Discussione:
Comedìa o Comedia
(troppo vecchio per rispondere)
lablablab.com
2007-11-21 10:40:03 UTC
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Se si vuole recuperare la dicitura originale, ci vuole o no l'accento?
O è un segno inserito dai redattori per ragioni metriche?

Ciao, F.
Epimeteo
2007-11-21 17:15:42 UTC
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Post by lablablab.com
Se si vuole recuperare la dicitura originale, ci vuole o no l'accento?
O è un segno inserito dai redattori per ragioni metriche?
Non sono sicuro di capire bene la tua domanda.
Il termine "commedia" o "comèdia" deriva dal latino "comoedia" e, di
conseguenza, ha naturalmente l'accento sulla "e".
Se si dice "comedìa" è perché si sottintende un'origine greca (da "komodìa")
e allora l'accento grafico è necessario per sottolineare la differenza.

Ciao,
Epimeteo
---
"... io sono un istrione,
ma la teatralità
scorre dentro di me,
quattro tavole in croce
e qualche spettatore
chi sono lo vedrai..."
(cit. di commediante)
lablablab.com
2007-11-21 20:52:55 UTC
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Post by Epimeteo
Post by lablablab.com
Se si vuole recuperare la dicitura originale, ci vuole o no l'accento?
O è un segno inserito dai redattori per ragioni metriche?
Non sono sicuro di capire bene la tua domanda.
Così di ponte in ponte, altro parlando
che la mia comedia cantar non cura
venimmo, e tenevamo il colmo quando
restammo per veder l'alta fessura
di Malebolge, e gli altri pianti vani
e vidila mirabilmente oscura.

Qui comedia ha chiaramente l'accento sulla i. Ma questo accento, va
scritto o no? Se io scrivo Comedia, tutti leggeranno Comèdia, o
Comédia, nessuno Comedìa. Ma non so se è la grafia dell'originale, a
occhio e croce direi di no. La metrica non lascia campo ad errori.
Dunque sarebbe un uso che "somiglia meglio" al luogo dove è stato
scavato.

Ecco un bell'esempio di come sia comodo falsificare sempre un po'.
Tutti dicono "Divina Commedia", che comunque è molto lontano
dall'originale e non sembra proprio che ci sia la necessità di andare
a cambiare proprio il nome che il poeta aveva messo alla sua creazine.
Non vi pare bislacco? Tutti a genuflettersi, sì, Dante, sei grande,
sei il massimo, ma alla tua opera permettici almeno di cambiargli il
nome. Anzi, dato che per fortuna ti sei levato dagli zebbedei, noi il
nome adesso te lo cambiamo, ai tuoi cento canti, senza chiederti il
permesso. No, dico. Avrà ben saputo Dante scegliere le parole? Ci
voleva forse l'intervento di Boccaccio? Ma che diamine vuole,
Boccaccio? E poi, che aggettivo! "Divina". Oh ma se non gliel'ha messo
lui Dante, che di divinità se ne intendeva, glielo vuole mettere ser
Giovanni? E chi gliel'ha chiesto? Veri pecoroni sono poi quelli che
adottano tale formula che forza il suo oggetto in una cassa non sua
ogniqualvolta viene pronunciata. Non c'è altra giustificazione che il
"fanno tutti così", ma si potrebbe cominciare a sostenere, nelle sedi
adeguate (qui, alla Crusca, o al Bosco Parrasio) che sarebbe ora di
smetterla. Tanto più che ormai si rischia che qualche occhiuto
leguleio baciapile à la Broadway aggredisca a colpi di raccomandate
con ricevuta di ritorno chiunque osi adoperare la parola boccaccesca
registrata. E' un po' il furto di uno sfregio, ci si respira un clima
da periferia di metropoli.

Vi sarebbe un altro argomento, legato al fatto che in molti punti si
trovano effetti comici e grotteschi. Pare che sia questa la perdita
che segue all'introduzione del "divina", nel senso che alcuni proprio
non se ne accorgono. Ma non so se vi interessa e, per dire la verità,
nemmeno se è giusto.

Ho sentito Cacciari sostenere che Dante diceva Comedìa, ma su quali
basi. Diceva "comedìa quando parlava"? O solo quando poetava? Chissà
come parlava, che voce aveva.

