Discussione:
[OT] Gerry Scotti - la cultura oggi
(troppo vecchio per rispondere)
gerry
2006-03-05 14:24:54 UTC
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Signori, e' risaputo che l'Italia e' un paese in declino. Ma quanto ho
avuto modo di vedere ieri in tv merita di essere divulgato a futura
memoria. Il mondo merita di conoscere quale e' il livello al quale il
Paese e' ridotto.

Dunque, i fatti. Trasmissione "Chi vuole essere milionario", conduce Gerry
Scotti. Il concorrente e' un ragazzotto belloccio e dall'aria sveglia. Ma
l'apparenza inganna, come vedremo tra breve... Qualcuno sta guardando la
trasmissione gia' da un po', e mi informa che il ragazzotto sarebbe
addirittura un laureando, facolta' DAMS. Ma atteniamoci ai fatti: siamo
alla domanda per raddoppiare il gruzzolo da 1.000 a 2.000 euro.

"In una classe, 18 studenti su 50 studiano religione. Quanti sono in
percentuale?". Risposte possibili: 18%, 36%, 42%, 48%.

Il ragazzotto sorride, Gerry Scotti pure. Il ragazzotto si schernisce, "la
matematica non e' il mio forte", "sono un esperto di storia dell'arte"...
Comincia a cincischiare qualche ragionamento. "48% e' troppo alto,
significa la meta'"... "18% mi sembra troppo basso"... "non so"...
"direi"... "sono indeciso"... Alla fine compie la sua scelta: 42%. Gerry
Scotti ha uno sguardo allibito; la sua faccia e' indefinibile, non
provero' nemmeno a descriverla. "Sei sicuro?", ha la forza di dire al
ragazzotto, ma non ha il cuore di proseguire col suo celebre "la
accendiamo?". Il pubblico rumoreggia platealmente. Il ragazzotto capisce
che qualcosa non va, e gioca uno dei suoi preziosi jolly per chiedere
l'aiuto del pubblico stesso.

Un breve intermezzo. Finora ho definito lo studente come un ragazzotto, ma
altre definizioni sono plausibili. Imbecille, deficiente, cerebroleso,
idiota, coglione, ignorante, cretino sono un piccolo elenco
esemplificativo ma per nulla esaustivo. Ognuno avra' a questo punto in
mente la propria definizione, ne sono certo. Per conto mio lo definirei un
poveretto, ma e' giusto che altre possibilita' vengano enumerate ad uso
dei posteri che dovessero cercare traccia di un pezzo di storia del
costume del nostro Paese in questa mia breve esposizione.

Ma torniamo ai fatti, all'epilogo. L'aiuto del pubblico in studio salva il
ragazzotto. L'83% gli suggerisce la risposta esatta. Non siate cosi'
cattivi con il restante 17% che gli suggerisce una risposta sbagliata:
forse anch'io avrei fatto lo stesso. In tutti i casi, il ragazzotto si
convince. La cultura ha trionfato!

E per chiudere, il poscritto. Poche ore piu' tardi, trasmissione "La
corrida", piu' nota come "Dilettanti allo sbaraglio". Conduce ancora Gerry
Scotti. Un simpatico pubblico costituisce la giuria popolare per i
dilettanti che si esibiscono. Prima dell'inizio, si recita un giuramento
di imparzialita', redatto di volta in volta dagli autori. Il modello e' in
questo caso l'immortale Iliade di Omero. Una signora dal pubblico e'
chiamata a leggere le poche righe. Ecco l'esordio: "Cantàmi o divina..."
Proprio cosi', "cantàmi". Proprio cosi', "divina". ...Vorrei far giungere
tutta la mia solidarieta' al povero Gerry Scotti, a Napoli si dice "che
s'ha 'dda fa' pe 'ccampa'..."!
--
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Drengot
2006-03-05 14:36:37 UTC
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Post by gerry
Il ragazzotto sorride, Gerry Scotti pure. Il ragazzotto si schernisce, "la
matematica non e' il mio forte", "sono un esperto di storia dell'arte"...
Forse volevi dire "il ragazzotto si schermisce" con la "m", nel senso di
discolparsi, escludere o declinare una responsabilità, e per così dire
"mettere le mani avanti". "Si schernisce" con la "n", lascerebbe invece
intendere che il ragazzo si stesse prendendo in giro da solo...

Drengot
gerry
2006-03-05 15:04:04 UTC
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Post by Drengot
Forse volevi dire "il ragazzotto si schermisce" con la "m", nel senso di
discolparsi, escludere o declinare una responsabilità, e per così dire
"mettere le mani avanti". "Si schernisce" con la "n", lascerebbe invece
intendere che il ragazzo si stesse prendendo in giro da solo...
Intendevo proprio "schernisce", pero' la precisazione e' interessante...
E' il contesto di ampi sorrisi e il suo "sono esperto di storia dell'arte"
che mi fa sperare che fosse proprio uno schernirsi.

Comunque tenderei a negare l'utilizzo di schermirsi nel significato che tu
indichi. Useresti mai il verbo schermirsi per indicare un assassino che
tenta di discolparsi?
--
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Drengot
2006-03-05 17:55:43 UTC
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Post by gerry
Intendevo proprio "schernisce", pero' la precisazione e' interessante...
E' il contesto di ampi sorrisi e il suo "sono esperto di storia dell'arte"
che mi fa sperare che fosse proprio uno schernirsi.
Questa interpretazione mi sembra abbastanza ardita: se, come hai giustamente
fatto notare, il "ragazzotto" del quiz ha dimostrato un quoziente di
intelligenza e un livello di preparazione culturale quasi pari allo zero,
dubito fortemente che possedesse una tale sensibilità e profondità
psicologica da poter fare dell'autoironia. Inoltre, se pure, per assurdo, il
giovane fosse stato capace di autoironia, va tenuto presente che il verbo
"schernire" implica qualcosa di molto più pesante dell'ironia, e cioè un
prendere in giro e un irridere in modo tipicamente offensivo. Perciò
"schernirsi" risulta di per sé un verbo grammaticalmente corretto, ma
logicamente impossibile, perché esprimerebbe una situazione di estrema
inverosimiglianza, di fatto una contraddizione in termini. Se, infatti, è
possibile che le persone più intelligenti siano capaci di autoironia, quale
individuo, che sia completamente sano di mente, arriverebbe al punto da
irridersi e sbeffeggiarsi gravemente da solo? Per questo sono convinto che
tu intendessi proprio "schermirsi" e non "schernirsi", dato che
"schermirsi", come abbiamo appena visto, combacia perfettamente con il
contesto logico della frase, a differenza di "schernirsi", che invece la
farebbe diventare una frase paradossale.
Post by gerry
Comunque tenderei a negare l'utilizzo di schermirsi nel significato che tu
indichi. Useresti mai il verbo schermirsi per indicare un assassino che
tenta di discolparsi?
Se leggi bene ho scritto: "discolparsi, escludere o declinare una
responsabilità, e per così dire "mettere le mani avanti", per cui mi sembra
di aver esposto abbastanza ampiamente le accezioni del verbo "schermirsi".
Il termine deriva dal longobardo "skirmjan" = "proteggere", quindi
letteralmente significa, "ripararsi da qualcosa". Da questa stessa radice
deriva il termine "schermo", nel significato originario di "riparo",
"protezione".

Quindi chi si "schermisce", si ripara letteralmente da una responsabilità o
da un qualsiasi coinvogimento con un determinato fatto o concetto. Perciò,
in senso traslato, anche chi è accusato di un omicidio si può benissimo
"schermire", affermando la sua innocenza e/o indicando un alibi.

Drengot
Maurizio Pistone
2006-03-05 14:46:19 UTC
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Post by gerry
Trasmissione "Chi vuole essere milionario", conduce Gerry
Scotti
trasmissioni di questo genere non devono presentare concorrenti più
intelligenti del pubblico che le guarda, mi sembra ovvio
--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Davide Pioggia
2006-03-05 15:07:49 UTC
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Post by gerry
Signori, e' risaputo che l'Italia e' un paese in declino.
Forse è un problema un po' più ampio (e complesso):

"A scuola d'Occidente"
di Massimo Gramellini
da _La Stampa_ del 3 marzo 2006

Ci scrive un'insegnante:

«Questo è il dialogo che ho avuto con uno dei miei studenti (15 anni,
seconda liceo scientifico) durante una lezione privata. So che sembra ai
confini della realtà, ma ho bisogno di condividerlo.
Studente: "Devo fare il tema sulla tolleranza religiosa".
Io: "Adesso o in passato? In Italia o nel mondo?".
Studente: "Non so, boh... può essere che la prof ha detto qualcosa tipo
delle vignette?".
Io: "Ah, allora devi fare un tema di attualità sul caso delle vignette!".
Studente: "Che vignette?".
Io: "Quelle satiriche... sai... la polemica".
Studente: "Ma io non ho mica capito a cosa si riferiva la prof, difatti".
Inizio a parlargli dell'argomento e uso banalmente i termini "Occidente" e
"Oriente".
Lo studente mi blocca: "Scusa?".
Io: "Dimmi".
Studente: "Ma noi siamo Oriente o Occidente?"».

