Discussione:
genitore rompiscatole: sociale o socievole?
(troppo vecchio per rispondere)
emerik
2005-11-24 12:25:06 UTC
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Durante l'incontro coi genitori qualche giorno fa ho detto che una
studentessa, che parlotta sempre, mi pare fin troppo "sociale": il giorno
dopo la ragazzina è venuta a darmi dell'ignorante, perchè secondo i suoi
genitori non si può dire sociale, ma socievole.A dire il vero avevo usato
deliberatamente quel termine, non nel senso di persona che facilmente
amicizia, ma nel senso di persona che ama molto (fin troppo) stare in
compagnia e in mezzo ad altri facendo caciara, un "animale sociale", insonna
un sinonimo ironico di "mondano". Secondo voi chi ha ragione, ho toppato io
o sono un po' beceri loro?
Donna Letizia
2005-11-24 13:48:26 UTC
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Post by emerik
Durante l'incontro coi genitori qualche giorno fa ho detto che una
studentessa, che parlotta sempre, mi pare fin troppo "sociale": il giorno
dopo la ragazzina è venuta a darmi dell'ignorante, perchè secondo i suoi
genitori non si può dire sociale, ma socievole. A dire il vero avevo usato
deliberatamente quel termine, non nel senso di persona che facilmente
amicizia,
Come in: " Io amicizio, tu amicizi,..." Interessante.
Post by emerik
ma nel senso di persona che ama molto (fin troppo) stare in
compagnia e in mezzo ad altri facendo caciara, un "animale sociale", insonna
un sinonimo ironico di "mondano".
Sei un insegnante? Per fortuna che hai detto "sociale" . La reazione
dei genitori sarebbe stata molto diversa se tu avessi detto "mondana",
o "animale" sia pure sociale.

Ce l'hai un vocabolario? Oppure guarda qua (non si paga):
http://www.garzantilinguistica.it/interna_ita.html
Post by emerik
Secondo voi chi ha ragione, ho toppato io
o sono un po' beceri loro?
Stai scherzando vero? Non solo le tue parole, ma anche le tue virgole
sono senza controllo.
FB
2005-11-24 14:07:55 UTC
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Post by Donna Letizia
Post by emerik
Durante l'incontro coi genitori qualche giorno fa ho detto che una
studentessa, che parlotta sempre, mi pare fin troppo "sociale": il giorno
dopo la ragazzina è venuta a darmi dell'ignorante, perchè secondo i suoi
genitori non si può dire sociale, ma socievole. A dire il vero avevo usato
deliberatamente quel termine, non nel senso di persona che facilmente
amicizia,
Come in: " Io amicizio, tu amicizi,..." Interessante.
Suvvia, manca "fa".
Post by Donna Letizia
Post by emerik
ma nel senso di persona che ama molto (fin troppo) stare in
compagnia e in mezzo ad altri facendo caciara, un "animale sociale", insonna
un sinonimo ironico di "mondano".
Sei un insegnante? Per fortuna che hai detto "sociale" . La reazione
dei genitori sarebbe stata molto diversa se tu avessi detto "mondana",
o "animale" sia pure sociale.
Potrebbe essere un calco dall'inglese. Io avrei detto "socievole".

[...]


Ciao, FB
--
Emily: "I'm going to Europe and I'm going to have a marvellous time. I'm
going to get up at ten and have two glasses of wine at lunch every single
day."
Richard: "Only prostitutes have two glasses of wine at lunch!"
(Gilmore Girls, 501)
Bruno Campanini
2005-11-24 15:04:31 UTC
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"Donna Letizia" <***@gmail.com> wrote in message news:***@g14g2000cwa.googlegroups.com...

[...]
Sei un insegnante? Per fortuna che hai detto "sociale" . La reazione
dei genitori sarebbe stata molto diversa se tu avessi detto "mondana",
o "animale" sia pure sociale.

Ce l'hai un vocabolario? Oppure guarda qua (non si paga):
http://www.garzantilinguistica.it/interna_ita.html
Post by emerik
Secondo voi chi ha ragione, ho toppato io
o sono un po' beceri loro?
Stai scherzando vero? Non solo le tue parole, ma anche le tue virgole
sono senza controllo.

Mah... di solito i typos ce li perdoniamo.
Diversamente vi includiamo anche gli spazi.
Però, essendo maschilisti, alle Signore non li
facciamo notare.

Parlo per me naturalmente; il plurale è uno
di quelli "maiestatis".