Ma insomma credo che dell'accento, in una elencazione di titoli,
laddove si opti per Comedìa, non si possa fare a meno. L'altra
possibilità è usare il termine Commedia.

Ciao, N.

P.S. Si dice che il Sommo non sapesse il greco.
Sapiens Sapiens
2007-11-21 21:42:16 UTC
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Post by Epimeteo
Post by lablablab.com
Se si vuole recuperare la dicitura originale, ci vuole o
no l'accento?
O è un segno inserito dai redattori per ragioni metriche?
Non sono sicuro di capire bene la tua domanda.
Così di ponte in ponte, altro parlando
che la mia comedia cantar non cura
venimmo, e tenevamo il colmo quando
restammo per veder l'alta fessura
di Malebolge, e gli altri pianti vani
e vidila mirabilmente oscura.

Qui comedia ha chiaramente l'accento sulla i. Ma questo
accento, va
scritto o no? Se io scrivo Comedia, tutti leggeranno
Comèdia, o
Comédia, nessuno Comedìa. Ma non so se è la grafia
dell'originale, a
occhio e croce direi di no. La metrica non lascia campo ad
errori.
Dunque sarebbe un uso che "somiglia meglio" al luogo dove è
stato
scavato.

Ecco un bell'esempio di come sia comodo falsificare sempre
un po'.
Tutti dicono "Divina Commedia", che comunque è molto lontano
dall'originale e non sembra proprio che ci sia la necessità
di andare
a cambiare proprio il nome che il poeta aveva messo alla sua
creazine.
Non vi pare bislacco? Tutti a genuflettersi, sì, Dante, sei
grande,
sei il massimo, ma alla tua opera permettici almeno di
cambiargli il
nome. Anzi, dato che per fortuna ti sei levato dagli
zebbedei, noi il
nome adesso te lo cambiamo, ai tuoi cento canti, senza
chiederti il
permesso. No, dico. Avrà ben saputo Dante scegliere le
parole? Ci
voleva forse l'intervento di Boccaccio? Ma che diamine
vuole,
Boccaccio? E poi, che aggettivo! "Divina". Oh ma se non
gliel'ha messo
lui Dante, che di divinità se ne intendeva, glielo vuole
mettere ser
Giovanni? E chi gliel'ha chiesto? Veri pecoroni sono poi
quelli che
adottano tale formula che forza il suo oggetto in una cassa
non sua
ogniqualvolta viene pronunciata. Non c'è altra
giustificazione che il
"fanno tutti così", ma si potrebbe cominciare a sostenere,
nelle sedi
adeguate (qui, alla Crusca, o al Bosco Parrasio) che sarebbe
ora di
smetterla. Tanto più che ormai si rischia che qualche
occhiuto
leguleio baciapile à la Broadway aggredisca a colpi di
raccomandate
con ricevuta di ritorno chiunque osi adoperare la parola
boccaccesca
registrata. E' un po' il furto di uno sfregio, ci si respira
un clima
da periferia di metropoli.

Vi sarebbe un altro argomento, legato al fatto che in molti
punti si
trovano effetti comici e grotteschi. Pare che sia questa la
perdita
che segue all'introduzione del "divina", nel senso che
alcuni proprio
non se ne accorgono. Ma non so se vi interessa e, per dire
la verità,
nemmeno se è giusto.

Ho sentito Cacciari sostenere che Dante diceva Comedìa, ma
su quali
basi. Diceva "comedìa quando parlava"? O solo quando
poetava? Chissà
come parlava, che voce aveva.

Ma insomma credo che dell'accento, in una elencazione di
titoli,
laddove si opti per Comedìa, non si possa fare a meno.
L'altra
possibilità è usare il termine Commedia.

Ciao, N.

P.S. Si dice che il Sommo non sapesse il greco.