Sarebbe bello poter scorgere dietro questo interrogativo a
suo modo drammatico l'eco sottile di una polemica. Purtroppo l'unico suono
che rimbomba è quello dell'ignoranza più crassa. Il frutto di una vita che
non incrocia mai un telegiornale o un giornale, ma neppure un genitore o un
amico che ne facciano saltuariamente uso. E' evidente che non tutti i
quindicenni sono conciati così. Ma è altrettanto probabile che chi non lo è
debba la sua evoluzione a un ambiente familiare in cui sopravvive qualche
esercizio ginnico del cervello. Quando però non è più la scuola a
determinare il livello di formazione dei ragazzi, riequilibrando almeno in
parte gli svantaggi di partenza, a cosa serve ancora la democrazia?
E se non serve più a niente, siamo ancora Occidente?
--
Saluti.
D.
gerry
2006-03-05 16:24:06 UTC
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Post by Davide Pioggia
«Questo è il dialogo che ho avuto con uno dei miei studenti (15 anni,
seconda liceo scientifico) durante una lezione privata.
[cut]
Post by Davide Pioggia
Studente: "Ma noi siamo Oriente o Occidente?"».
Scusa, una domanda senza malizia. La pongo anzi in termini matematici. Qui
abbiamo uno studente di II liceo scientifico che non sa se noi siamo
Oriente o Occidente. Assegniamo a questa un "coefficiente di ignoranza"
arbitrario, diciamo X. Li' avevamo un laureando del DAMS che non sa a che
percentuale corrisponde 18 su 50. Quanto ritieni che sia il "coefficiente
di ignoranza" sulla stessa scala? 1/10 di X? 1/100 di X? 10 X? 100 X?
Esempi di ignoranza ne vediamo a bizzeffe tutti i giorni, ma questo del
ragazzotto del DAMS...
--
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Enzo Franchini
2006-03-05 19:33:42 UTC
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"Davide Pioggia"
...(cut)....
Post by Davide Pioggia
Studente: "Ma noi siamo Oriente o Occidente?"».
Sarebbe bello poter scorgere dietro questo interrogativo a
suo modo drammatico l'eco sottile di una polemica. Purtroppo l'unico suono
che rimbomba è quello dell'ignoranza più crassa. Il frutto di una vita che
non incrocia mai un telegiornale o un giornale, ma neppure un genitore o un
amico che ne facciano saltuariamente uso.
E' evidente che non tutti i quindicenni sono conciati così.
Ma è altrettanto probabile che chi non lo è
debba la sua evoluzione a un ambiente familiare in cui sopravvive qualche
esercizio ginnico del cervello.
Quando però non è più la scuola a
determinare il livello di formazione dei ragazzi, riequilibrando almeno in
parte gli svantaggi di partenza, a cosa serve ancora la democrazia?
E se non serve più a niente, siamo ancora Occidente?
Formidabile! Nessuna critica anche verso buona parte del corpo insegnante
della nostra Scuola?
Per deduzione, allora, in epoca di analfabetismo vero, sarebbero dovuti
rimanere tutti semianalfabeti.

Enzo Franchini
Maurizio Pistone
2006-03-05 20:17:20 UTC
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Post by Enzo Franchini
Nessuna critica anche verso buona parte del corpo insegnante
della nostra Scuola?
nessuna
--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Enzo Franchini
2006-03-06 11:07:52 UTC
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"Maurizio Pistone"
Post by Maurizio Pistone
Post by Enzo Franchini
Formidabile! Nessuna critica anche verso buona parte del corpo insegnante
della nostra Scuola?
nessuna
Risposta triste e trista; tutto un programma d'intenti.

Enzo Franchini
Enrico C
2006-03-05 22:11:50 UTC
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On Sun, 5 Mar 2006 20:33:42 +0100, Enzo Franchini wrote in
Post by Enzo Franchini
Formidabile! Nessuna critica anche verso buona parte del corpo insegnante
della nostra Scuola?
Cerchi rogne? In questo ng ci sono molti insegnanti. ;))
Enzo Franchini
2006-03-06 11:11:04 UTC
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"Enrico C"
Post by Enrico C
Post by Enzo Franchini
Formidabile! Nessuna critica anche verso buona parte del corpo insegnante
della nostra Scuola?
Cerchi rogne? In questo ng ci sono molti insegnanti. ;))
Assolutamente no. Speravo solo di trovare anche un po' d'autocritica.
Il figuro di cui in oggetto fa parte certamente del 97% di promossi ogni
anno alla classe superiore.
97%......

Solo un dato oggettivo, nessuno spirito polemico.

Enzo Franchini
Maurizio Pistone
2006-03-06 12:08:52 UTC
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Post by Enzo Franchini
97%......
si chiama "successo formativo". È un obiettivo in cima alle mire dei
riformatori epocali d'ogni tinta.
--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
Lem Novantotto
2006-03-06 13:42:53 UTC
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Post by Maurizio Pistone
si chiama "successo formativo". È un obiettivo in cima alle mire dei
riformatori epocali d'ogni tinta.
Sì, se però non s'abbina all'ignoranza più totale dei (non) formati. Nella
fattispecie, io lo chiamerei piuttosto "non fare il proprio dovere", o
magari "rubare il sia pur magro stipendio". Eccettuate le eccezioni, of
course.
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
__________________________________
Combatti l'AIDS col tuo computer: http://fightaidsathome.scripps.edu/
magica
2006-03-07 22:29:10 UTC
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Post by Lem Novantotto
Post by Maurizio Pistone
si chiama "successo formativo". È un obiettivo in cima alle mire dei
riformatori epocali d'ogni tinta.
Sì, se però non s'abbina all'ignoranza più totale dei (non) formati.
Sante parole.

Ciao.

Gian Carlo
repo
2006-03-05 15:25:27 UTC
Permalink
Post by gerry
Un breve intermezzo. Finora ho definito lo studente come un ragazzotto, ma
altre definizioni sono plausibili. Imbecille, deficiente, cerebroleso,
idiota, coglione, ignorante, cretino sono un piccolo elenco
esemplificativo ma per nulla esaustivo.
Infatti, forse il termine più corretto è "attore", o ancor meglio
"figurante".
Ciò che appare in televisione non è necessariamente reale, è solo quando il
pubblico comincia a considerarlo tale che lo diviene.

Una sana rilettura della "Fenomenologia di Mike Buongiorno" del buon Umberto
Eco anche a distanza di tanti anni può risultare illuminante.

Repo
gerry
2006-03-05 16:26:29 UTC
Permalink
Post by repo
Infatti, forse il termine più corretto è "attore", o ancor meglio
"figurante".
Ciò che appare in televisione non è necessariamente reale, è solo quando il
pubblico comincia a considerarlo tale che lo diviene.
Una sana rilettura della "Fenomenologia di Mike Buongiorno" del buon Umberto
Eco anche a distanza di tanti anni può risultare illuminante.
Tu credi allora che fingesse di non saperlo quando invece lo sapeva
benissimo? Tutto puo' essere, ma sei il primo che sento che avanza un
simile sospetto...
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
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repo
2006-03-06 08:49:28 UTC
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Post by gerry
Tu credi allora che fingesse di non saperlo quando invece lo sapeva
benissimo?
No, sostengo che chi ha fatto il casting della trasmissione ha deciso di
inserire fra un campione e l'altro, un concorrente palesemente destinato
all'insuccesso e lo ha scelto in modo da gratificare il pubblico, fra i
molti ignoranti che si presentano alle selezioni.
Scegliendo, magari sulla base di uno status sociale di "quasi intellettuale"
quale è quello dello studente di materie letterarie, ma ricercandone uno
assolutamente scarso nel far di conto, materia in cui risultano più ferrati
salumieri e muratori.
Un attore capace avrebbe chiesto un compenso maggiore, questo si è
probabilmente accontentato del suo quarto d'ora di celebrità.
Post by gerry
Tutto puo' essere, ma sei il primo che sento che avanza un
simile sospetto...
è solo un'ipotesi, ma il fatto che nessun altro l'abbia sostenuta prima non
significa che sia meno credibile di altre.