Ciao
Bruno
emerik
2005-11-24 15:22:18 UTC
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Post by Donna Letizia
Come in: " Io amicizio, tu amicizi,..." Interessante.
Manca "FA".
Post by Donna Letizia
Sei un insegnante? Per fortuna che hai detto "sociale" . La reazione
dei genitori sarebbe stata molto diversa se tu avessi detto "mondana",
o "animale" sia pure sociale.
La virgola dopo "mondana" non ci va, è sufficiente la congiunzione
disgiuntiva.
Post by Donna Letizia
http://www.garzantilinguistica.it/interna_ita.html
Questo è un newsgroup di linguistica, se frequenti usenet per sfogare le tue
frustrazioni personali sugli altri, ti consiglio it.discussioni.psicologia:
qui sei off topic.
Post by Donna Letizia
Stai scherzando vero? Non solo le tue parole, ma anche le tue virgole
sono senza controllo.
Invece nel tuo caso è fuori controllo il sistema nervoso, fatti consigliare
qualche ansiolitico dal medico di base: ne hai bisogno.
Donna Letizia
2005-11-24 21:01:57 UTC
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Post by emerik
Post by Donna Letizia
Come in: " Io amicizio, tu amicizi,..." Interessante.
Manca "FA".
Certo, ma perche' to scaldi tanto? Hai chiesto (ed ottenuto) un parere
su qualcosa su cui eri in dubbio. Vuoi solo pareri favorevoli? O credi
che chi insegna debba essere esente da critiche?
Post by emerik
Post by Donna Letizia
Sei un insegnante? Per fortuna che hai detto "sociale" . La reazione
dei genitori sarebbe stata molto diversa se tu avessi detto "mondana",
o "animale" sia pure sociale.
La virgola dopo "mondana" non ci va, è sufficiente la congiunzione
disgiuntiva.
Post by Donna Letizia
http://www.garzantilinguistica.it/interna_ita.html
Questo è un newsgroup di linguistica, se frequenti usenet per sfogare le tue
qui sei off topic.
Post by Donna Letizia
Stai scherzando vero? Non solo le tue parole, ma anche le tue virgole
sono senza controllo.
Invece nel tuo caso è fuori controllo il sistema nervoso, fatti consigliare
qualche ansiolitico dal medico di base: ne hai bisogno.
franco antonelli
2005-11-24 15:45:37 UTC
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Post by Donna Letizia
Come in: " Io amicizio, tu amicizi,..." Interessante.
Donna Mestizia hai... toppato!
eddài! manca un 'fa' evidente; se ami correggere e fare le pulci, bada che
quell'*io* andava attaccato alle virgolette e che dopo *amicizi* t'è
scappata una brutta virgola prima dei puntolini...
Post by Donna Letizia
Sei un insegnante?
domanda lapalissiana, mi pare, ha parlato del comportamento dei suoi
alunni e di quei cari vigliacchi di genitori...e tu, sei un'insegnante
castigante?
Io non insegno, ma ho insegnato e non sopportavo babbi e mamme schierati
in stupida difesa dei figli da loro stessi viziati e mal educati.

Bye,F.


e Per fortuna che hai detto "sociale" . La reazione
Post by Donna Letizia
dei genitori sarebbe stata molto diversa se tu avessi detto "mondana",
o "animale" sia pure sociale.
http://www.garzantilinguistica.it/interna_ita.html
Post by emerik
Secondo voi chi ha ragione, ho toppato io
o sono un po' beceri loro?
Stai scherzando vero? Non solo le tue parole, ma anche le tue virgole
sono senza controllo.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Ciro
2005-11-24 13:59:11 UTC
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Post by emerik
Durante l'incontro coi genitori qualche giorno fa ho detto che una
studentessa, che parlotta sempre, mi pare fin troppo "sociale": il giorno
dopo la ragazzina è venuta a darmi dell'ignorante, perchè secondo i suoi
genitori non si può dire sociale, ma socievole.A dire il vero avevo usato
deliberatamente quel termine, non nel senso di persona che facilmente
amicizia, ma nel senso di persona che ama molto (fin troppo) stare in
compagnia e in mezzo ad altri facendo caciara, un "animale sociale", insonna
un sinonimo ironico di "mondano". Secondo voi chi ha ragione, ho toppato io
o sono un po' beceri loro?
Come per il calcio,in Italia, sembra che tutti sappiamo di scuola. Molti
genitori per primi, poiché sono stati a scuola pure loro, presumono di
sapere quanto o forse più di chi ci lavora. Come molti alunni, neppure loro,
accettano l'autorità nel loro lavoro di tanti insegnanti. Non ho mai sentito
un paziente dire ad un chirurgo come deve operare e come deve fare. Eppure
medici fasulli, come alcuni professori non eccelsi, esistono purtroppo.
E' proprio la figura dell'insegnante nella nostra società e nella scuola di
oggi che sta scadendo sempre più.
A prescindere dal termine da te utilizzato, appropriato o no, il
comportamento dei genitori che non solo hanno parlato alle spalle, ma hanno
anche espresso un giudizio complessivo su un insegnante di loro figlia in
base all'uso di un termine, è a dir poco censurabile. Non parliamo poi del
fatto che abbiano utilizzato la loro figlia come tramite per offendere
l'insegnante.Scommetto che la bimba vada male a scuola e naturalmente è
sempre colpa degli insegnanti poco professionali e della scuola in genere.
Mai una volta che si facessero l'esame di coscienza anche loro.
Con genitori "cani" del genere e con una figlia "vipera" come quella di cui
parli, secondo me, l'uso è più che appropriato soprattuto nel significato
di:

1b agg. TS etol., di animale, che vive permanentemente in gruppi di più
individui, tra i quali esistono rapporti di collaborazione e divisione del
lavoro
(De Mauro)
parola
2005-11-24 18:38:28 UTC
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Post by Ciro
Come per il calcio,in Italia, sembra che tutti sappiamo di scuola.
Molti genitori per primi, poiché sono stati a scuola pure loro,
presumono di sapere quanto o forse più di chi ci lavora. Come molti
alunni, neppure loro, accettano l'autorità nel loro lavoro di tanti
insegnanti. Non ho mai sentito un paziente dire ad un chirurgo come
deve operare e come deve fare. Eppure medici fasulli, come alcuni
professori non eccelsi, esistono purtroppo.
E' proprio la figura dell'insegnante nella nostra società e nella
scuola di oggi che sta scadendo sempre più.
Soprattutto perche' gli insegnanti purtroppo, non autorizzandosi a sentirsi
tali, per l' infantilismo che contraddistingue la generazione, ancora molto
allievi e sotto esame loro stessi, non sopportano il confronto con genitori
generalmente piuttosto diversi da quelli di 30 anni fa.
--
parola mia
176-312-514
Ciro
2005-11-24 21:32:32 UTC
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Post by parola
Post by Ciro
Come per il calcio,in Italia, sembra che tutti sappiamo di scuola.
Molti genitori per primi, poiché sono stati a scuola pure loro,
presumono di sapere quanto o forse più di chi ci lavora. Come molti
alunni, neppure loro, accettano l'autorità nel loro lavoro di tanti
insegnanti. Non ho mai sentito un paziente dire ad un chirurgo come
deve operare e come deve fare. Eppure medici fasulli, come alcuni
professori non eccelsi, esistono purtroppo.
E' proprio la figura dell'insegnante nella nostra società e nella
scuola di oggi che sta scadendo sempre più.
Soprattutto perche' gli insegnanti purtroppo, non autorizzandosi a sentirsi
tali, per l' infantilismo che contraddistingue la generazione, ancora molto
allievi e sotto esame loro stessi, non sopportano il confronto con genitori
Ma quale confronto ci può essere se i genitori fanno un mestiere (i
genitori) e gli insegnanti un altro?Se fossi un docente non mi permetterei
mai di dire ad un genitore che non sa fare il suo mestiere, cioè il
genitore!Ed invece i genitori si debbono sentire autorizzati a fare il
contrario come se fossero tutti professori?
Ripeto: ho l'impressione che oggi tutti si sentano autorizzati a sfogarsi
sulla scuola (che tanti limiti ce l'avrà pure) dei figli, un po' come quando
si fa una lunga fila allo sportello postale nei giorni di scadenze....
Post by parola
generalmente piuttosto diversi da quelli di 30 anni fa.
--
E lo so.Ed infatti il risultato che si vede nei giovani di oggi la dice
lunga.
Post by parola
parola mia
Anche mia. ;-)
Saluti.
FB
2005-11-24 22:02:20 UTC
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On Thu, 24 Nov 2005 22:32:32 +0100, Ciro wrote:

[...]
Post by Ciro
Ma quale confronto ci può essere se i genitori fanno un mestiere (i
genitori) e gli insegnanti un altro?Se fossi un docente non mi permetterei
mai di dire ad un genitore che non sa fare il suo mestiere
Io sì.


[...]
Post by Ciro
Ed invece i genitori si debbono sentire autorizzati a fare il
contrario come se fossero tutti professori?
Perché, è vietato? La situazione attuale, in cui, effettivamente, gli
insegnanti sono spesso presi per cretini, è diretta discendente di quella
in cui i professori erano dei che menavano anche le mani. Certo, criticare
a ragion veduta sarebbe meglio, e c'è già abbastanza da criticare così: c'è
un'ignoranza tra maestri e professori vergognosa.


[...]


Ciao, FB
--
VOGLIO
voce del verbo "volere" (io voglio, tu vuoi ecc.; io volli, tu volesti
ecc.)
RIPETO: VOGLIO
la ragazza dell'Aperol.
parola
2005-11-25 11:33:55 UTC
Permalink
Post by FB
[...]
Post by Ciro
Ma quale confronto ci può essere se i genitori fanno un mestiere (i
genitori) e gli insegnanti un altro?Se fossi un docente non mi
permetterei mai di dire ad un genitore che non sa fare il suo
mestiere
Io sì.
[...]
Post by Ciro
Ed invece i genitori si debbono sentire autorizzati a fare il
contrario come se fossero tutti professori?
Perché, è vietato? La situazione attuale, in cui, effettivamente, gli
insegnanti sono spesso presi per cretini, è diretta discendente di
quella in cui i professori erano dei che menavano anche le mani.
Certo, criticare a ragion veduta sarebbe meglio, e c'è già abbastanza
da criticare così: c'è un'ignoranza tra maestri e professori
vergognosa.
costretta a quotare completamente..e me ne dolgo, arrivando da una famiglia
di insegnanti che hanno amato la sucola ed i bambini in modo completo.
--
vivo sempre nei dintorni di tutto
e in mare aperto...(cit)
Ciro
2005-11-25 18:02:57 UTC
Permalink
Post by FB
[...]
Post by Ciro
Ma quale confronto ci può essere se i genitori fanno un mestiere (i
genitori) e gli insegnanti un altro?Se fossi un docente non mi permetterei
mai di dire ad un genitore che non sa fare il suo mestiere
Io sì.
Bel coraggio. Io non mi permetterei mai. Il docente risponde del
comportamento e della preparazione dei figli (e ha studiato per questo), non
certo dei genitori. Nei casi critici ci pensa la scuola nella qualità del
Dirigente Scolastico, cui il professore, in caso si accorgesse di qualcosa
che non va, deve far riferimento.
Post by FB
[...]
Post by Ciro
Ed invece i genitori si debbono sentire autorizzati a fare il
contrario come se fossero tutti professori?
Perché, è vietato?
Se è a ragion veduta e in casi palesi, ci si può rivolgere al Dirigente
Scolastico, alle autorità scolastiche, al CSA, all'ispettorato scolastico
ecc. A che serve fare piazzate durante i colloqui e a mandare i propri figli
da un insegnante a dirgli che è un ignorante?
E' questa l'educazione che si impartisce ai propri figli?
Io penso di no.
Post by FB
La situazione attuale, in cui, effettivamente, gli
insegnanti sono spesso presi per cretini,è diretta discendente di quella
in cui i professori erano dei che menavano anche le mani.
Non sono d'accordo sul rapporto che instauri fra i due aspetti che, a mio
avviso,
riguardano due situazioni e due epoche differenti. Che si sia passati,
forse, da
un eccesso ad un altro anche secondo me è vero, ma le cause sono altre. Io
desidererei una scuola un po' più autoritaria di quanto lo sia adesso
nell'educazione dei giovani d'oggi (ed i genitori non aiutano proprio, col
loro vizio, spesso, di essere prevenuti). Insegnare non è forse anche
educare?
Post by FB
Certo, criticare
a ragion veduta sarebbe meglio, e c'è già abbastanza da criticare così: c'è
un'ignoranza tra maestri e professori vergognosa.
La generazione di cui parli non è forse quella che entrata nelle strutture
scolastiche dopo l'apertura dei cancelli del '68? Non sono quelli della
stessa generazione dei genitori d'oggi?
C'è talvolta un abisso fra i docenti di questa generazione e quella temprata
dalla scuola di una volta. Qualcosa vorrà pur dire no?
Saluti.
FB
2005-11-25 19:04:50 UTC
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On Fri, 25 Nov 2005 19:02:57 +0100, Ciro wrote:

[...]
Post by Ciro
E' questa l'educazione che si impartisce ai propri figli?
Io penso di no.
Che i professori possono sbagliare? Non c'è niente di male in questo.
Quando alla parola "ignorante", magari i genitori non hanno usato quella
parola, o l'hanno usata con leggerezza, contando anche che la figlia non
sarebbe stata così cretina da riferire l'accaduto candidamente.


[...]
Post by Ciro
Io desidererei una scuola un po' più autoritaria di quanto lo sia adesso
nell'educazione dei giovani d'oggi (ed i genitori non aiutano proprio, col
loro vizio, spesso, di essere prevenuti). Insegnare non è forse anche
educare?
Io desidererei una scuola con tutti i professori preparati---molti non lo
sono---più libera sotto certi aspetti e meno per altri. Si deve cominciare
da lì: non si può pretendere che gli studenti rispettino al 100% questa
scuola, quando ci sono _anche_ insegnanti che non fanno il proprio dovere.
Post by Ciro
Post by FB
Certo, criticare
c'è
Post by FB
un'ignoranza tra maestri e professori vergognosa.
La generazione di cui parli non è forse quella che entrata nelle strutture
scolastiche dopo l'apertura dei cancelli del '68? Non sono quelli della
stessa generazione dei genitori d'oggi?
C'è talvolta un abisso fra i docenti di questa generazione e quella temprata
dalla scuola di una volta. Qualcosa vorrà pur dire no?
Guarda, se non ci fosse stato il '68, credo che non avrei avuto la
possibilità di frequentare l'università, sicché temo tu non possa trovarmi
concorde.


Ciao, FB
--
http://groups.google.it/group/it.hobby.cucina/msg/b636692300238837?hl=it&