Sono costernato e mi duole confessare che sono completamente
d'accordo con te.
In fondo vedi non è difficile farsi capire da un Sapiens.
Basta che ti sforzi di scrivere in un linguaggio
interspecifico condiviso. ;-)

Sapiens Sapiens
Epimeteo
2007-11-22 06:47:51 UTC
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Post by Epimeteo
Post by lablablab.com
Se si vuole recuperare la dicitura originale, ci vuole o no l'accento?
O è un segno inserito dai redattori per ragioni metriche?
Non sono sicuro di capire bene la tua domanda.
Così di ponte in ponte, altro parlando
che la mia comedia cantar non cura
venimmo, e tenevamo il colmo quando
restammo per veder l'alta fessura
di Malebolge, e gli altri pianti vani
e vidila mirabilmente oscura.
(snip rispettosissimo)
Post by Epimeteo
Ma insomma credo che dell'accento, in una elencazione di titoli,
laddove si opti per Comedìa, non si possa fare a meno. L'altra
possibilità è usare il termine Commedia.
Sì, certo, è anche quello che avevo detto io, ma perché ti arrabbi?
E' Sapiens Sapiens che ti innervosisce?
Post by Epimeteo
P.S. Si dice che il Sommo non sapesse il greco.
Vecchia questione praticamente insolubile, anche perché non è facile
definire che cosa si intenda per "sapere" o "non sapere" una lingua.
Molto (o tutto) dipende dall'uso che se ne deve fare...
Anch'io credo di sapere l'inglese, ma in certe occasioni mi accorgo di non
saperlo affatto...
In ogni caso, se non è chiaro quanto il Sommo conoscesse il greco, pare che
l'insegnasse, insieme al francese di quel tempo ("chi sa fa, chi non sa
insegna...") e i sostenitori di questa tesi si fanno forti di un sonetto
(che ho trovato in rete) in cui il Sommo, rivolgendosi a un certo Bosone
Raffaelli di Gubbio, del cui figlio egli era precettore, loda i progressi
del giovane nell'apprendimento del greco, dicendo tra l'altro
----------
"...ponti sera e mattin contento al desco,
poiché dal car figliuol vedi presente
il frutto che sperasti, e sì repente
s'avaccia nello stil greco e francesco..."
----------

Uhm... chissà chi era 'sto Bosone.
Un astrofisico, forse.

Ciao,
Epimeteo
---
"... I sing ammore,
per dirti 'darling, I love you',
sto 'nguaiato, ti amo very much,
purtroppo però non lo so dir...
Do you capire,
my love, tu dare solo un kiss..."
(cit. ingliana)
lablablab.com
2007-11-22 08:28:14 UTC
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Post by Epimeteo
Post by lablablab.com
Post by lablablab.com
Se si vuole recuperare la dicitura originale, ci vuole o no l'accento?
Ma insomma credo che dell'accento, in una elencazione di titoli,
laddove si opti per Comedìa, non si possa fare a meno. L'altra
possibilità è usare il termine Commedia.
Sì, certo, è anche quello che avevo detto io, ma perché ti arrabbi?
Io sono sempre arrabbiato. Anche voi, solo che non ve ne accogete e
fate finta di non esserlo (ehm, non so in retorica come si chiama
questa giravolta, totò diceva "quello che è tuo è mio e quello che è
mio è mio", insomma capito, argomenti che non hanno senso ma
apparentemente funzionano, corpo di mille ciceroncini).
Post by Epimeteo
E' Sapiens Sapiens che ti innervosisce?
Ma dai. Non mi ha fatto nessun foro profondo, né l'ho combattuto a
Campaldino con "temenza tanta", né devo perdonarlo per avermi fatto
buttare fuori della finestra dopo avergli piantato in fronte il
cetriolone dello stalliere. Qui in Maremma ci si annoia, ehm, a morte.
Però potrebbe fare uno sforzo per far crescere il già altissimo
livello delle discussioni qui dentro, allineandosi alla flotta degli
intrepidi navigatori delle metafore, no?
Post by Epimeteo
Post by lablablab.com
P.S. Si dice che il Sommo non sapesse il greco.
Vecchia questione praticamente insolubile, anche perché non è facile
definire che cosa si intenda per "sapere" o "non sapere" una lingua.
Molto (o tutto) dipende dall'uso che se ne deve fare...
Anch'io credo di sapere l'inglese, ma in certe occasioni mi accorgo di non
saperlo affatto...
In ogni caso, se non è chiaro quanto il Sommo conoscesse il greco, pare che
l'insegnasse, insieme al francese di quel tempo ("chi sa fa, chi non sa
insegna...") e i sostenitori di questa tesi si fanno forti di un sonetto
(che ho trovato in rete) in cui il Sommo, rivolgendosi a un certo Bosone
Raffaelli di Gubbio, del cui figlio egli era precettore, loda i progressi
del giovane nell'apprendimento del greco, dicendo tra l'altro
Mi sa che c'è il pelosissimo zampone dei romantici, anche qui. La
Commedia non ha alcun bisogno di tutti gli scrittori di note che hanno
voluto legare ad essa il proprio nome e non i propri argomenti (perché
non li avevano). Le stupidaggini che vado trovando nelle migliori
edizioni non si contano sulle dita di quattro mani. Anzi, ragazzi, se
siete bravi vi presento l'ultima scoperta, ma dovete prima farmi
sapere che siete seduti ben comodi, altrimenti potete farvi male: è
cosa di tale momento che vi spalancherà le finestre, scompaginerà i
vocabolari, metterà "le désordre à vos dentelles" e vi alleggerirà di
pesi che portate senza alcuna colpa e con i quali la navigazione nel
gran mare dell'essere è inutilmente faticosa.