Repo
FB
2006-03-06 18:19:30 UTC
Permalink
Post by gerry
Post by repo
Infatti, forse il termine più corretto è "attore", o ancor meglio
"figurante".
Ciò che appare in televisione non è necessariamente reale, è solo quando il
pubblico comincia a considerarlo tale che lo diviene.
Una sana rilettura della "Fenomenologia di Mike Buongiorno" del buon Umberto
Eco anche a distanza di tanti anni può risultare illuminante.
Tu credi allora che fingesse di non saperlo quando invece lo sapeva
benissimo? Tutto puo' essere, ma sei il primo che sento che avanza un
simile sospetto...
Io, in matematica, non sono messo tanto meglio di quel disgraziato, ma
per fingere dovrebbero darmi due, non un, milione di euro, una nuova
identità e una casa su qualche isola.

Ciao, FB
Enrico C
2006-03-05 16:15:47 UTC
Permalink
Post by gerry
un laureando, facolta' DAMS.
significa la meta'"... "18% mi sembra troppo basso"... "non so"...
Scommetto che un laureando in ingegneria nucleare avrebbe saputo
rispondere a una domanda altrettanto banale di argomento letterario,
storico o artistico.
Michele
2006-03-05 17:18:25 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by gerry
un laureando, facolta' DAMS.
significa la meta'"... "18% mi sembra troppo basso"... "non so"...
Scommetto che un laureando in ingegneria nucleare avrebbe saputo
rispondere a una domanda altrettanto banale di argomento letterario,
storico o artistico.
E' risaputo che molti leaureati in ingegneria nucleare fanno tanti errori
banali di grammatica
italiana nelle loro illuminanti tesi di laurea.....
Li fanno addirittura a Lettere, figuriamoci in altre sedi....
father mckenzie
2006-03-05 17:46:41 UTC
Permalink
¡Tonto el que no entienda!... Cuenta una leyenda que Enrico C gitano
Post by Enrico C
Scommetto che un laureando in ingegneria nucleare avrebbe saputo
rispondere a una domanda altrettanto banale di argomento letterario,
storico o artistico.
Solo che, nel paese dei Cachi, quel caso sarebbe apparso molto più grave di
questo. Chi ha un po' di cultura umanistica ritiene di non aver bisogno
d'altro, e gli esempi di spaventosa ignoranza in campo
matematico-scientifico, anche ai massimi livelli, sono quotidiani.
Basterebbe ricordare (orore) il "dibattito" sulla fecondazione
artificiale...
D'altronde, siamo sicuri che un laureato a caso saprebbe leggere uno
spartito musicale? Eppure l'Italia aveva grandi tradizioni nel settore.
E siamo sicuri che quelli che si riempiono la bocca di valori occidentali
saprebbero dire qualcosa di più che generico sul contenuto della
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo? Di quanti articoli consta,
in che anno fu approvata e da chi, quali principi fondamentali afferma, che
dice il Preambolo, l'art. 29 o il 30...
--
Freedom's just another word for nothing left to lose
(Janis Joplin)
05/03/2006 18.37.08
Karla
2006-03-05 18:26:13 UTC
Permalink
Post by father mckenzie
E siamo sicuri che quelli che si riempiono la bocca di valori occidentali
saprebbero dire qualcosa di più che generico sul contenuto della
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo? Di quanti articoli consta,
in che anno fu approvata e da chi, quali principi fondamentali afferma, che
dice il Preambolo, l'art. 29 o il 30...
E quanti sanno che più di cinquanta stati musulmani non l'hanno
firmata perchè rifiutano il principio di uguaglianza tra uomini e donne,
tra musulmani e non musulmani, tra padroni e schiavi (sic)?

k
Enrico C
2006-03-05 22:23:59 UTC
Permalink
On Sun, 05 Mar 2006 19:26:13 +0100, Karla wrote in
Post by Karla
E quanti sanno che più di cinquanta stati musulmani non l'hanno
firmata perchè rifiutano il principio di uguaglianza tra uomini e donne,
Probabilmente non possono vedere Sanremo, altrimenti saprebbero che
"essere una donna non vuol dire solo riempire una minigonna",
perbacco! :)

--
Lem Novantotto
2006-03-06 13:37:55 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Probabilmente non possono vedere Sanremo, altrimenti saprebbero che
"essere una donna non vuol dire solo riempire una minigonna",
perbacco! :)
Divertentissimo il fatto che, ogni volta che la Tatangelo pronunciava 'sta
frase, invariabilmente il regista le inquadrasse il culo. Con qualche
ragione dalla sua, bisogna ammettere. :)
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
__________________________________
Eccellente Magdi Allam sul Corriere del 2/3: http://snipurl.com/n3zi
father mckenzie
2006-03-06 16:31:17 UTC
Permalink
¡Tonto el que no entienda!... Cuenta una leyenda que Lem Novantotto gitano
Post by Lem Novantotto
Divertentissimo il fatto che, ogni volta che la Tatangelo pronunciava
'sta frase, invariabilmente il regista le inquadrasse il culo.

mitico Beldì :)
--
Freedom's just another word for nothing left to lose
(Janis Joplin)
06/03/2006 17.30.57
father mckenzie
2006-03-05 23:47:25 UTC
Permalink
¡Tonto el que no entienda!... Cuenta una leyenda que Karla gitano
Post by Karla
E quanti sanno che più di cinquanta stati musulmani non l'hanno
firmata perchè rifiutano il principio di uguaglianza tra uomini e donne,
tra musulmani e non musulmani, tra padroni e schiavi (sic)?
E quanto sanno che gli Usa hanno rifiutato di firmare ripetutamente le
convenzioni contro le mine antiuomo, le armi chimiche e biologiche, che
vanno acercare altrove, e producono indisturbati le une e le altre, per non
parlare del nucleare?
--
Freedom's just another word for nothing left to lose
(Janis Joplin)
06/03/2006 0.46.32
Karla
2006-03-06 12:23:42 UTC
Permalink
Post by father mckenzie
¡Tonto el que no entienda!... Cuenta una leyenda que Karla gitano
Post by Karla
E quanti sanno che più di cinquanta stati musulmani non l'hanno
firmata perchè rifiutano il principio di uguaglianza tra uomini e donne,
tra musulmani e non musulmani, tra padroni e schiavi (sic)?
E quanto sanno che gli Usa hanno rifiutato di firmare ripetutamente le
convenzioni contro le mine antiuomo, le armi chimiche e biologiche, che
vanno acercare altrove, e producono indisturbati le une e le altre, per non
parlare del nucleare?
Come da copione.
Drengot
2006-03-07 02:11:54 UTC
Permalink
Post by father mckenzie
¡Tonto el que no entienda!... Cuenta una leyenda que Karla gitano
Post by Karla
E quanti sanno che più di cinquanta stati musulmani non l'hanno
firmata perchè rifiutano il principio di uguaglianza tra uomini e donne,
tra musulmani e non musulmani, tra padroni e schiavi (sic)?
E quanto sanno che gli Usa hanno rifiutato di firmare ripetutamente le
convenzioni contro le mine antiuomo, le armi chimiche e biologiche, che
vanno acercare altrove, e producono indisturbati le une e le altre, per non
parlare del nucleare?
Ciao Father

A parte l'ipocrisia atroce di Guantanamo e Abu Graib, di cui tra l'altro si
è discusso qui ampiamente, dimentichi la cosa più grossa: si sono rifiutati
di aderire al trattato per il Tribunale penale internazionale, ritenendosi
arrogantemente al di sopra della legge (ed anche per la consapevolezza di
non avere la coscienza troppo pulita...), proprio per non essere giudicati
per crimini come Guantanamo e Abu Graib e per mille altri ancora.

Se passiamo ad una scala estremamente ridotta, ricordano un noto
"personaggetto" nostrano, che continua imperterrito a ritenersi al di sopra
di ogni legge e di ogni giustizia, oltre al fatto, ultimamente, di essersi
paragonato addirittura a personaggi infinitamente più grandi di lui e di
tutti noi, tanto che, giustamente, un nostro grande vignettista, lo ha
rappresentato attorniato da infermieri in camice bianco...

Drengot
ADPUF
2006-03-06 23:30:08 UTC
Permalink
Post by Karla
Post by father mckenzie
E siamo sicuri che quelli che si riempiono la bocca di
valori occidentali
saprebbero dire qualcosa di più che generico sul contenuto
della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo? Di
quanti articoli consta, in che anno fu approvata e da chi,
quali principi fondamentali afferma, che dice il Preambolo,
l'art. 29 o il 30...
E quanti sanno che più di cinquanta stati musulmani non
l'hanno firmata perchè rifiutano il principio di uguaglianza
tra uomini e donne, tra musulmani e non musulmani, tra padroni
e schiavi (sic)?
La DUDU l'abbiamo scritta noi eurocentrici occidentali di
tradizione
giudaico-cristiana-greco-romana-germanica-illuminista, non c'è
da stupirsi che altri non l'accettino così, sui due piedi.