(da it.hobby.cucina)
xxxxxxxx
2005-11-25 20:00:26 UTC
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Post by FB
Che i professori possono sbagliare? Non c'è niente di male in questo.
E ci mancherebbe altro!
Post by FB
Quando alla parola "ignorante", magari i genitori non hanno usato quella
parola, o l'hanno usata con leggerezza, contando anche che la figlia non
sarebbe stata così cretina da riferire l'accaduto candidamente.
Ehe, ehe, ehe.
Sarebbe stata o fosse?
Vale a dire genitori del tipo " ogni scarraffone è bello a mamma suia", o
figlia del tipo: "sventalla sugno?"
Ciro
2005-11-25 20:08:58 UTC
Permalink
Post by FB
[...]
Post by Ciro
E' questa l'educazione che si impartisce ai propri figli?
Io penso di no.
Che i professori possono sbagliare? Non c'è niente di male in questo.
Infatti. Ma il problema non è quello. Mi ha mosso la reazione dei genitori
con la bambina. Come pretendono che possa credere nella scuola e nei propri
insegnanti se i genitori sono i primi ad esserne ostili ed increduli?
Post by FB
Quando alla parola "ignorante", magari i genitori non hanno usato quella
parola, o l'hanno usata con leggerezza, contando anche che la figlia non
sarebbe stata così cretina da riferire l'accaduto candidamente.
Questa è un'ipotesi accettabile, ma di solito, quando i figli vanno male a
scuola, si cercano tutte le scuse possibili, tranne che essi siano delle
capre, e la colpa ricade inevitabilmente sulla scuola e sui suoi addetti.
Post by FB
[...]
Post by Ciro
Io desidererei una scuola un po' più autoritaria di quanto lo sia adesso
nell'educazione dei giovani d'oggi (ed i genitori non aiutano proprio, col
loro vizio, spesso, di essere prevenuti). Insegnare non è forse anche
educare?
Io desidererei una scuola con tutti i professori preparati---molti non lo
sono---più libera sotto certi aspetti e meno per altri. Si deve cominciare
da lì: non si può pretendere che gli studenti rispettino al 100% questa
scuola, quando ci sono _anche_ insegnanti che non fanno il proprio dovere.
Gli strumenti ci sarebbero. Epurare dalla classe docente quelli che non
vanno. Ma ciò non toglie credito alla categoria in toto. Quando un medico
sbaglia gravemente viene radiato, ma non ho mai sentito qualcuno sparare a
zero sulla categoria medica.
Quando invece si incontra un professore che sbaglia(ma quello di italiano
avrà diritto a non capirci niente di matematica?E quello di matematica potrà
pure sbagliare un aggettivo?), tutti a stigmatizzare la categoria.
Post by FB
Post by Ciro
Post by FB
Certo, criticare
c'è
Post by FB
un'ignoranza tra maestri e professori vergognosa.
La generazione di cui parli non è forse quella che entrata nelle strutture
scolastiche dopo l'apertura dei cancelli del '68? Non sono quelli della
stessa generazione dei genitori d'oggi?
C'è talvolta un abisso fra i docenti di questa generazione e quella temprata
dalla scuola di una volta. Qualcosa vorrà pur dire no?
Guarda, se non ci fosse stato il '68, credo che non avrei avuto la
possibilità di frequentare l'università, sicché temo tu non possa trovarmi
concorde.
Non parlavo del '68 in generale, ma dell'abuso che se ne fece, soprattutto
in chiave di rivendicazione sociale a discapito della meritocrazia, i cui
effetti, a distanza di anni, sono pressoché evidenti. Non credi che la
generazione di docenti più pedestre sia proprio quella uscita da allora in
poi?
Post by FB
Ciao, FB
Saluti.
parola
2005-11-25 20:15:19 UTC
Permalink
Post by Ciro
Post by FB
[...]
Post by Ciro
E' questa l'educazione che si impartisce ai propri figli?
Io penso di no.
Che i professori possono sbagliare? Non c'è niente di male in questo.
Infatti. Ma il problema non è quello. Mi ha mosso la reazione dei
genitori con la bambina. Come pretendono che possa credere nella
scuola e nei propri insegnanti se i genitori sono i primi ad esserne
ostili ed increduli?
hai ragione, io nno ho riferito a mio figlio del "quercie" riportato dalla
sua insegnante nella comunicazione che mi ha mandato.
So che non avrebbe retto...lo avrebbe riferito subito.
Ma con ragione. *eg*
--
vivo sempre nei dintorni di tutto
e in mare aperto...(cit)
FB
2005-11-25 21:14:17 UTC
Permalink
[...]
Post by Ciro
Post by FB
Io desidererei una scuola con tutti i professori preparati---molti non lo
sono---più libera sotto certi aspetti e meno per altri. Si deve cominciare
da lì: non si può pretendere che gli studenti rispettino al 100% questa
scuola, quando ci sono _anche_ insegnanti che non fanno il proprio dovere.
Gli strumenti ci sarebbero. Epurare dalla classe docente quelli che non
vanno. Ma ciò non toglie credito alla categoria in toto. Quando un medico
sbaglia gravemente viene radiato, ma non ho mai sentito qualcuno sparare a
zero sulla categoria medica.
Quando invece si incontra un professore che sbaglia(ma quello di italiano
avrà diritto a non capirci niente di matematica?E quello di matematica potrà
pure sbagliare un aggettivo?), tutti a stigmatizzare la categoria.
Forse perché non viene radiato... Nella mia scuola, due presidi tentarono
invano di togliersi di torno gente inadatta.


[...]


Ciao, FB
--
no, io Manolo no. Jimmy Choo, Vicini, Casadei e Lerre i miei pezzi forti.
Manolo fa un po' troppo zoccola niuiorchese. mentre io vorrei rimanere
zoccola italiana. Come dire, ecco.
(su it.arti.cinema)
Ciro
2005-11-25 22:13:27 UTC
Permalink
[...]
Post by FB
Post by Ciro
Gli strumenti ci sarebbero. Epurare dalla classe docente quelli che non
vanno. Ma ciò non toglie credito alla categoria in toto. Quando un medico
sbaglia gravemente viene radiato, ma non ho mai sentito qualcuno sparare a
zero sulla categoria medica.
Quando invece si incontra un professore che sbaglia(ma quello di italiano
avrà diritto a non capirci niente di matematica?E quello di matematica potrà
pure sbagliare un aggettivo?), tutti a stigmatizzare la categoria.
Forse perché non viene radiato... Nella mia scuola, due presidi tentarono
invano di togliersi di torno gente inadatta.
Il problema è che se un medico sbaglia, il paziente può anche morire e ciò è
assai visibile. Se un professore insegna male (diseduca) per un biennio o
per un triennio, son cavoli dell'alunno dopo, e questo non è subito
visibile. Radiare un lavoratore poi è sempre affare delicato. Forse il MIUR
ci aveva pensato un po' quando aveva strozzato il reclutamento dopo il 2000,
ma le pressioni sono state tali che ora sono tornate di nuovo le
abilitazioni facili.
Io mi son sempre chiesto se agli esaminandi facciano anche una perizia
psichiatrica. Tutto sommato si trovano con minori ed hanno una grande
responsabilità, oltre al fatto che dovrebbero conoscere adeguatamente la
materia e i metodi per insegnarla.
E'colpa del ministero infine se non manda adeguati ispettori scolastici (che
so esistere ancora) a controllare l'operato quotidiano degli insegnanti e
non solamente quando nascono gli scandali.
La latitanza degli ispettori dagli uffici pubblici è ormai questione datata.
Saluti
parola
2005-11-25 23:07:37 UTC
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Post by FB
[...]
Post by Ciro
Post by FB
Io desidererei una scuola con tutti i professori preparati---molti
non lo sono---più libera sotto certi aspetti e meno per altri. Si
deve cominciare da lì: non si può pretendere che gli studenti
rispettino al 100% questa scuola, quando ci sono _anche_ insegnanti
che non fanno il proprio dovere.
Gli strumenti ci sarebbero. Epurare dalla classe docente quelli che
non vanno. Ma ciò non toglie credito alla categoria in toto. Quando
un medico sbaglia gravemente viene radiato, ma non ho mai sentito
qualcuno sparare a zero sulla categoria medica.
Quando invece si incontra un professore che sbaglia(ma quello di
italiano avrà diritto a non capirci niente di matematica?E quello di
matematica potrà pure sbagliare un aggettivo?), tutti a
stigmatizzare la categoria.
Forse perché non viene radiato... Nella mia scuola, due presidi
tentarono invano di togliersi di torno gente inadatta.
Anche da noi e' successo, insegnante di italiano analfabeta. giuro.
La prossima volta, giusto consiglio, non piu' provveditore, ma giornali e
difensore civico.
--
vivo sempre nei dintorni di tutto
e in mare aperto...(cit)
Henry
2005-11-24 14:16:34 UTC
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Post by emerik
Durante l'incontro coi genitori qualche giorno fa ho detto che una
studentessa, che parlotta sempre, mi pare fin troppo "sociale": il
giorno dopo la ragazzina è venuta a darmi dell'ignorante, perchè
secondo i suoi genitori non si può dire sociale, ma socievole.A dire
il vero avevo usato deliberatamente quel termine, non nel senso di
persona che facilmente amicizia, ma nel senso di persona che ama
molto (fin troppo) stare in compagnia e in mezzo ad altri facendo
caciara, un "animale sociale", insonna un sinonimo ironico di
"mondano". Secondo voi chi ha ragione, ho toppato io o sono un po'
beceri loro?
al di là delle considerazioni su certi "genitori" il termine sociale, da
dizionario de mauro, ha anche questi significati:

1a agg. FO che vive in società, che è portato a vivere naturalmente in
comunità organizzate: l'uomo è un animale s.
1b agg. TS etol., di animale, che vive permanentemente in gruppi di più
individui, tra i quali esistono rapporti di collaborazione e divisione del
lavoro

secondo me la tua affermazione ci può stare nel contesto in cui l'hai
espressa.

Henry
Bruno Campanini
2005-11-24 14:53:35 UTC
Permalink
Post by emerik
Durante l'incontro coi genitori qualche giorno fa ho detto che una
studentessa, che parlotta sempre, mi pare fin troppo "sociale": il giorno
dopo la ragazzina è venuta a darmi dell'ignorante, perchè secondo i suoi
genitori non si può dire sociale, ma socievole.A dire il vero avevo usato
deliberatamente quel termine, non nel senso di persona che facilmente
amicizia, ma nel senso di persona che ama molto (fin troppo) stare in
compagnia e in mezzo ad altri facendo caciara, un "animale sociale",
insonna un sinonimo ironico di "mondano". Secondo voi chi ha ragione, ho
toppato io o sono un po' beceri loro?
Avrei detto socievole ovvero "sociale", ma parlando si fatica
ad evidenziare le virgolette.

Non bisognerebbe mai usare "sociale"; nella sub cultura
degli alfabetizzati TV+stampa+Google "il sociale"
è una conquista sociale e non può essere usato per
altri scopi.
Mai e poi mai con valenza negativa come tu hai fatto.

Ciao
Bruno
Epimeteo
2005-11-24 15:33:06 UTC
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Post by emerik
Durante l'incontro coi genitori qualche giorno fa ho detto che una
studentessa, che parlotta sempre, mi pare fin troppo "sociale": il giorno
dopo la ragazzina è venuta a darmi dell'ignorante, perchè secondo i suoi
genitori non si può dire sociale, ma socievole.A dire il vero avevo usato
deliberatamente quel termine, non nel senso di persona che facilmente
amicizia, ma nel senso di persona che ama molto (fin troppo) stare in
compagnia e in mezzo ad altri facendo caciara, un "animale sociale",
insonna un sinonimo ironico di "mondano". Secondo voi chi ha ragione, ho
toppato io o sono un po' beceri loro?
Se hai detto "sociale" tra virgolette, sono d'accordo con te.
Si tratta di un aggettivo praticamente sinonimo di "socievole", che i
dizionari riportano con il significato di "che fa vita sociale", ma che
curiosamente non riferiscono mai all'uomo: lo riferiscono all'animale, alle
scienze, alla previdenza, all'ordine, allo Stato, alla pensione, alla
legislazione, al capitale, ai libri, ai problemi e alle guerre, alle gite e
ai pranzi, ma all'uomo no.
Probabilmente si considera ovvio e scontato che l'uomo sia sociale
(altrimenti non sarebbe un uomo), ma quando un uomo o una donna in carne ed
ossa amano vivere in compagnia e si trovano a proprio agio con gli altri si
dice che sono "socievoli", non che sono "sociali".
Forse l'unico essere umano che è autorizzato a dirsi "sociale" è
l'assistente (colui che soccorre le persone che si trovano in particolari
condizioni di disagio).