Orsù Italia, si voli un poco.

F.
Epimeteo
2007-11-22 17:15:41 UTC
Permalink
"lablablab.com" <***@yahoo.com> ha scritto nel messaggio news:9fb57d1f-03e6-46f4-88e7-***@l1g2000hsa.googlegroups.com...
[...]
Post by lablablab.com
Anzi, ragazzi, se
siete bravi vi presento l'ultima scoperta, ma dovete prima farmi
sapere che siete seduti ben comodi, altrimenti potete farvi male: è
cosa di tale momento che vi spalancherà le finestre, scompaginerà i
vocabolari, metterà "le désordre à vos dentelles" e vi alleggerirà di
pesi che portate senza alcuna colpa e con i quali la navigazione nel
gran mare dell'essere è inutilmente faticosa.
Sono curioso di leggere queste sconvolgenti rivelazioni, ma anche
preoccupatissimo: detesto il disordine.
Post by lablablab.com
Orsù Italia, si voli un poco.
Alitalia? Ahi, ahi, ahi...

Ciao,
Epimeteo
---
"... e continuo a volare felice,
più in alto del sole ed ancora più su,
mentre il mondo pian piano
scompare negli occhi tuoi blu..."
(cit. i-carica)
Giovanni Drogo
2007-11-22 08:33:42 UTC
Permalink
a un certo Bosone Raffaelli di Gubbio,
fratello di Fermione Raffaelli ?

PS
A Milano esistono un paio di negozi con l'insegna "Bosoni". Mi viene
voglia di telefonargli verso il primo aprile e chiedergli "ma mezzo etto
di fermioni proprio no ?"
--
----------------------------------------------------------------------
***@mi.iasf.cnr.it is a newsreading account used by more persons to
avoid unwanted spam. Any mail returning to this address will be rejected.
Users can disclose their e-mail address in the article if they wish so.
Epimeteo
2007-11-22 15:33:59 UTC
Permalink
Post by Giovanni Drogo
a un certo Bosone Raffaelli di Gubbio,
fratello di Fermione Raffaelli ?
PS
A Milano esistono un paio di negozi con l'insegna "Bosoni". Mi viene
voglia di telefonargli verso il primo aprile e chiedergli "ma mezzo etto
di fermioni proprio no ?"
Eh eh eh...
Sapevo che ti avrei procurato, come diceva il primo Abatantuono (o era
Boldi?), grandissima libidine!

E dire che l'altro giorno ho scoperto che esistono anche gli "eccitoni" e i
"magnoni": delle "quasiparticelle" dicono...