Speriamo in una evoluzione positiva.

Anche nell'ebraismo c'è una certa misoginia, mi pare che ci sia
una preghiera specifica in cui gli uomini ringraziano il Signore
di non essere nati donna.
--
Marriage is the only adventure open to the cowardly.
-- Voltaire
Enrico Olivetti
2006-03-07 01:30:53 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Anche nell'ebraismo c'è una certa misoginia, mi pare che ci sia
una preghiera specifica in cui gli uomini ringraziano il Signore
di non essere nati donna.
Tutte le religioni sono misogine essendo state tutte inventate in epoca
lontana.

L'importante è che questa misoginia resti confinata nei templi e non sia
la base della società come invece avviene nei paesi arabi.

Israele ha avuto grandi primi ministri donne (l'Italia non ancora, per
esempio Golda Meir. Le donne in Israele hanno parità di diritti e sono
libere. La figura della donna nell'Ebraismo è molto importante e molte
sono le figure femminili di spicco.
Karla
2006-03-07 15:50:21 UTC
Permalink
Post by Enrico Olivetti
L'importante è che questa misoginia resti confinata nei templi e non sia
la base della società come invece avviene nei paesi arabi.
Non basta, e comunque non si può confinare nei templi.
La sottomissione delle donne è certamente l'aspetto più eclatante, ma
voi sottovalutate le altre disuguaglianze, per esempio tra un musulmano
e un non musulmano. In molti paesi musulmani voi non potreste scrivere
impunemente quello che state scrivendo su questo ng.
Post by Enrico Olivetti
Israele ha avuto grandi primi ministri donne (l'Italia non ancora, per
esempio Golda Meir. Le donne in Israele hanno parità di diritti e sono
libere. La figura della donna nell'Ebraismo è molto importante e molte
sono le figure femminili di spicco.
Le tre grandi religioni monoteiste sono state e sono ancor oggi
maschiliste, in quanto espressioni di altrettante società patriarcali
(recentemente il Papa ha detto che vuole rivalutare il ruolo delle donne
nella chiesa cattolica, ma non ha nessuna intenzione di concedere loro
il sacerdozio!).
Tuttavia, tra ebraismo e cristianesimi vari da un lato, e islam
dall'altro, c'è un abisso.
Credo che abbia centrato bene il problema l'ex musulmana Wafa Sultan,
che ha affermato che lo scontro non è tra religioni o tra civiltà, ma
tra una mentalità medioevale e una del ventunesimo secolo.

k
SerGiotto
2006-03-07 15:58:26 UTC
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"Karla" <***@libero.it> ha scritto nel messaggio news:440dac0d$***@newsgate.x-privat.org...
Omissis
Post by Karla
Le tre grandi religioni monoteiste sono state e sono ancor oggi
maschiliste, in quanto espressioni di altrettante società patriarcali
Società patriarcale non comporta per forza "maschilismo".

L'Ebraismo, ad esempio, ha come centro della sua filosofia e direi anche
della sua pratica la famiglia e la donna, anche se sicuramente la società su
cui l'antico regno di Israele (intendo quello di Savide e Salomone) era una
società patriarcale. Come disse uno dei più grandi rabbini polacchi del 1600
"l'ebraismo è essenzialmente una questione di pannolini e pentole".

So che a molti sfugge me è così. Il problema non è quindi la centralità o
meno della donna, ma se la figura della Donna Moderna si adatti ( o meno) a
quel particolare modello femminile.
Sul cristianesimo non sono molto ferrato, mi spiace.


omissis
Post by Karla
Tuttavia, tra ebraismo e cristianesimi vari da un lato, e islam
dall'altro, c'è un abisso.
Parli delle società o delle religioni? A mio avviso bisogna sempre
distinguere, altrimenti si rischia di dare false cause a veri fenomeni.
Post by Karla
Credo che abbia centrato bene il problema l'ex musulmana Wafa Sultan, che
ha affermato che lo scontro non è tra religioni o tra civiltà, ma tra una
mentalità medioevale e una del ventunesimo secolo.
Appunto.
Post by Karla
k
Ciao
SerGiotto
Karla
2006-03-07 17:05:39 UTC
Permalink
Post by SerGiotto
Società patriarcale non comporta per forza "maschilismo".
L'Ebraismo, ad esempio, ha come centro della sua filosofia e direi anche
della sua pratica la famiglia e la donna, anche se sicuramente la società su
cui l'antico regno di Israele (intendo quello di Savide e Salomone) era una
società patriarcale. Come disse uno dei più grandi rabbini polacchi del 1600
"l'ebraismo è essenzialmente una questione di pannolini e pentole".
So che a molti sfugge me è così. Il problema non è quindi la centralità o
meno della donna, ma se la figura della Donna Moderna si adatti ( o meno) a
quel particolare modello femminile.
Sul cristianesimo non sono molto ferrato, mi spiace.
Sulla "centralità" della donna sono d'accordo. Anche il cattolicesimo
ha esaltato moltissimo la figura femminile, basti pensare alla figura
della Madonna, però sempre santa, vergine, madre, mai "donna"
semplicemente, con la propria individualità, la propria sessualità.
Inoltre, era una centralità senza potere. In una società cattolica come
quella italiana, la parità (imperfetta) dei sessi è stata perseguita
faticosamente, ottenendo il diritto di voto nel '48 e la riforma del
diritto di famigia solo nel 1975, per merito di forze laiche, e le
gerarchie religiose continuano, ancor oggi, ad essere esclusivamente
maschili.
Post by SerGiotto
Post by Karla
Tuttavia, tra ebraismo e cristianesimi vari da un lato, e islam
dall'altro, c'è un abisso.
Parli delle società o delle religioni? A mio avviso bisogna sempre
distinguere, altrimenti si rischia di dare false cause a veri fenomeni.
Forse è sarebbe meglio parlare di società, visto che la religione
risponde alle esigenze di una determinata società, e non viceversa.

k
SerGiotto
2006-03-08 10:03:12 UTC
Permalink
Post by SerGiotto
Società patriarcale non comporta per forza "maschilismo".
L'Ebraismo, ad esempio, ha come centro della sua filosofia e direi anche
della sua pratica la famiglia e la donna, anche se sicuramente la società
su cui l'antico regno di Israele (intendo quello di Savide e Salomone)
era una società patriarcale. Come disse uno dei più grandi rabbini
polacchi del 1600 "l'ebraismo è essenzialmente una questione di pannolini
e pentole".
So che a molti sfugge me è così. Il problema non è quindi la centralità o
meno della donna, ma se la figura della Donna Moderna si adatti ( o meno)
a quel particolare modello femminile.
Sul cristianesimo non sono molto ferrato, mi spiace.
Sulla "centralità" della donna sono d'accordo. Anche il cattolicesimo ha
esaltato moltissimo la figura femminile, basti pensare alla figura della
Madonna, però sempre santa, vergine, madre, mai "donna" semplicemente,
con la propria individualità, la propria sessualità.
Inoltre, era una centralità senza potere. In una società cattolica come
quella italiana, la parità (imperfetta) dei sessi è stata perseguita
faticosamente, ottenendo il diritto di voto nel '48 e la riforma del
diritto di famigia solo nel 1975, per merito di forze laiche, e le
gerarchie religiose continuano, ancor oggi, ad essere esclusivamente
maschili.
A mio avviso (e senza alcuna intenzione di offendere) sbagli prospettiva.
Chiedere alla Madonna di incarnare il modello della Donna in Carriera, o
della Donna semplcemente, con la prpria sessualità, non solo è
religiosamente, ma anche storicamente sbagliato. Il fatto che oggi si viva
la sessualità con una (a mio avviso giustissima) maggiore libertà non
significa che le culture nelle quali il "mito" della castità esisteva, non
dessero altrettanta soddisfazione. Bisogna distinguere fra miti religiosi ed
umani. Posso trovare gradevole prendermi una sbronza con gli amici ma non
posso immaginarmi ad esempio una religione che teorizzi l'esistenza di un
D-o ubriacone.
Post by SerGiotto
Post by Karla
Tuttavia, tra ebraismo e cristianesimi vari da un lato, e islam
dall'altro, c'è un abisso.
Parli delle società o delle religioni? A mio avviso bisogna sempre
distinguere, altrimenti si rischia di dare false cause a veri fenomeni.
Forse è sarebbe meglio parlare di società, visto che la religione
risponde alle esigenze di una determinata società, e non viceversa.
Questa è un opinione, rispettabilissima, ma un opinione. Anche io sono
laico, ma anche il laicismo è un opinione.
Ci sono state società che rispondevano all'esigenza della religione e che
oggi rimpiangiamo con tristezza (nessuno lo dice ma il tanto adorato Tibet -
maledico con chairezza l'invasione cinese - era la più teocratica delle
società, eppure tale modello è da molti - in primis che ci viveva - amato e
teorizzato). Volgio dire che da un punto di vista religioso il tuo assunto è
sbaglaito da un punto di vista laico il "loro" è sbaglaito. Chi abbia
ragione non si può dire che sulla base dei risultati, non trovi?
Spero di essermi spiegato, scusa se così non fosse.
Ciao
SerGiotto
PS: in ogni caso, tanto per essere chiaro, io metto le donne al primo posto
nel creato e lo dico con serietà.
^_^
SerGiotto
k
Drengot
2006-03-08 13:51:21 UTC
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"SerGiotto" <***@rem.de> ha scritto nel messaggio news:440eabdc$0$29100$***@news.tiscali.it...

