-10-31 17:00:57 UTC
Permalink
Post by Klaram
Anche gli emigrati italiani in California, quando McDonald iniziò la
sua attività, chiamavano "milco sciacco" il milk shake. :-)
Anche a Broccolino. In compenso gli americani gustano il proshoot e il
parmesan
http://www.languagehat.com/archives/001560.php
"Wrong? Not to many New Yorkers or New Jerseyans. Not to some vendors at
the annual Feast of San Gennaro in Little Italy this week. But it makes
Italian teachers, the purists who love the language just as Dante wrote
it, wince.
They suffer prosciutto (pro-SHOOT-toe) becoming pro-SHOOT, calzone
(cal-TSO-nay) becoming cal-ZONE and pasta e fagioli (PAH-stah eh
faj-YOH-lee) becoming pasta fasul (fa-ZOOL)..."
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Imes
2009-11-01 18:25:22 UTC
Permalink
On Fri, 30 Oct 2009 23:12:15 +0100, "Sapiens Sapiens"
Post by Sapiens Sapiens
Quando c'era Lui, caro lei ...
Galileo Galilei -> Galileo Galivoi :)
Ciao. Imes
tabhall
2009-10-30 22:24:31 UTC
Permalink
... l'amburghese.
Che cos'hai contro l'amburghero?

Tabhall
ADPUF
2009-10-30 23:08:07 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Post by Enrico C
Infatti. Anch'io non le considero " parole inglesi", se non
per l'origine. Ma quando entrano nell'uso italiano diventano
parole italiane e come tali vanno usate.
Facciamolo quel passo in più. Italiane da tutti i punti di
vista? Adattiamone pure l'ortografia, in fondo lo si è fatto
per molte parole, da birra a ragù, da abaco a colbacco.
Diamogli una vocale finale: il filmo, il tosto. Il cognacco
(come colbacco), l'amburghese.
"Cameriere, un tosto, un amburghero, un cognacco e un uischio!"
--
In a Copenhagen airline ticket office:
"We take your bags and send them in all directions."
Epimeteo
2009-10-31 08:36:03 UTC
Permalink
Post by ADPUF
"Cameriere, un tosto, un amburghero, un cognacco e un uischio!"
Paghi col bancomatto?

Epi
---
"... so' mejo de la sciampagna
li vini de 'ste vigne,
ce fanno la cuccagna
dar tempo de Noè..."

(cit. sciampagnosa)
FatherMcKenzie
2009-10-31 09:08:42 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Paghi col bancomatto?
Con la carta di credito :)
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Epimeteo
2009-10-31 10:29:26 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Post by Epimeteo
Paghi col bancomatto?
Con la carta di credito :)
Padre, Lei è una persona saggia e, giustamente, preferisce avere dei
crediti, ma io avevo rivolto la domanda a quella testa matta di Adpuf, che è
contento quando fa dei debiti. Del resto a pagare, dice lui, c'è sempre
tempo...

Mi benedica.
Epimeteo
---
"... erano giorni magri,
non avevo in tasca una lira,
erano giorni magri,
tu potevi darmi una mano,
avevo solo te
e tu... non alzavi un dito..."

(cit. pauperistica)
ADPUF
2009-10-31 21:49:17 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Post by FatherMcKenzie
Post by Epimeteo
Paghi col bancomatto?
Con la carta di credito :)
Padre, Lei è una persona saggia e, giustamente, preferisce
avere dei crediti, ma io avevo rivolto la domanda a quella
testa matta di Adpuf, che è contento quando fa dei debiti.
Del resto a pagare, dice lui, c'è sempre tempo...
Un debito (credito) è una corda che lega due colli.

Indebitarsi con una banca è come essere un cagnolino legato a un
rinoceronte.
--
"A banker is a fellow who lends you his umbrella when the sun is
shining and wants it back the minute it begins to rain."
-- Mark Twain
Epimeteo
2009-11-01 08:34:46 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Un debito (credito) è una corda che lega due colli.
Indebitarsi con una banca è come essere un cagnolino legato a un
rinoceronte.
Pensavo peggio.
In fondo i rinoceronti non sono carnivori...

Epi
---
"... and what do you get?
Another day older
and deeper in debt.
Saint Peter, don't you call me,
'cause I can't go...
I owe my soul to the company store..."