Ciao,
Epimeteone
---
"... che bello è, quando lo stadio è pieno
e la musica, la musica riempie il cielo,
è una libidine,
è una rivoluzione.
Ciao, mamma, guarda come mi diverto..."
(cit. eccitante)
FatherMcKenzie
2007-11-23 05:38:06 UTC
Permalink
Viveva in Westfalia, nel castello del barone di Thunder-ten-tronckh,
un ragazzo a cui la natura aveva fatto dono di un dolcissimo
Post by Epimeteo
E dire che l'altro giorno ho scoperto che esistono anche gli "eccitoni" e i
"magnoni"
Be', di questi e di quelli sapevamo. I magnoni sono addirittura in
Parlamento, quanto agli eccitoni li vedo in giro intenti a lumare pupe
e sbirciare tette.
--
"Gesù Cristo fu condannato a trentatré anni" (dall'interrogazione di un allievo di II superiore)
Epimeteo
2007-11-23 06:48:48 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Viveva in Westfalia, nel castello del barone di Thunder-ten-tronckh,
un ragazzo a cui la natura aveva fatto dono di un dolcissimo
Post by Epimeteo
E dire che l'altro giorno ho scoperto che esistono anche gli "eccitoni" e
i "magnoni"
Be', di questi e di quelli sapevamo. I magnoni sono addirittura in
Parlamento, quanto agli eccitoni li vedo in giro intenti a lumare pupe
e sbirciare tette.
Sì, certo, Padre.
Ho trovato su Wikipedia le altre "quasiparticelle": c'è anche il "polarone",
il "fonone" e il "plasmone".

Mi benedica.
Epimeteo
---
"... quanto t'ho amata e quanto t'amo non lo sai
e non lo sai perchè non te l'ho detto mai,
anche se resto in silenzio, tu lo capisci da te...
Quanto t'ho amata e quanto t'amo non lo sai,
non l'ho mai detto e non te lo dirò mai..."
(cit. quantistica)
Lilith
2007-11-23 06:50:48 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Ho trovato su Wikipedia le altre "quasiparticelle": c'è anche il "polarone",
il "fonone" e il "plasmone".
Il plasmone dev'essere quelo che si scioglie nel lattone.
http://it.wikipedia.org/wiki/Lattoni
Epimeteo
2007-11-23 18:04:09 UTC
Permalink
Post by Lilith
Post by Epimeteo
Ho trovato su Wikipedia le altre "quasiparticelle": c'è anche il
"polarone", il "fonone" e il "plasmone".
Il plasmone dev'essere quelo che si scioglie nel lattone.
http://it.wikipedia.org/wiki/Lattoni
Giusto!
Come hai fatto a capirlo?

Questa è chimica di avanguardia, ragazzi, ma dobbiamo rimanere con i piedi
per terra e stare chetoni.

Ciao,
Epimeteo
---
"... acqua nascerà,
acqua crescerà,
acqua vieni giù dai monti...
acqua laverà e disseterà
acqua cheta rompi i ponti..."
(cit. cheto-idro-enolica)
ADPUF
2007-11-23 22:00:18 UTC
Permalink
"FatherMcKenzie"
Post by FatherMcKenzie
Post by Epimeteo
E dire che l'altro giorno ho scoperto che esistono anche gli
"eccitoni" e i "magnoni"
Be', di questi e di quelli sapevamo. I magnoni sono
addirittura in Parlamento, quanto agli eccitoni li vedo in
giro intenti a lumare pupe e sbirciare tette.
Sì, certo, Padre.
Ho trovato su Wikipedia le altre "quasiparticelle": c'è anche
il "polarone", il "fonone" e il "plasmone".
E poi c'è il "solitone".
«Nel 1991, sempre nei laboratori Bell, una equipe trasmise dei
solitoni a più di 14.000 Km utilizzando amplificatori di
erbio.»
"... quanto t'ho amata e quanto t'amo non lo sai
e non lo sai perchè non te l'ho detto mai,
anche se resto in silenzio, tu lo capisci da te...
Quanto t'ho amata e quanto t'amo non lo sai,
non l'ho mai detto e non te lo dirò mai..."
(cit. quantistica)
"Ancora una volta HO rimasto solo..."
(cit. solitonica)
--
In a Rome laundry:
"Ladies, leave your clothes here and spend the afternoon having
a good time."
Epimeteo
2007-11-24 06:55:45 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Post by Epimeteo
Ho trovato su Wikipedia le altre "quasiparticelle": c'è anche
il "polarone", il "fonone" e il "plasmone".
E poi c'è il "solitone".
«Nel 1991, sempre nei laboratori Bell, una equipe trasmise dei
solitoni a più di 14.000 Km utilizzando amplificatori di
erbio.»
Lo sanno tutti che il solitone è ghiotto di erbio.
Qualcuno addirittura se lo fuma (da solo, ovviamente) e poi si lancia nello
spazio a grandi distanze.

