Post by Bruno CampaniniPost by Roger... come mi chiedo perché
mai quel "il fine settimana" che di maschile non ha
né "fine", né "settimana".
Forse perché l'abbiam tradotto da "week-end" il
quale, analogamente che in italiano, di maschile
non ha né "week" né "end"?
"Fine" nel senso di conclusione di qualcosa può essere sia maschile sia
femminile.
Infatti si dice "storia a lieto fine", "salvo buon fine",
ma "fare una brutta fine", "non arrivare alla fine del mese"
Sì, d'accordo, ma lo giustificheresti con ciò?
Cioè si dice "il fine settimana", maschile, perché qui
"fine" è inteso come conclusione eppertanto maschile?
Con tutte queste battute non si capisce più niente di quello che volete
dire: faccio il ripasso per vedere se ho capito...
Tutte queste espressioni al maschile di sostantivi femminili non sono altro
che traduzioni, come avete già detto voi, di tipiche espressioni inglesi.
Ora, a parte il fatto che in inglese i sostantivi in questione non sono né
maschili né femminili, ma neutri, il parlante italiano le pronuncia come un
unico sostantivo maschile, nuovo e diverso dai componenti, rivelando così di
avere in mente l'originale (che, detto tra noi, è spesso scritto come una
sola parola).
Questo vale per "fine settimana" ("week end" o "weekend"), "lieto fine"
("happy end"), "fine corsa", "fine stagione" o altre espressioni codificate
che adesso non mi vengono in mente (nessuno ha ancora tradotto "happy hour",
ma sospetto che anche questa espressione sia considerata maschile).
Aggiungerei anche che mentre in italiano "fine" nel senso di "termine",
"conclusione", è sempre femminile e nel senso di "scopo" sempre maschile, il
corrispondente latino "finis" è quasi sempre maschile in entrambi i sensi
(come pure in quelli di "confine" o "territorio"), dove il "quasi" è
giustificato dal fatto che qualche autore lo usa al femminile nel senso di
"morte, conclusione, cessazione" (Lucrezio, "ecquae sit finis mundi";
Virgilio, "haec finis Priami"; Cicerone, "neque enim umquam finem inveniet
libido").
Mi sembra che nessuno possa dissentire dall'ultima espressione di Cicerone
che postula l'assoluta mancanza di una fine della libidine (ma non si
pronuncia sul suo fine) e a tal proposito, con il poeta, finirò questo
sproloquio con il culturalmente affine e raffinato verso "quella tua
maglietta fina, stretta fino al punto che indovinavo tutto" che oserei
definire "polifinico" se non temessi di essere linciato...
Efineteo