(cit. debitoria)
ADPUF
2009-11-01 23:02:23 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Post by ADPUF
Un debito (credito) è una corda che lega due colli.
Indebitarsi con una banca è come essere un cagnolino legato a
un rinoceronte.
Pensavo peggio.
In fondo i rinoceronti non sono carnivori...
Ma se gli salta la mosca al naso... metti che starnuti... o che
carichi un nemico imaginario... che succede al cagnetto?
--
"In politica, la rivoluzione è un cambiamento improvviso di
malgoverno."
-- Ambrose Bierce
Enrico Olivetti
2009-10-31 00:38:46 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Facciamolo quel passo in più. Italiane da tutti i punti di vista?
Adattiamone pure l'ortografia, in fondo lo si è fatto per molte parole,
da birra a ragù, da abaco a colbacco. Diamogli una vocale finale: il
filmo, il tosto. Il cognacco (come colbacco), l'amburghese.
L'hamburger non si dceva "svizzerina"?
tabhall
2009-10-31 08:31:51 UTC
Permalink
Enrico Olivetti ha scritto:

"svizzerina"?

Che dire su questa...chi l'ha inventata era prima di tutto un ignorante
geografico.

Tabhall
Klaram
2009-10-31 13:20:26 UTC
Permalink
Post by Enrico Olivetti
"svizzerina"?
Che dire su questa...chi l'ha inventata era prima di tutto un ignorante
geografico.
Perché ignorante? Probabilmente a noi è arrivata dalla Svizzera dove
c'era un forte consumo di hamburgher.

k
tabhall
2009-10-31 19:04:35 UTC
Permalink
Post by Klaram
Perché ignorante? Probabilmente a noi è arrivata dalla Svizzera dove
c'era un forte consumo di hamburgher.
Bè sai, visto che "hamburger" significa "di Amburgo", ci sono forti
possibilità che venga da Amburgo, che non sta in Svizzera :-)

Tabhall
FatherMcKenzie
2009-10-31 19:35:28 UTC
Permalink
Post by tabhall
Bè sai, visto che "hamburger" significa "di Amburgo", ci sono forti
possibilità che venga da Amburgo, che non sta in Svizzera :-)
Sai, nell'88 (più o meno) la Vallespluga fu condannata per pubblicità
ingannevole e costretta a modificare il nome di un proprio prodotto
perché faceva riferimento alla città di Amburgo senza che i loro polli
l'avessero mai vista :) e oltretutto non erano nemmeno galletti

http://www.forumemoria.com/forum/archive.php/o_t__t_2939__galletto-amburghese-vallespluga.html
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
tabhall
2009-11-01 19:58:18 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
http://www.forumemoria.com/forum/archive.php/o_t__t_2939__galletto-amburghese
Ora ho controllato, pare che nell'ottocento gli emigranti del
nord-Europa raggiungessero l'America sulle navi della Hamburg-America
Line, detta Hamburger Line, dove venivano servite come pasto delle
polpettine schiacciate.
La Svizzera non c'entra niente in questa storia, se non altro per
mancanza di navi :-)

Tabhall
Sparrow®
2009-11-01 21:03:21 UTC
Permalink
Post by tabhall
La Svizzera non c'entra niente in questa storia, se non altro per
mancanza di navi :-)
Le navi non mancano, e sono tra le più moderne.
La Marina mercantile svizzera esiste, e ora è formata da trentacinque
navi commerciali, di proprietà di sei armatori privati.
A Basilea esiste l'Ufficio federale della navigazione marittima.
In caso di crisi o di guerra il governo federale può requisire tale
flotta, secondo l'articolo 102 della Costituzione federale della
Confederazione Svizzera.
ADPUF
2009-11-01 23:09:32 UTC
Permalink
Post by Sparrow®
Post by tabhall
La Svizzera non c'entra niente in questa storia, se non altro
per mancanza di navi :-)
Le navi non mancano, e sono tra le più moderne.
La Marina mercantile svizzera esiste, e ora è formata da
trentacinque navi commerciali, di proprietà di sei armatori
privati. A Basilea esiste l'Ufficio federale della navigazione
marittima. In caso di crisi o di guerra il governo federale
può requisire tale flotta, secondo l'articolo 102 della
Costituzione federale della Confederazione Svizzera.
Se è per questo anche l'Ungheria nata dalle ceneri dell'Impero
Absburgico, che prima della guerra aveva una marina militare
basata su Fiunme e Dalmazia, era retta dal dittatore Ammiraglio
Horty.