Ciao,
Epimeteo
---
"... ma un'altra primavera chissà quando verrà,
per questo dalla vita prendo quello che dà,
amare un'altra volta, ecco cosa farò,
m'illuderò che sia erba di casa mia..."
(cit. erbivora)
ADPUF
2007-11-25 23:02:12 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Post by ADPUF
E poi c'è il "solitone".
«Nel 1991, sempre nei laboratori Bell, una equipe trasmise
dei solitoni a più di 14.000 Km utilizzando amplificatori di
erbio.»
Lo sanno tutti che il solitone è ghiotto di erbio.
Qualcuno addirittura se lo fuma (da solo, ovviamente) e poi si
lancia nello spazio a grandi distanze.
E poi c'è il "sarchiapone".
Lo sanno tutti che... (e qui ti voglio)
Post by Epimeteo
"... ma un'altra primavera chissà quando verrà,
per questo dalla vita prendo quello che dà,
amare un'altra volta, ecco cosa farò,
m'illuderò che sia erba di casa mia..."
(cit. erbivora)
"L'erbavoglio non cresce nemmeno nel giardino del re."
(cit. risarcitoria)
--
In a Yugoslav hotel:
"The flattenning of underwear with pleasure is the job of the
chambermaid."
Epimeteo
2007-11-26 06:26:06 UTC
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Post by ADPUF
Post by Epimeteo
Post by ADPUF
E poi c'è il "solitone".
«Nel 1991, sempre nei laboratori Bell, una equipe trasmise
dei solitoni a più di 14.000 Km utilizzando amplificatori di
erbio.»
Lo sanno tutti che il solitone è ghiotto di erbio.
Qualcuno addirittura se lo fuma (da solo, ovviamente) e poi si
lancia nello spazio a grandi distanze.
E poi c'è il "sarchiapone".
Lo sanno tutti che... (e qui ti voglio)
... che Sarchiapone è l'amichetto di Razullo, un personaggio inventato da
Ogone e messo in scena da De Simone (l'impresario, mi pare, era Remigio
Paone).

Alcuni pensano che Sarchiapone fosse l'adrone, ma in realtà era solo un
buffone.

Ciao,
Epimeteo*
(*) personaggio mitico che aveva come zio Iperione ed era a sua volta zio di
Deucalione.
---
"... su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione."
(cit. di un poeta mitico, ma minore)
ADPUF
2007-11-26 23:37:11 UTC
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Post by Epimeteo
Post by ADPUF
E poi c'è il "sarchiapone".
Lo sanno tutti che... (e qui ti voglio)
... che Sarchiapone è l'amichetto di Razullo, un personaggio
inventato da Ogone e messo in scena da De Simone
(l'impresario, mi pare, era Remigio Paone).
Alcuni pensano che Sarchiapone fosse l'adrone, ma in realtà
era solo un buffone.
Ciao,
Epimeteo*
(*) personaggio mitico che aveva come zio Iperione ed era a
sua volta zio di Deucalione.
---
"... su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione."
(cit. di un poeta mitico, ma minore)
Che campIONE!
Quanta erudizIONE!
--
"She often gave herself very good advice
(though she very seldom followed it)."
-- Lewis Carroll
Maurizio Pistone
2007-11-22 13:07:31 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
sì repente
s'avaccia nello stil greco e francesco..."
siamo sicuri che "stil greco" voglia dire lingua greca?
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Epimeteo
2007-11-22 17:14:01 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Epimeteo
sì repente
s'avaccia nello stil greco e francesco..."
siamo sicuri che "stil greco" voglia dire lingua greca?
"L'unica cosa sicura è la morte."
(cit. di mio nonno)

Pensa che non è sicuro che il sonetto in questione sia veramente del
Sommo...
Tuttavia sono convinto che uno studioso come Dante "non poteva non sapere"
un po' di greco, almeno di livello scolastico.
Certo da qui a tradurre i grandi classici ce ne passa...

Ciao,
Epimeteo
---
"L'altro che segue, con le leggi e meco,
sotto buona intenzion che fé mal frutto,
per cedere al pastor si fece greco:
ora conosce come il mal dedutto
dal suo bene operar non li è nocivo,
avvegna che sia 'l mondo indi distrutto."
(Il Sommo, Paradiso, XX, 55)
Maurizio Pistone
2007-11-22 18:03:45 UTC
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Post by Epimeteo
uno studioso come Dante "non poteva non sapere"
un po' di greco, almeno di livello scolastico
se ne sapeva qualcosa, lo sapeva a livello "non scolastico", perché
allora a scuola non si insegnava.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
Epimeteo
2007-11-22 19:04:21 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by Epimeteo
uno studioso come Dante "non poteva non sapere"
un po' di greco, almeno di livello scolastico
se ne sapeva qualcosa, lo sapeva a livello "non scolastico", perché
allora a scuola non si insegnava.
Touché!

