Davide Pioggia
2008-05-20 04:07:26 UTC
Consideriamo la seguente frase:
"Il lago viene a restringersi".
Chiunque è in grado di riconoscere (anche se non si sa come)
che il soggetto è "il lago".
Togliamo ora "il lago", e al suo posto mettiamo 'sta roba qua:
"Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene
non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere
e del rientrare di quelli".
Ora, se "il lago" era il soggetto, 'sta roba qua è ancora il soggetto, a
prescindere dal fatto che ora al posto di un articolo seguito da un
sostantivo ci sia una espressione complicatissima, sennò non staremmo
facendo una cosa che si chiama "analisi sintattica".
Tant'è che questa cosa vale anche per delle intere proposizioni: una
proposizione che può stare al posto di un soggetto si chiama infatti
"proposizione soggettiva".
Prendiamo ora l'articolo di Wikipedia in cui si definisce l'"attributo":
http://it.wikipedia.org/wiki/Attributo_(linguistica)
Secondo quel che si dice qui, l'attributo è un termine che appartiene
alla analisi sintattica (e infatti nella analisi morfologica si parla
eventualmente di "aggettivo") e denota "neri" in "i capelli neri" o "alta"
in "la ragazza alta", eccetera.
Ma proviamo a formare delle frasi con queste espressioni, come questa:
"I capelli neri sono raccolti in una treccia".
Ebbene, al posto de "i capelli neri" avremmo potuto mettere semplicemente
"i capelli", e questo sarebbe stato il soggetto della frase, per cui
dobbiamo dire che anche "i capelli neri" è il soggetto della frase.
Se poi vogliamo andare ad analizzare la struttura di quel soggetto, troviamo
che esso è costituito da ciò che morfologicamente definiremmo un articolo,
un sostantivo e un aggettivo.
A questo punto siamo giunti ai costituenti elementari,
e non c'è più altro da dire.
Ma che ne è stato dell'"attributo"? Esso non è salto fuori né durante
l'analisi sintattica, né quando siamo passati all'analisi morfologica.
Non sarà solo un artificio per poter parlare dell'"aggettivo" nell'ambito
dell'analisi sintattica?
"Il lago viene a restringersi".
Chiunque è in grado di riconoscere (anche se non si sa come)
che il soggetto è "il lago".
Togliamo ora "il lago", e al suo posto mettiamo 'sta roba qua:
"Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene
non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere
e del rientrare di quelli".
Ora, se "il lago" era il soggetto, 'sta roba qua è ancora il soggetto, a
prescindere dal fatto che ora al posto di un articolo seguito da un
sostantivo ci sia una espressione complicatissima, sennò non staremmo
facendo una cosa che si chiama "analisi sintattica".
Tant'è che questa cosa vale anche per delle intere proposizioni: una
proposizione che può stare al posto di un soggetto si chiama infatti
"proposizione soggettiva".
Prendiamo ora l'articolo di Wikipedia in cui si definisce l'"attributo":
http://it.wikipedia.org/wiki/Attributo_(linguistica)
Secondo quel che si dice qui, l'attributo è un termine che appartiene
alla analisi sintattica (e infatti nella analisi morfologica si parla
eventualmente di "aggettivo") e denota "neri" in "i capelli neri" o "alta"
in "la ragazza alta", eccetera.
Ma proviamo a formare delle frasi con queste espressioni, come questa:
"I capelli neri sono raccolti in una treccia".
Ebbene, al posto de "i capelli neri" avremmo potuto mettere semplicemente
"i capelli", e questo sarebbe stato il soggetto della frase, per cui
dobbiamo dire che anche "i capelli neri" è il soggetto della frase.
Se poi vogliamo andare ad analizzare la struttura di quel soggetto, troviamo
che esso è costituito da ciò che morfologicamente definiremmo un articolo,
un sostantivo e un aggettivo.
A questo punto siamo giunti ai costituenti elementari,
e non c'è più altro da dire.
Ma che ne è stato dell'"attributo"? Esso non è salto fuori né durante
l'analisi sintattica, né quando siamo passati all'analisi morfologica.
Non sarà solo un artificio per poter parlare dell'"aggettivo" nell'ambito
dell'analisi sintattica?
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Saluti.
D.
Saluti.
D.