Anche la Bolivia, che perse l'accesso al mare in una oscura
guerra sudamericana negli anni '30, conservò la Marina Militare
per anni, o meglio gli ufficiali, senza le navi.
--
"A ship is always referred to as 'she' because it costs so much
to keep one in paint and powder."
-- Nimitz, Fleet Admiral Chester William
Lilith
2009-11-02 07:31:43 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Anche la Bolivia, che perse l'accesso al mare in una oscura
guerra sudamericana negli anni '30, conservò la Marina Militare
per anni, o meglio gli ufficiali, senza le navi.
I marinai boliviani si esercitano sul Titicaca:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/sognando-l%27-oceano/2102588

«Entrando nell'area militare ci si imbatte in un'imponente struttura a
forma di prua di nave. Spiega il capitano Villegas che "le
caratteristiche di navigazione del lago non permettono di avere una
nave-scuola, come l'italiana Amerigo Vespucci, dunque abbiamo costruito
una scuola a forma di nave"».
ADPUF
2009-11-01 23:08:42 UTC
Permalink
Post by tabhall
Ora ho controllato, pare che nell'ottocento gli emigranti del
nord-Europa raggiungessero l'America sulle navi della
Hamburg-America Line, detta Hamburger Line, dove venivano
servite come pasto delle polpettine schiacciate.
La Svizzera non c'entra niente in questa storia, se non altro
per mancanza di navi :-)
Stai descrivendo l'origine del nome americano della polpettina
schiacciata.

Ma qui da noi, da dove è arrivata, dall'America o dalla
Svizzera?
--
"Nothing is so firmly believed as that which we least know."
-- Michel de Montaigne
tabhall
2009-11-02 09:52:46 UTC
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Post by ADPUF
Ma qui da noi, da dove è arrivata, dall'America o dalla
Svizzera?
Probabilmente da entrambe le parti, la Svizzera ha assorbito molta della
nostra emigrazione in passato. Gli emigranti ogni tanto tornano al
paesello, e portano le loro usanze.
Va' a sapere da dove derivi il nome dei cibi, tra l'altro qualche volta
i cuochi danno nomi fantasiosi ai loro piatti per solleticare
l'esterofilia dei commensali. Ammetterai che chiamare una polpetta
schiacciata "hamburger" o "svizzera" o "thailandese" suona più chic che
chiamarla "polpetta schiacciata".
Mi è venuto in mente adesso che in Germania l'insalata russa è chiamata
"insalata italiana". Se in Russia la chiamano "insalata tedesca" il
cerchio si chiude. :-)

Tabhall
FatherMcKenzie
2009-11-02 11:31:30 UTC
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tabhall ha scritto:
Se in Russia la chiamano "insalata tedesca" il
Post by tabhall
cerchio si chiude. :-)
Pare la chiamino insalata Olivier (il uoco L. Olivier che ne fu
l'inventore intorno al 1860 nell'hote risotrante Hermitage a Mosca
(a Mosca è un risotranrte, il museo è a Leningrad).
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Lilith
2009-11-02 12:25:15 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
risotrante
Ulp!
Post by FatherMcKenzie
risotranrte
Ri-ulp!
Roger
2009-11-02 12:46:07 UTC
Permalink
Post by tabhall
Se in Russia la chiamano "insalata tedesca" il
Post by tabhall
cerchio si chiude. :-)
Pare la chiamino insalata Olivier [...]
La chiamano "insalata italiana"
Me lo disse la mia insegnante di russo e lo conferma Alberto Ronchey
in questo articolo (verso la fine, nella riga che inizia con "dettaglio
bizzarro"):

http://archiviostorico.corriere.it/2000/aprile/07/MOSSA_DEL_CAVALLO_co_0_0004072698.shtml