Posso trovare gradevole prendermi una sbronza con gli amici ma non
Post by SerGiotto
posso immaginarmi ad esempio una religione che teorizzi l'esistenza di un
D-o [...].
Ciao Sergio.

Sei ebreo osservante? Ho notato, e non so se se ne sono accorti gli iclisti,
che usi l'espediente grafico del nome di Dio scritto incompleto "D-o",
secondo l'uso ebraico. Sapevo che nella religione ebraica è assolutamente
vietato pronunciare il sacro tetragramma del nome di Dio, che viene letto
nella stessa Scrittura, e sostituito in tutti gli altri contesti, con il
termine "Adonai" = "Signore". Ho scoperto però solo poco più di un anno fa
la suddetta convenzione grafica adottata nelle lingue diverse dall'ebraico,
e mi ha lasciato abbastanza sbalordito. Non sapevo che ci si spingesse
persino ad eliminare una lettera della parola "Dio", dato che tra l'altro si
tratta di un termine che, ovviamente, deriva da una radice diversa da quella
del sacro tetragramma, come avviene del resto per tutti gli altri termini
per "Dio" utilizzati nelle altre lingue.

Inoltre, se questa è una caratteristica degli ebrei ortodossi, mi era
sembrato strano che tu la utilizzassi, perché nello stesso brano hai detto
di essere un laico. Oppure si tratta di un uso grafico diffuso
indistintamente tra tutti i credenti di religione ebraica?

Questo aspetto è comunque interessantissimo, e meriterebbe anche un filone a
parte, dato che ha infinite implicazioni e della più varia natura, e che su
di esso si scrivono e si scriveranno tantissime pagine.

Ciao,

Drengot
SerGiotto
2006-03-08 14:35:53 UTC
Permalink
Post by SerGiotto
Posso trovare gradevole prendermi una sbronza con gli amici ma non
Post by SerGiotto
posso immaginarmi ad esempio una religione che teorizzi l'esistenza di un
D-o [...].
Ciao Sergio.
Sei ebreo osservante? Ho notato, e non so se se ne sono accorti gli
iclisti, che usi l'espediente grafico del nome di Dio scritto incompleto
"D-o", secondo l'uso ebraico. Sapevo che nella religione ebraica è
assolutamente vietato pronunciare il sacro tetragramma del nome di Dio,
che viene letto nella stessa Scrittura, e sostituito in tutti gli altri
contesti, con il termine "Adonai" = "Signore". Ho scoperto però solo poco
più di un anno fa la suddetta convenzione grafica adottata nelle lingue
diverse dall'ebraico, e mi ha lasciato abbastanza sbalordito. Non sapevo
che ci si spingesse persino ad eliminare una lettera della parola "Dio",
dato che tra l'altro si tratta di un termine che, ovviamente, deriva da
una radice diversa da quella del sacro tetragramma, come avviene del resto
per tutti gli altri termini per "Dio" utilizzati nelle altre lingue.
Inoltre, se questa è una caratteristica degli ebrei ortodossi, mi era
sembrato strano che tu la utilizzassi, perché nello stesso brano hai detto
di essere un laico. Oppure si tratta di un uso grafico diffuso
indistintamente tra tutti i credenti di religione ebraica?
Drengot, non sono certamente un ebreo particolarmente osservante, ma ci sono
alcune cose, alcune tradizioni della mia cultura, che sento molto radicate.
Se mi conoscessi meglio sapresti che sono uso mangiare ingenti quantità di
salame e prosciutto ed ascoltare la musica dal mio stereo durante il sacro
shabat. Ci sono tuttavia delle "sensazioni istintive" che mi portano a
tenere certi comportamenti. Quindi ad esempio, non potrei mai scrivere
appunti a matita su una copia della Torah, come invece ho fatto sui miei
libri di diritto. Non riuscirei nemmeno a mettere una copia del Tanach sotto
ad un altro libro. Per quel che concerne il nome di D-o, che non si PUO'
pronunciare non tanto in quanto vietato, ma in quanto sconosciuto, hai in
parte ragione. Si potrebbe dire che visto che D-o non deriva
linguisticamente dal tetragramma, non ha senso far uso dell'espediente che
tu hai notato nei miei post. Nota però che il termine "Ad--ai" che non è un
nome di D-o ma significa, come tu sai Signore, anch'esso non potrebbe essere
scritto o pronunciato e si preferisce nei commenti dire Ashem, che signfica
per l'appunto IL NOME. Anche "Ad--ai" non deriva dal tetragramma, almeno
credo. L'uso comunque è diffuso anche fra i non ultra-ortodossi come me,
credo che sia una sorta di rispetto verso il lavoro millenario dei
compilatori della Ghematria e della Kabala. Il divieto di pronunciare il
nome di Ashem deriva, a quanto pare da una certa interpretazione dei testi e
non è mai scritto chiaramente nel pentateuco. Deriva molto dalla concezione
che lega alle lettere dell'alfabeto ebraico un valore numerico capace di
"richiamare" il soggetto pronunciato e si perde nell'alba dei tempi. Noi
siamo il popolo del libro, almeno così si dice, anche perchè del libro, non
abbiamo una visione che da importanza al mero contenuto. Anche il libro come
oggetto è fondamentale. Se durante il giorno di Kippur ad esempio si
facessero cadere i rotoli sacri per terra si dovrebero tenere altri sette
giorni di digiuno. Il libro non è solo il suo contenuto, ma anche il valore
numerico delle sue lettere. Poiche se si pronuncia il nome di D-o in modo
diverso si cambia il valore numerico, credo che sia nato questo espediente.
Sui nomi di D-o è molto interessante un testo di cui non ricodo il nome di
Gershom Sholem. In quel testo noterai che D-o è scritto completo e senza
fare uso di espediente alcuno. Eppure l'autore era certo più osservante di
me.
Insomma, gli Ebrei sono matti, non lo sapevi???? ^_^
Dicono che hanno inventato la malattia (le nevrosi) e la cura (la
psicoanalisi), dicono anche che due ebrei fanno TRE scuole di pesnsiero,
figurati se sul nome di D-o puoi trovare un uso comune!!!
Ad impossibilia nemo tentur.!!!
^_^
SerGiotto
Post by SerGiotto
Questo aspetto è comunque interessantissimo, e meriterebbe anche un filone
a parte, dato che ha infinite implicazioni e della più varia natura, e che
su di esso si scrivono e si scriveranno tantissime pagine.
Ciao,
Drengot
SerGiotto
2006-03-08 14:50:00 UTC
Permalink
"SerGiotto" <***@rem.de> ha scritto nel messaggio

omissis>

Ad impossibilia nemo tentur.!!!

