Post by RogerRicordo che mi fu insegnata a scuola dal mio professore
di italiano. il quale la spiegò dicendo che ai tempi degli Àuguri
e degli Arùspici si cercava di indovinare la volontà degli dei
attraverso la lettura di vari eventi e fenomeni, come ad esempio
le viscere degli animali sacrificali o il volo degli uccelli.
Uno dei modi più antichi era quello di lanciare delle pietruzze
in una ciotola e, dalla disposizione che quelle pietre assumevano,
si "interpetrava" il futuro.
Si cercava, cioè, "inter petras", di leggere il volere degli dei.
Nisi verum, bene inventum.
Secondo il DELI, la parola «interpretare» deriva invece dal latino
«interpretari», a sua volta risalente a «interprete(m)» 'mediatore,
sensale', composto da «inter» e «pretium» 'prezzo': significa quindi
«scegliere tra i prezzi», appunto quello che fa il mediatore.
Post by RogerSi tratta quindi effettivamente di un fenomeno di metatesi,
Ma nella direzione opposta a quella da te ipotizzata.
Post by Rogerdel genere, oltre a quelli da te citati,
Quelli da me addotti erano solo metatesi di <r>.
Post by Rogerdi spegnere/spengere,
Questo non è un esempio della metatesi, la quale è invece uno
spostamento di *suoni*, non di *lettere*. Le regole grafiche
sono infatti del tutto convenzionali, e se l'italiano si
scrivesse, mettiamo, secondo le regole spagnole, la predetta
coppia diventerebbe «speñere/spengere» cosicché la tua metatesi
andrebbe in fumo.
Post by Rogerma, secondo me,
la forma corretta dovrebbe proprio essere "interpetrare".
Ammetto che la storia del tuo professore è piú bella della
spiegazione fornita dal DELI. Peccato che i compilatori di
questa opera siano privi di ogni sensibilità poetica.
Ciao, Wolfgang