Ecco perché parlando, come dice Bruno, dovevi mettere le virgolette... :-))

Ciao,
Epimeteo
---
"La società de li magnaccioni,
la società de la gioventù,
a noi ce piace
da magnà e beve
e nun ce piace da lavorà..."
(cit. dal Roman Buena Vista Social Club)
emerik
2005-11-24 16:06:58 UTC
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Post by Epimeteo
Se hai detto "sociale" tra virgolette, sono d'accordo con te.
Si tratta di un aggettivo praticamente sinonimo di "socievole", che i
dizionari riportano con il significato di "che fa vita sociale"
"Socievole" è l'aggettivo derivato da "socievolezza", "sociale" è quello
derivato da "socialità". Se per socialità si intende "la tendenza dell'uomo
a vivere in società", una persona sociale è appunto "quella che manifesta la
tendenza a vivere in società, alla convivenza con altri".
Post by Epimeteo
Ecco perché parlando, come dice Bruno, dovevi mettere le virgolette... :-))
Secondo me non va nemmeno virgolettato...
Epimeteo
2005-11-24 16:48:28 UTC
Permalink
Post by emerik
Post by Epimeteo
Se hai detto "sociale" tra virgolette, sono d'accordo con te.
Si tratta di un aggettivo praticamente sinonimo di "socievole", che i
dizionari riportano con il significato di "che fa vita sociale"
"Socievole" è l'aggettivo derivato da "socievolezza", "sociale" è quello
derivato da "socialità".
Secondo il mio Zingarelli è il sostantivo "socievolezza" [1766] a essere
derivato dall'aggettivo "socievole" [sec. XV], così come "socialità" [1686]
è il sostantivo derivato da "sociale" [sec. XIV].
Post by emerik
Se per socialità si intende "la tendenza dell'uomo a vivere in società",
una persona sociale è appunto "quella che manifesta la tendenza a vivere
in società, alla convivenza con altri".
Quello che volevo dire è che anche l'uomo più scontroso di questo mondo non
può non dirsi "sociale".
Post by emerik
Post by Epimeteo
Ecco perché parlando, come dice Bruno, dovevi mettere le virgolette...
Secondo me non va nemmeno virgolettato...
Va bene. Se sei assolutamente convinto, è inutile discuterne.

Ciao,
Epimeteo
---
"I soviet più l'elettricità
non fanno il comunismo,
anche se è un dato di fatto
che a Stalingrado non passano..."
(cit. dai CCCP, "Socialismo e barbarie")
GraZia
2005-11-24 16:58:07 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Quello che volevo dire è che anche l'uomo più scontroso di questo mondo non
può non dirsi "sociale".
Infatti sono due concetti diversi. Si può essere sociali senza essere
socievoli e si può essere socievoli senza essere sociali.

GraZia
Dario de Judicibus
2005-11-24 17:58:50 UTC
Permalink
Post by GraZia
Infatti sono due concetti diversi. Si può essere sociali senza essere
socievoli e si può essere socievoli senza essere sociali.
GraZia
Potresti elaborare il concetto? Essere sociali vuol dire essere capaci di
stabilire relazioni con altri individui di uno specifico gruppo. In genere
questo riesce poco alle persone poco socievoli, tanto meno a quelle
scontrose. D'altra parte se si è socievoli si finisce per creare comunque
una rete di relazioni sociali. I termini si riferiscono a concetti diversi,
ovviamente, ma non li vedrei poi così indipendenti. Non trovi?

DdJ
repo
2005-11-25 10:39:29 UTC
Permalink
Post by Dario de Judicibus
Post by GraZia
Infatti sono due concetti diversi. Si può essere sociali senza essere
socievoli e si può essere socievoli senza essere sociali.
Potresti elaborare il concetto? Essere sociali vuol dire essere capaci di
stabilire relazioni con altri individui di uno specifico gruppo.
Un ladro può esistere e svolgere il suo lavoro solo in un contesto sociale,
altrimenti non avrebbe nessuno a cui rubare, ma non mi azzarderei a
definirlo socievole. :-))

Repo
Dario de Judicibus
2005-11-28 12:22:37 UTC
Permalink
Post by repo
Un ladro può esistere e svolgere il suo lavoro solo in un contesto
sociale, altrimenti non avrebbe nessuno a cui rubare, ma non mi
azzarderei a definirlo socievole. :-))
Repo
Strano. In genere un ladro, o comunque un criminale, viene in effetti
definito ASOCIALE, mentre nulla impedisce che possa essere una persona
SOCIEVOLE e persino amabile.

DdJ

Tex29
2005-11-24 17:03:03 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Quello che volevo dire è che anche l'uomo più scontroso di questo mondo non
può non dirsi "sociale".
Mi sembra che lo disse qualcun altro, prima di te, e il suo pensiero ebbe un
discreto successo.
--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup
Epimeteo
2005-11-24 18:03:07 UTC
Permalink
Post by Tex29
Post by Epimeteo
Quello che volevo dire è che anche l'uomo più scontroso di questo mondo
non può non dirsi "sociale".
Mi sembra che lo disse qualcun altro, prima di te, e il suo pensiero ebbe
un discreto successo.
Qualcun altro?
Ah, sì, quel filosofo napoletano-abruzzese che aveva scritto "Perché non
possiamo non dirci socialisti"...
O no?