Però l'aggettivo "scolastico" ha anche un significato figurato...

Epimeteo
---
"... all'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri,
io restavo a guardarli
cercando il coraggio per imitarli..."
(cit. scholastica)
Maurizio Pistone
2007-11-22 12:05:31 UTC
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Post by lablablab.com
Ma non so se è la grafia dell'originale
non credo che ai tempi di Dante si segnassero gli accenti
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
lablablab.com
2007-11-22 13:54:15 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by lablablab.com
Ma non so se è la grafia dell'originale
non credo che ai tempi di Dante si segnassero gli accenti
Io tampoco. Ma allora la scelta tra Comedìa e Commedia è più o meno
equivalente? Nessuna delle due forme rispecchia l'originale, che forse
era Comedia e si leggeva Comedìa. Propenderei per Comedìa, mi pare
avvicinarsi di più alle intenzioni del Sommo, per quello che sono
riuscito a capirne.

Ciao, N.
Lilith
2007-11-22 14:21:35 UTC
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Post by lablablab.com
Io tampoco. Ma allora la scelta tra Comedìa e Commedia è più o meno
equivalente? Nessuna delle due forme rispecchia l'originale, che forse
era Comedia e si leggeva Comedìa. Propenderei per Comedìa, mi pare
avvicinarsi di più alle intenzioni del Sommo, per quello che sono
riuscito a capirne.
Forse Comedìa si avvicina di più alle intenzioni di Aureliano Buendía.
lablablab.com
2007-11-22 14:29:19 UTC
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Post by Lilith
Post by lablablab.com
Io tampoco. Ma allora la scelta tra Comedìa e Commedia è più o meno
equivalente? Nessuna delle due forme rispecchia l'originale, che forse
era Comedia e si leggeva Comedìa. Propenderei per Comedìa, mi pare
avvicinarsi di più alle intenzioni del Sommo, per quello che sono
riuscito a capirne.
Forse Comedìa si avvicina di più alle intenzioni di Aureliano Buendía.
Approposito, non ho mai capito se posso scrivere la i con l'accento
acuto invece che grave, nella tastiera ho il grave e adopero quello,
Lilith deve avere una tastiera speciale. E poi devo confessare di non
sapere che differenza fa. Forlì, per esempio, se fosse scritta con
l'acuto, come suonerebbe? Come vanno le cose con la i accentata, oh
profondi pozzi della sapienza?

N.
edi'®
2007-11-22 14:55:59 UTC
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Forlì, per esempio, se fosse scritta con l'acuto, come suonerebbe?
Con la i acuta anziché grave...
Quale sarebbe la differenza di suono? Per me nessuna, ma per te che
senti il suono della H nel verbo avere forse una differenza ci sarà ;-)

edi'®

PS
í = alt +161
lablablab.com
2007-11-22 15:58:02 UTC
Permalink
Post by edi'®
Forlì, per esempio, se fosse scritta con l'acuto, come suonerebbe?
Con la i acuta anziché grave...
Quale sarebbe la differenza di suono? Per me nessuna, ma per te che
senti il suono della H nel verbo avere forse una differenza ci sarà ;-)
edi'(R)
PS
í = alt +161
Provo a fare "i acuta" e mi viene OE. Qualche strega deve avermi fatto
uno scherzo...

Fran.
Epimeteo
2007-11-22 17:23:20 UTC
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Post by lablablab.com
Post by edi'®
PS
í = alt +161
Provo a fare "i acuta" e mi viene OE. Qualche strega deve avermi fatto
uno scherzo...
Non so com'è fatta la tua tastiera, ma forse prima devi attivare il
tastierino, cosí ti viene l'accento acuto o, con Alt+140, quello
circonflesso di "principî "...
In ogni caso, dice Edigeo, sulle vocali "a, i, u, o", in fine di parola,
l'accento è sempre grave.
Post by lablablab.com
Fran.T
Franti?
Questo nome non mi è nuovo...