Roger

ADPUF
2009-10-31 22:09:02 UTC
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Post by tabhall
Post by Klaram
Perché ignorante? Probabilmente a noi è arrivata dalla
Svizzera dove c'era un forte consumo di hamburgher.
Bè sai, visto che "hamburger" significa "di Amburgo", ci sono
forti possibilità che venga da Amburgo, che non sta in
Svizzera :-)
Ma quello è il nome americano, è possibile che quella specie di
polpetta avesse un altro nome prima che la cultura (ehm)
americana dilagasse.
--
"Svelt come il mus a quais"
ADPUF
2009-10-31 21:48:32 UTC
Permalink
Post by Enrico Olivetti
Post by FatherMcKenzie
Facciamolo quel passo in più. Italiane da tutti i punti di
vista? Adattiamone pure l'ortografia, in fondo lo si è fatto
per molte parole, da birra a ragù, da abaco a colbacco.
Diamogli una vocale finale: il filmo, il tosto. Il cognacco
(come colbacco), l'amburghese.
L'hamburger non si dceva "svizzerina"?
Sì, ricordo la "svizzera", piatta e tonda, il beccaio aveva
anche l'apposita pressetta.
--
"Quand un homme dit qu'un jeu est stupide et infantile, c'est
que sa femme le bat a tous les coups."
-- Anonyme
Imes
2009-11-01 18:20:26 UTC
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On Fri, 30 Oct 2009 20:17:05 +0100, FatherMcKenzie
Post by FatherMcKenzie
Post by Enrico C
Infatti. Anch'io non le considero " parole inglesi", se non per
l'origine. Ma quando entrano nell'uso italiano diventano parole
italiane e come tali vanno usate.
Facciamolo quel passo in più. Italiane da tutti i punti di vista?
Adattiamone pure l'ortografia, in fondo lo si è fatto per molte parole,
da birra a ragù, da abaco a colbacco. Diamogli una vocale finale: il
filmo, il tosto. Il cognacco (come colbacco), l'amburghese.
Gregorio Pecco, diceva Totò.
Ciao. Imes
FatherMcKenzie
2009-10-29 14:54:56 UTC
Permalink
On Oct 29, 1:49 pm, FatherMcKenzie
Se invece dici "Abbiamo visto due films sui computers e poi abbiamo
mangiato due toasts", l'effetto sarà solo ridicolo.
Non più, a parer mio, del citato "il murales"
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Akira Norimaki
2009-10-29 14:30:46 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Post by Akira Norimaki
Oggi pero', che ho imparato un po' di inglese,
non ce la faccio a scriverle singolare, mi sembrano sbagliate.
Chiedi a chi ha studiato il latino se ne usa le forme flesse in italiano.
Devo ammettere che parlando difficilmente mi viene il prurito di
metterci il plurale. Pero' quando scrivo mi e' praticamente impossibile
non sentire l'impulso di metterci il plurale.

Per esempio in un messaggio su un altro gruppo ho scritto: "...e' che ho
voglia di leggere qualcosa sugli Zombies". Sono abbastanza certo che
parlando in italiano difficilmente avrei aggiunto la "s", ma cosi' per
iscritto non ho resistito.
--
Take care now, bye bye then,

Ivan Danko: Do you know Miranda?
Hooligan: Never heard of the bitch.
FatherMcKenzie
2009-10-29 14:57:16 UTC
Permalink
Post by Akira Norimaki
Per esempio in un messaggio su un altro gruppo ho scritto: "...e' che ho
voglia di leggere qualcosa sugli Zombies". Sono abbastanza certo che
parlando in italiano difficilmente avrei aggiunto la "s", ma cosi' per
iscritto non ho resistito.
in italiano dicesi "gli zombi", pl. di "zombo".
Come in italiano si dice viale Ienner
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
Akira Norimaki
2009-10-29 14:59:14 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
in italiano dicesi "gli zombi", pl. di "zombo".
E' io che pensavo che per una volta si stesse facendo un discorso serio.
Post by FatherMcKenzie
Come in italiano si dice viale Ienner
OK, capo.
--
Take care now, bye bye then,

The good news for kaiju fans is that Godzilla: Final Wars is a kick-ass
giant monster flick.
Jim Agnew
Enrico C
2009-10-30 18:17:51 UTC
Permalink
Post by Akira Norimaki
Post by FatherMcKenzie
in italiano dicesi "gli zombi", pl. di "zombo".
E' io che pensavo che per una volta si stesse facendo un discorso serio.
Consoliamoci andando al cinema! :DDD

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FatherMcKenzie
2009-10-30 19:17:54 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Consoliamoci andando al cinema! :DDD
http://www.terminalvideo.com/images/articles/lrg/62/img_183062_lrg.jpg
Infatti, proprio nel pensiero mi leggesti.
--
Pâs gàr ho aitôn lambánei, kaì ho zetôn heurískei, kaì tô kroúonti
anoigésetai
(Euaggélion katà Loûkan 11,10)
ADPUF
2009-10-29 23:32:45 UTC
Permalink
Post by Akira Norimaki
Post by _Q
Il plurale delle parole inglesi, ad esempio file, usate nella
lingua italiana come si declina?
A me e' stato insegnato che si usano al singolare, e mi dava
fastidio vederle usate al plurale. Oggi pero', che ho imparato
un po' di inglese, non ce la faccio a scriverle singolare, mi
sembrano sbagliate.
Dovresti svuicciare tra le due lingue e non micsarle nello
stesso discorso.
--
"I took a speed reading course and read 'War and Peace' in
twenty minutes. It involves Russia."
.. Woody Allen
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