Tenetur, 'gnurant!!!!
Scusate.
^_^
SerGiotto
Drengot
2006-03-08 16:16:03 UTC
Permalink
Post by SerGiotto
Drengot, non sono certamente un ebreo particolarmente osservante, ma ci
sono alcune cose, alcune tradizioni della mia cultura, che sento molto
radicate. Se mi conoscessi meglio sapresti che sono uso mangiare ingenti
quantità di salame e prosciutto ed ascoltare la musica dal mio stereo
durante il sacro shabat. Ci sono tuttavia delle "sensazioni istintive" che
mi portano a tenere certi comportamenti. Quindi ad esempio, non potrei mai
scrivere appunti a matita su una copia della Torah, come invece ho fatto
sui miei libri di diritto. Non riuscirei nemmeno a mettere una copia del
Tanach sotto ad un altro libro. Per quel che concerne il nome di D-o, che
non si PUO' pronunciare non tanto in quanto vietato, ma in quanto
sconosciuto, hai in parte ragione. Si potrebbe dire che visto che D-o non
deriva linguisticamente dal tetragramma, non ha senso far uso
dell'espediente che tu hai notato nei miei post. Nota però che il termine
"Ad--ai" che non è un nome di D-o ma significa, come tu sai Signore,
anch'esso non potrebbe essere scritto o pronunciato e si preferisce nei
commenti dire Ashem, che signfica per l'appunto IL NOME. Anche "Ad--ai"
non deriva dal tetragramma, almeno credo. L'uso comunque è diffuso anche
fra i non ultra-ortodossi come me, credo che sia una sorta di rispetto
verso il lavoro millenario dei compilatori della Ghematria e della Kabala.
Il divieto di pronunciare il nome di Ashem deriva, a quanto pare da una
certa interpretazione dei testi e non è mai scritto chiaramente nel
pentateuco. Deriva molto dalla concezione che lega alle lettere
dell'alfabeto ebraico un valore numerico capace di "richiamare" il
soggetto pronunciato e si perde nell'alba dei tempi. Noi siamo il popolo
del libro, almeno così si dice, anche perchè del libro, non abbiamo una
visione che da importanza al mero contenuto. Anche il libro come oggetto è
fondamentale. Se durante il giorno di Kippur ad esempio si facessero
cadere i rotoli sacri per terra si dovrebero tenere altri sette giorni di
digiuno. Il libro non è solo il suo contenuto, ma anche il valore numerico
delle sue lettere. Poiche se si pronuncia il nome di D-o in modo diverso
si cambia il valore numerico, credo che sia nato questo espediente.
Sui nomi di D-o è molto interessante un testo di cui non ricodo il nome di
Gershom Sholem. In quel testo noterai che D-o è scritto completo e senza
fare uso di espediente alcuno. Eppure l'autore era certo più osservante di
me.
Insomma, gli Ebrei sono matti, non lo sapevi???? ^_^
Dicono che hanno inventato la malattia (le nevrosi) e la cura (la
psicoanalisi), dicono anche che due ebrei fanno TRE scuole di pesnsiero,
figurati se sul nome di D-o puoi trovare un uso comune!!!
Ad impossibilia nemo tentur.!!!
Ciao Sergio

Grazie mille per la spiegazione, davvero interessantissima.

Tra l'altro, la cosa che mi ha sbalordito ancora di più (oltre al fatto che
mangi normalmente prosciutto e salame e che ascolti musica durante lo
Shabbat :-)), è che non scrivi per intero neppure "Adonai", parola alla
quale, evidentemente, deve essersi esteso l'estremo rispetto per il nome del
Creatore che caratterizza la tradizione ebraica.

A questo proposito, ti riporto il link di una pagina che contiene un
interessante approfondimento della questione, ed è anche la pagina dove per
caso, poco tempo fa, ho scoperto l'uso ebraico di abbreviare il nome del
Creatore.

http://www.ebraismi.it/documenti/IL_NOME_DI_DIO.htm

Ad ogni modo, nemmeno io prenderei appunti su un volume della Bibbia, cosa
che, del resto, non farei con nessun libro, innanzitutto per un rispetto
verso i libri in generale.

Riguardo alla possibilità di sovrapporre altri libri alla Bibbia, credo di
non averlo mai fatto, ma non ci avevo pensato.

Inoltre, come pure ho appreso recentemente, immagino che il termine "Tanak"
che hai utilizzato, indichi la Bibbia ebraica nel suo complesso, essendo un
acronimo che mette insieme le abbreviazioni dei termini "Torah" (la Legge =
il Pentateuco), "Nebiim" (i Profeti) e "Ketubiim" (gli "Scritti")
(correggimi naturalmente gli sbagli di traslitterazione), che riguardano
cioè le tre sezioni principali in cui è suddivisa la Bibbia ebraica.

Ciao,

Drengot
Drengot
2006-03-08 16:21:29 UTC
Permalink
"Drengot" <***@yahoo.it> ha scritto nel messaggio news:440f034e$0$36925$***@reader3.news.tin.it...

Piccolo "errata corrige" di contenuto:
Il link che ti ho indicato nell'altro post non riguarda in realtà la pagina
in cui ho scoperto per la prima volta l'uso di abbreviare il nome del
Creatore, che in realtà appartiene a un sito sulle ricorrenze e feste
ebraiche, ma è la prima pagina in cui ho trovato un commento a questa
tradizione.

Ciao,

Drengot
SerGiotto
2006-03-08 17:32:01 UTC
Permalink
"Drengot" <***@yahoo.it> ha scritto nel messaggio news:440f034e$0$36925$***@reader3.news.tin.it...

OMESSA LA MIA PAPPARDELLA
^_^
Post by Drengot
Ciao Sergio
Grazie mille per la spiegazione, davvero interessantissima.
Bravo te che l'hai compresa, io rileggendola non ci ho capito molto!!!
^_^
Post by Drengot
Tra l'altro, la cosa che mi ha sbalordito ancora di più (oltre al fatto
che mangi normalmente prosciutto e salame e che ascolti musica durante lo
Shabbat :-)),
Si ma solo musica Sacra
^_^


è che non scrivi per intero neppure "Adonai", parola alla
Post by Drengot
quale, evidentemente, deve essersi esteso l'estremo rispetto per il nome
del Creatore che caratterizza la tradizione ebraica.
Se non scrivo D-o non posso crivere Ad--ai
^_^
Post by Drengot
A questo proposito, ti riporto il link di una pagina che contiene un
interessante approfondimento della questione, ed è anche la pagina dove
per caso, poco tempo fa, ho scoperto l'uso ebraico di abbreviare il nome
del Creatore.
http://www.ebraismi.it/documenti/IL_NOME_DI_DIO.htm
Grazie mille. Lo leggerò appena possibile.
Post by Drengot
Ad ogni modo, nemmeno io prenderei appunti su un volume della Bibbia, cosa
che, del resto, non farei con nessun libro, innanzitutto per un rispetto
verso i libri in generale.
Anche io, salvo quelli del liceo e dell'università. Sono i miei errori di
gioventù. Però su un testo sacro mi sembrerebbe di profanare qualche cosa di
troppo importante.
Post by Drengot
Riguardo alla possibilità di sovrapporre altri libri alla Bibbia, credo di
non averlo mai fatto, ma non ci avevo pensato.
La vita è fatta di simbol, no?
^-^
Post by Drengot
Inoltre, come pure ho appreso recentemente, immagino che il termine
"Tanak" che hai utilizzato, indichi la Bibbia ebraica nel suo complesso,
Meglio scriverei Tanach (la Het non di pronuncia come una K). Scusa la
precisione. Oggi sono pignolino, lo so.
Post by Drengot
essendo un acronimo che mette insieme le abbreviazioni dei termini "Torah"
(la Legge = il Pentateuco), "Nebiim" (i Profeti) e "Ketubiim" (gli
"Scritti") (correggimi naturalmente gli sbagli di traslitterazione),
Neviim - Chetuvim (o Ketuvim non so)

che
Post by Drengot
riguardano cioè le tre sezioni principali in cui è suddivisa la Bibbia
ebraica.
Giusto, la parte rivelata e non quella di commento altrettanto importante.
esiste poi la Torah orale (be al pè, non so se vada scirtto così), che ha
molta importanza in alcune tradizioni ebraiche.

Ciao
SerGiotto
Post by Drengot
Ciao,
Drengot
Lem Novantotto
2006-03-08 17:48:01 UTC
Permalink
Post by Drengot
Ad ogni modo, nemmeno io prenderei appunti su un volume della Bibbia, cosa
che, del resto, non farei con nessun libro, innanzitutto per un rispetto
verso i libri in generale.
Con nessun libro? Stranissima sorta di "rispetto", questa tua, a mio modo
d'intendere.
Meno male che molti geni del passato non l'hanno condivisa (anche se alcuni
trovarono il margine, di quando in quando, troppo poco capiente). ;)