Ciao,
Epimeteo
---
"... e si può restare soli
certe notti qui,
che chi s'accontenta gode
cosí, cosí...
Certe notti sei sveglio
o non sarai sveglio mai..."
(cit. un po' cosí)
Lilith
2007-11-22 15:36:21 UTC
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Post by lablablab.com
Lilith deve avere una tastiera speciale.
Specialissima.¶




FatherMcKenzie
2007-11-23 06:01:31 UTC
Permalink
Viveva in Westfalia, nel castello del barone di Thunder-ten-tronckh,
un ragazzo a cui la natura aveva fatto dono di un dolcissimo
Post by lablablab.com
nella tastiera ho il grave e adopero quello
nella tastiera hai tutto l'ascii esteso, basta conoscere le
combinazioni. Qui spiega tutto
http://www.cesit.unifi.it/online/principi/asciiext.html
--
"Gesù Cristo fu condannato a trentatré anni" (dall'interrogazione di un allievo di II superiore)
Roger
2007-11-23 08:18:49 UTC
Permalink
Post by FatherMcKenzie
Post by lablablab.com
nella tastiera ho il grave e adopero quello
nella tastiera hai tutto l'ascii esteso, basta conoscere le
combinazioni. Qui spiega tutto
http://www.cesit.unifi.it/online/principi/asciiext.html
Ci sono altri simboli ottenibili premendo contemporaneamente Alt + un numero
preceduto dallo zero

Ad esempio:
† = Alt + 0134
– = Alt + 0150
— = Alt + 0151
‰ = Alt + 0137
š = Alt + 0154
Š = Alt + 0138
Ecc.

C'è una tabella che li elenca?
L'ho cercata, ma non l'ho trovata.

Roger
Myszka
2007-11-23 10:05:15 UTC
Permalink
Post by Roger
Ci sono altri simboli ottenibili premendo contemporaneamente Alt + un
numero preceduto dallo zero
† = Alt + 0134
– = Alt + 0150
— = Alt + 0151
‰ = Alt + 0137
š = Alt + 0154
Š = Alt + 0138
Ecc.
C'è una tabella che li elenca?
L'ho cercata, ma non l'ho trovata.
ASCII code table, su google. Naturalmente quei codici non sono gli
stessi cambiando il "font" (ossia il _tipo_) e la codifica con cui stai
scrivendo.
I caratteri corrispondenti ai primi 128 codici sono però comuni.
Post by Roger
Roger
Ciao,
Myszka (a me piace questa "faccina": ¬_¬ Alt170)
--
Il mio indirizzo è il mio soprannome chiocciola fastwebnet punto it

Non ho certezze, al massimo probabilità. (Renato Caccioppoli)
Maurizio Pistone
2007-11-22 12:05:31 UTC
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Post by lablablab.com
P.S. Si dice che il Sommo non sapesse il greco
lo dice lui stesso. Quando incontra Ulisse, Virgilio deve fare da
interprete.
--
Maurizio Pistone strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
http://blog.ilpugnonellocchio.it
lablablab.com
2007-11-22 13:42:36 UTC
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Post by Maurizio Pistone
Post by lablablab.com
P.S. Si dice che il Sommo non sapesse il greco
lo dice lui stesso. Quando incontra Ulisse, Virgilio deve fare da
interprete.
Hm, ma che c'entra? I greci del tempo erano i bizantini, stronzi come
pochi, che se telefonavi manco ti rispondevano. Hai mai telefonato ad
un editore milanese? Ha presente quel saporetto che rimane in bocca
quando uno ha a che fare con quello che a Venezia chiamano, per
l'appunto, "magnamerda"? Non so voi in Piemonte, ma la parola dei
veneziani ea xè precisa, sastu? E' il notissimo e ignoratissimo "fatti
non foste". Gli stronsi spesso si forniscono di buoni argomenti.

N.
Maurizio Pistone
2007-11-22 12:05:31 UTC
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Post by Epimeteo
Il termine "commedia" o "comèdia" deriva dal latino "comoedia" e, di
conseguenza, ha naturalmente l'accento sulla "e".
come philosòphia e monàrchia. Così almeno insegnava il mio professore di
latino al liceo.
--
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