Ciao,
Epimeteo
---
"...quando ti serve un cerino e non ce l'hai,
l'amore non ha senso,
la vita non ha senso...
potrebbe transitare
la diva più ammirata,
tu non la degneresti manco di un'occhiata..."
(cit. filosofica)
Tex29
2005-11-24 23:38:45 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Ah, sì, quel filosofo napoletano-abruzzese che aveva scritto "Perché non
possiamo non dirci socialisti"...
E' uscito il sequel:
http://www.tealibri.it/scheda.asp?idlibro=3636
Post by Epimeteo
"...quando ti serve un cerino e non ce l'hai,
l'amore non ha senso,
la vita non ha senso...
potrebbe transitare
la diva più ammirata,
tu non la degneresti manco di un'occhiata..."
(cit. filosofica)
E perché mai?
Non mi parrebbe urbano chiederle da accendere fissando il marciapiede.
--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup
Frank Rusq Allah
2005-11-25 00:24:51 UTC
Permalink
"Epimeteo" ha scritto
Post by Epimeteo
Qualcun altro?
Ah, sì, quel filosofo napoletano-abruzzese che aveva scritto "Perché non
possiamo non dirci socialisti"...
O no?
Gulp!
(cit. bonardiana)
--
Ciao
Frank
franco antonelli
2005-11-24 18:04:12 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Post by emerik
Post by Epimeteo
Se hai detto "sociale" tra virgolette, sono d'accordo con te.
Si tratta di un aggettivo praticamente sinonimo di "socievole", che i
dizionari riportano con il significato di "che fa vita sociale"
"Socievole" è l'aggettivo derivato da "socievolezza", "sociale" è quello
derivato da "socialità".
Questo dubbio era venuto anche a me.
Secondo il mio Zingarelli è il sostantivo "socievolezza" [1766] a essere
Post by Epimeteo
derivato dall'aggettivo "socievole" [sec. XV], così come "socialità" [1686]
è il sostantivo derivato da "sociale" [sec. XIV].
Post by emerik
Se per socialità si intende "la tendenza dell'uomo a vivere in società",
una persona sociale è appunto "quella che manifesta la tendenza a vivere
in società, alla convivenza con altri".
Quello che volevo dire è che anche l'uomo più scontroso di questo mondo non
può non dirsi "sociale".
Post by emerik
Post by Epimeteo
Ecco perché parlando, come dice Bruno, dovevi mettere le virgolette...
Secondo me non va nemmeno virgolettato...
Va bene. Se sei assolutamente convinto
ma, secondo te, Emerik è senz'altro masculo? da cosa lo deduci?,


è inutile discuterne.
Post by Epimeteo
Ciao,
Epimeteo
---
"I soviet più l'elettricità
non fan
no il comunismo,
Post by Epimeteo
anche se è un dato di fatto
che a Stalingrado non passano..."
(cit. dai CCCP,
Al bar, in una partita calcifera Italia-Russia, ricordo che un amico
domandò se sapessimo cosa volesse dire 'CCCP'
A risposta negativa rispose *Col Cazzo Che Perdiamo*

Ciao,
Franco antiC

"Socialismo e barbarie")
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Epimeteo
2005-11-24 18:36:25 UTC
Permalink
Post by franco antonelli
Post by Epimeteo
Va bene. Se sei assolutamente convinto
ma, secondo te, Emerik è senz'altro masculo? da cosa lo deduci?,
Dal fatto che non protesta per i miei aggettivi al maschile...
Post by franco antonelli
Al bar, in una partita calcifera Italia-Russia, ricordo che un amico
domandò se sapessimo cosa volesse dire 'CCCP'
A risposta negativa rispose *Col Cazzo Che Perdiamo*
Ciao,
Franco antiC
Anti-Col o anti-Che?

Ciao,
Epimeteo
---
"Solo stranieri in campo?
Per me sono sono tutti calciatori dell'Inter e i calciatori sono tutti
uguali. E se poi tiriamo fuori queste cose, smettiamola di fare i moralisti,
di girare spot contro il razzismo e di dire che siamo tutti uguali".
(cit. manciniana)
emerik
2005-11-24 18:18:04 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Va bene. Se sei assolutamente convinto, è inutile discuterne.
Mica volevo offenderti, ci mancherebbe... è solo che istintivamente ho la
sensazione che socievole e sociale siano proprio due concetti diversi... non
intendevo dire che la fanciulla faceva troppo facilmente amicizia
(socievole), ma che mi dava l'impressione che si trovasse persin troppo a
suo agio nelle situazioni di baraonda che spesso, durante le ultime ore di
lezione, si creano... era un modo gentile per darle della "casinista", della
persona che nel caos e nel chiacchiericcio sta da dio...
magica
2005-11-24 23:54:10 UTC
Permalink
Post by emerik
Durante l'incontro coi genitori qualche giorno fa ho detto che una
studentessa, che parlotta sempre, mi pare fin troppo "sociale": il giorno
dopo la ragazzina è venuta a darmi dell'ignorante, perchè secondo i suoi
genitori non si può dire sociale, ma socievole.
Beh, visto che la logorroica studentessa socializza (anche troppo) e
che il verbo socializzare è costruito su sociale, mi sembra che
l'aggettivo che hai usato sia appropriato.

Che poi realmente siano stati i genitori della permalosa a dirle
quello che ti ha riferito, chissà se è vero.

Ciao.

Gian Carlo
Colette
2005-11-25 04:13:47 UTC
Permalink
Rispondo a emerik, che ha scritto su
Post by emerik
Durante l'incontro coi genitori qualche giorno fa ho detto che una
studentessa, che parlotta sempre, mi pare fin troppo "sociale": il giorno
dopo la ragazzina è venuta a darmi dell'ignorante, perchè secondo i suoi
genitori non si può dire sociale, ma socievole.A dire il vero avevo usato
deliberatamente quel termine, non nel senso di persona che facilmente
amicizia, ma nel senso di persona che ama molto (fin troppo) stare in
compagnia e in mezzo ad altri facendo caciara, un "animale sociale", insonna
un sinonimo ironico di "mondano". Secondo voi chi ha ragione, ho toppato io
o sono un po' beceri loro?
Per sociale/socievole non so. Ma per questo genere di genitori
avresti avuto torto in ogni caso, anche se avessi detto che la
ragazzina parlava troppo invece di lavorare senza "mettre des
gants" come hai fatto... E se avessi detto "socievole" avrebbero
trovato qualcos'altro!
Ciao, coraggio!
--
Colette
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