Io, invece, spesso sento come mio solo un libro che ho sottolineato e
annotato. Che non significa pasticciato, naturalmente. E' ovvio che alcuni
tipi di libri si prestano maggiormente a tali "integrazioni", altri meno: è
quasi impossibile che io segni un libro di poesia, per esempio. O un libro
antico e pregiato, a prescindere dall'argomento. Sottolineo i romanzi, ma
raramente li commento. Coi saggi, invece, non c'è limite: sottolineature,
rimandi, annotazioni, schemi, diagrammi di flusso... E' che non sono bravo
nell'ornato, altrimenti li decorerei pure. ;)
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
__________________________________
Combatti l'AIDS col tuo computer: http://fightaidsathome.scripps.edu/
SerGiotto
2006-03-08 17:55:51 UTC
Permalink
"Lem Novantotto" <***@Hotmail.com> ha scritto nel messaggio news:57ede4c2f883c883db03c88372fb6d41%***@Lem98.here...
omissis
Post by Lem Novantotto
Con nessun libro? Stranissima sorta di "rispetto", questa tua, a mio modo
d'intendere.
Meno male che molti geni del passato non l'hanno condivisa (anche se alcuni
trovarono il margine, di quando in quando, troppo poco capiente). ;)
Glossa la glassa che glissa
^_^
Post by Lem Novantotto
Io, invece, spesso sento come mio solo un libro che ho sottolineato e
annotato. Che non significa pasticciato, naturalmente. E' ovvio che
alcuni
tipi di libri si prestano maggiormente a tali "integrazioni", altri meno: è
quasi impossibile che io segni un libro di poesia, per esempio. O un
libro
antico e pregiato, a prescindere dall'argomento. Sottolineo i romanzi, ma
sottolineature,
rimandi, annotazioni, schemi, diagrammi di flusso... E' che non sono bravo
nell'ornato, altrimenti li decorerei pure. ;)
^_^
Ciao
SerGiotto
Post by Lem Novantotto
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
__________________________________
Combatti l'AIDS col tuo computer: http://fightaidsathome.scripps.edu/
ADPUF
2006-03-09 23:30:11 UTC
Permalink
Post by Lem Novantotto
Post by Drengot
Ad ogni modo, nemmeno io prenderei appunti su un volume della
Bibbia, cosa che, del resto, non farei con nessun libro,
innanzitutto per un rispetto verso i libri in generale.
Con nessun libro? Stranissima sorta di "rispetto", questa
tua, a mio modo d'intendere.
Meno male che molti geni del passato non l'hanno condivisa
(anche se alcuni trovarono il margine, di quando in quando,
troppo poco capiente). ;)
Fermat!
--
"a^n + b^n != c^n ; n>2"
-- ADPUF
Tex29
2006-03-10 00:05:07 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Post by Lem Novantotto
Meno male che molti geni del passato non l'hanno condivisa
(anche se alcuni trovarono il margine, di quando in quando,
troppo poco capiente). ;)
Fermat!
Si', ma vendeva fumo.
--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup
Mariuccia Ruta
2006-03-08 22:55:08 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ [...]
¦ Questo aspetto è comunque interessantissimo, e meriterebbe anche un filone a
¦ parte,
NON in questa sede, mi auguro ...
--
Ciao,
Mariuccia®
Drengot
2006-03-08 23:34:28 UTC
Permalink
Post by Mariuccia Ruta
Su it.cultura.linguistica.italiano,
Š [...]
Š Questo aspetto è comunque interessantissimo, e meriterebbe anche un
filone a
Š parte,
NON in questa sede, mi auguro ...
Perché Mariuccia? Non è anche questo un tema che, a parte la religione, la
psicologia, la sociologia, l'antropologia culturale e tantissimi altri
versanti, tocca notevolmente anche la linguistica?

Drengot
Mariuccia Ruta
2006-03-09 00:53:35 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ "Mariuccia Ruta" ha scritto nel messaggio
¦ > [...]
¦ >
¦ > NON in questa sede, mi auguro ...
¦
¦ Perché Mariuccia? Non è anche questo un tema che, a parte la religione, la
¦ psicologia, la sociologia, l'antropologia culturale e tantissimi altri
¦ versanti, tocca notevolmente anche la linguistica?
No. Non mi pare proprio: il sottotitolo di questo NG è "usare bene la
lingua italiana".

Ti prego, Drengot: stiamo tentando di far sí che gli OT di politica,
religioni, argomenti di attualità, e quant'altro non abbia attinenza
con quel che riguarda il corretto uso della lingua italiana, trovino
la loro giusta sede in NG appositi, creati all'uopo.
Ce ne sono a iosa e per tutti i gusti.
Ti sarei grata se anche tu dessi una mano a riportare un po' d'ordine
in questo ... in questo ... in questo caravanserraglio, ecco! ;))

Proseguire gli OT, è già di per sé cosa da evitare.
Aprirne addirittura di nuovi è cosa che personalmente giudico
riprorevole.
Scusami la franchezza.
--
Ciao,
Mariuccia®
SerGiotto
2006-03-09 09:54:35 UTC
Permalink
Post by Mariuccia Ruta
Su it.cultura.linguistica.italiano,
Š "Mariuccia Ruta" ha scritto nel messaggio
Š > [...]
Š >
Š > NON in questa sede, mi auguro ...
Š
Š Perché Mariuccia? Non è anche questo un tema che, a parte la religione,
la
Š psicologia, la sociologia, l'antropologia culturale e tantissimi altri
Š versanti, tocca notevolmente anche la linguistica?
No. Non mi pare proprio: il sottotitolo di questo NG è "usare bene la
lingua italiana".
Ti prego, Drengot: stiamo tentando di far sí che gli OT di politica,
religioni, argomenti di attualità, e quant'altro non abbia attinenza
con quel che riguarda il corretto uso della lingua italiana, trovino
la loro giusta sede in NG appositi, creati all'uopo.
Ce ne sono a iosa e per tutti i gusti.
Ti sarei grata se anche tu dessi una mano a riportare un po' d'ordine
in questo ... in questo ... in questo caravanserraglio, ecco! ;))
Proseguire gli OT, è già di per sé cosa da evitare.
Aprirne addirittura di nuovi è cosa che personalmente giudico
riprorevole.
Scusami la franchezza.
--
Ciao,
Mariuccia®
Mariuccia, ho pensato un po' prima di rispondere e ti prego di considerare
questo mio intervento non come un'ulteriore polemica. Il fatto è che, come
ti ha detto Drangot, l'argomento che si trattava ha risvolti (oltre che
religiosi) linguistici molto forti, ed anche di linguistica italiana. Avendo
io usato D-o al posto di ..................beh hai capito ^_^, Drengot si
chiedeva se tale uso nella lingua italiana avesse un senso. Io ho risposto
(magari mettendo dell'altro forse) sul tema proposto, che, fra l'altro, mi
pare più che consono all'oggetto di questo gruppo.
Quindi, mettiamo si ordine, certo, ma non alteriamoci appena un messaggio è
in odore di religione, perchè non solo di religione spesso si tratta.
Su altri OT molto più "sfacciati" non ho visto tuoi interventi così diretti
e mi chiedo come mai.
Ciao
SerGiotto
PS: Ti prego Drengot, riprendiamo la conversazione.
Mariuccia Ruta
2006-03-09 13:13:36 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ >>¦ "Mariuccia Ruta" ha scritto nel messaggio
¦ >>¦ > [...]
¦ >>¦ >
¦ >>¦ > NON in questa sede, mi auguro ...
¦ >>¦
¦ >>¦ Perché Mariuccia? Non è anche questo un tema che, a parte la religione,
¦ >>la
¦ >>¦ psicologia, la sociologia, l'antropologia culturale e tantissimi altri
¦ >>¦ versanti, tocca notevolmente anche la linguistica?
¦ >
¦ > No. Non mi pare proprio: il sottotitolo di questo NG è "usare bene la
¦ > lingua italiana".
¦ >
¦ > Ti prego, Drengot: stiamo tentando di far sí che gli OT di politica,
¦ > religioni, argomenti di attualità, e quant'altro non abbia attinenza
¦ > con quel che riguarda il corretto uso della lingua italiana, trovino
¦ > la loro giusta sede in NG appositi, creati all'uopo.
¦ > Ce ne sono a iosa e per tutti i gusti.
¦ > Ti sarei grata se anche tu dessi una mano a riportare un po' d'ordine
¦ > in questo ... in questo ... in questo caravanserraglio, ecco! ;))
¦ Mariuccia, ho pensato un po' prima di rispondere e ti prego di considerare
¦ questo mio intervento non come un'ulteriore polemica.
Certamente no, SerGiotto.

Questo tuo intervento merita una risposta ponderata e non di quelle
buttate lí tanto per.
Purtroppo, ora mi è assolutamente impossibile sostare davanti al
computer. Potrò esser piú esauriente solo stasera, quando sarò
rientrata e dopo che avrò letto tutti gli articoli.

Per ora, mi preme solo chiarire due punti che non posso davvero
lasciare in sospeso fino a stasera (domani per te)

(1)
¦ Su altri OT molto più "sfacciati" non ho visto tuoi interventi così diretti
¦ e mi chiedo come mai.
È un'insinuazione che non ti fa onore, SerGiotto: sono persona in
genere tollerante; evito di esprimere il mio dissenso, se posso; se
devo proprio far sentire la mia, in dissenso a chiunque, cerco di
farlo nella maniera piú civile possibile; il mio intervento cosí
diretto, come tu lo definisci, questa volta è stato motivato dalla
domanda che Drengot mi ha rivolta: con estremo garbo, con leale
franchezza, ma altrettanto direttamente. Non potevo che rispondere
direttamente e con altrettanta franchezza, secondo il mio stile.
L'alternativa poteva solo esser quella di tacere e ignorare il
disappunto espresso nei miei confronti. Stimo Drengot: ignorarlo in
questo frangente sarebbe stata una ingiustificata scortesia.
¦ PS: Ti prego Drengot, riprendiamo la conversazione.
No, SeGiotto: ti prego di spostarla altrove, o in privato.
Questa non è certamente la sede appropriata.
--
Ciao,
Mariuccia®
SerGiotto
2006-03-09 13:38:07 UTC
Permalink
Post by Mariuccia Ruta
Su it.cultura.linguistica.italiano,
Omissis
Post by Mariuccia Ruta
Certamente no, SerGiotto.
Sono contento nche no te la sia presa a male. Credimi non è mia intenzione
offendere nessuno.
Post by Mariuccia Ruta
Questo tuo intervento merita una risposta ponderata e non di quelle
buttate lí tanto per.
Purtroppo, ora mi è assolutamente impossibile sostare davanti al
computer. Potrò esser piú esauriente solo stasera, quando sarò
rientrata e dopo che avrò letto tutti gli articoli.
Attendo allora. ^_^
Post by Mariuccia Ruta
Per ora, mi preme solo chiarire due punti che non posso davvero
lasciare in sospeso fino a stasera (domani per te)
(1)
Š Su altri OT molto più "sfacciati" non ho visto tuoi interventi così
diretti
Š e mi chiedo come mai.
Non insinuavo niente. Dicevo solamente che a fronte di argomenti veramente
OT, come ad esmpio quello che ha dato origine a questo filone, la
"discettazione" fra me e Drengot era sicuramente molto più in tema,
toccando, e non solo incidentalemente, un uso linguistico particolare ed
ebraico-italiano. Per questo sono rimasto sorpreso del tuo intervento.
Ripeto, senza nulla togliere alla tua persona che ho sempre molto stimato.
Post by Mariuccia Ruta
sono persona in genere tollerante; evito di esprimere il mio dissenso, se
posso; se
devo proprio far sentire la mia, in dissenso a chiunque, cerco di
farlo nella maniera piú civile possibile; il mio intervento cosí
diretto, come tu lo definisci, questa volta è stato motivato dalla
domanda che Drengot mi ha rivolta: con estremo garbo, con leale
franchezza, ma altrettanto direttamente. Non potevo che rispondere
direttamente e con altrettanta franchezza, secondo il mio stile.
Non ho ami messo in dubbio che tu sia tollerante e franca, forse solo non
hai valutato iol vero contenuto dello scambio di messaggi fra me e Drengot.
Se ci fossimo soffermati soltanto sull'aspetto mistico dellar icerca si nomi
di D-o, avresti avuto ragione, ma così non è stato, almeno mi sembra.
(sbaglio anche io ogni sette/otto anni. ^_^)
Post by Mariuccia Ruta
L'alternativa poteva solo esser quella di tacere e ignorare il
disappunto espresso nei miei confronti. Stimo Drengot: ignorarlo in
questo frangente sarebbe stata una ingiustificata scortesia.
Mariuccia, io non nego il tuo diritto a dire la tua, ma semplicemente
contesto che il giudizio di argomento fuori tema che è stato dato a quei
messaggi sia del tutto fondato. Tutto qua. E con la massima stima, credimi.
Post by Mariuccia Ruta
Š PS: Ti prego Drengot, riprendiamo la conversazione.
No, SeGiotto: ti prego di spostarla altrove, o in privato.
Questa non è certamente la sede appropriata.
Non siamo d'accordo. capita, non trovi? ^_^
SerGiotto
Post by Mariuccia Ruta
--
Ciao,
Mariuccia®
Drengot
2006-03-09 13:59:31 UTC
Permalink
"SerGiotto" <***@rem.de> ha scritto nel messaggio news:44102fb8$0$29114$***@news.tiscali.it...

Ciao Sergio
Nonostante stimi anch'io Mariuccia (e lo non lo dico certo perché lo ha
detto lei di me poco fa, ma avevo proprio intenzione di dirlo ugualmente, e
lei mi ha battuto sul tempo :-)), condivido parola per parola quello che
dici nei tuoi due ultimi post, e non credo affatto che l'argomento di cui
abbiamo discusso fosse fuori tema, ma, anzi, appartenga in buona parte al
campo della linguistica, sia pure con tutte le innumerevoli implicazioni
alle quali ho già accennato.

Anzi, continuo a ritenere che meriterebbe proprio un vero e proprio filone a
sé stante.

E ti dirò di più: come ho osservato già in precedenza, questa disquisizione
è un ulteriore prova della straordinaria capacità di questo newsgroup di far
tornare "in tema" ("in topic" direbbero gli anglofili) molti filoni che sono
o diventano spesso completamente "fuori tema" ("off topic", come sopra). Per
cui capita spesso che molte discussioni nascano su argomenti componente
estranei alla linguistica o si allontanino di molto dai temi linguistici, ma
che, poi, nel corso della loro evoluzione, quasi "miracolosamente" rientrino
in campo linguistico. Tutti ne siamo stati testimoni da quando frequentiamo
il newsgroup. E credo poi che pochi newsgroup possano vantare un pregio come
questo!

Del resto, come io credo, è inevitabile che ciò che non è linguistica, alla
fine si ricongiunga ad essa, perché, come molti studiosi hanno sottolineato,
tutto, direttamente o indirettamente, è competenza della linguistica, in
quanto la lingua e il linguaggio abbracciano tutto lo scibile e le realtà
umane e sovrumane, tutto ciò che l'uomo può conoscere e di cui appunto può
parlare per comunicarlo ai suoi simili.

Ciao,

Drengot
Drengot
2006-03-09 14:06:26 UTC
Permalink
"Drengot" <***@yahoo.it> ha scritto nel messaggio news:441034d0$0$36922$***@reader3.news.tin.it...

Piccoli errata corrige:

"[...] e non credo affatto che l'argomento di cui abbiamo discusso fosse
fuori tema, ma credo, anzi, che appartenga in buona parte al campo della
linguistica [...]".

"E ti dirò di più: come ho osservato già in precedenza, questa disquisizione
è un'ulteriore prova della straordinaria capacità di questo newsgroup di far
tornare "in tema" ("in topic" direbbero gli anglofili) molti filoni [...]".

"Per cui capita spesso che molte discussioni nascano su argomenti
completamente estranei alla linguistica o si allontanino di molto dai temi
linguistici [...]".


Ciao,

Drengot
SerGiotto
2006-03-09 14:09:24 UTC
Permalink
Post by Drengot
Ciao Sergio
Ciao caro,
Post by Drengot
Nonostante stimi anch'io Mariuccia (e lo non lo dico certo perché lo ha
detto lei di me poco fa, ma avevo proprio intenzione di dirlo ugualmente,
e lei mi ha battuto sul tempo :-)), condivido parola per parola quello che
dici nei tuoi due ultimi post, e non credo affatto che l'argomento di cui
abbiamo discusso fosse fuori tema, ma, anzi, appartenga in buona parte al
campo della linguistica, sia pure con tutte le innumerevoli implicazioni
alle quali ho già accennato.
Condivido appieno. Allora lo inizi tu questo filone? Magari limitiamolo al
discorso puramente liguistico in modo che altri possano essere invogliati a
partecipare.
Post by Drengot
Anzi, continuo a ritenere che meriterebbe proprio un vero e proprio filone
a sé stante.
Non ti avevo ancora letto, scusa. Attendo con ansia il tuo intervento. A te
l'onore di aprire le danze. ^_^
Post by Drengot
E ti dirò di più: come ho osservato già in precedenza, questa
disquisizione è un ulteriore prova della straordinaria capacità di questo
newsgroup di far tornare "in tema" ("in topic" direbbero gli anglofili)
molti filoni che sono o diventano spesso completamente "fuori tema" ("off
topic", come sopra).
Tutto è linguaggio o quantomeno tutto è legato al discorso ul linguaggio. E'
naturale che argomenti "off topic" divengano col tempo "in topic". E' vero
che il rischio è di rendere il discorso sul linguaggio troppo vago, ma basta
avere buone intenzioni....................e si può evitare di fare troppi
danni. ^_^



Per
Post by Drengot
cui capita spesso che molte discussioni nascano su argomenti componente
estranei alla linguistica o si allontanino di molto dai temi linguistici,
ma che, poi, nel corso della loro evoluzione, quasi "miracolosamente"
rientrino in campo linguistico. Tutti ne siamo stati testimoni da quando
frequentiamo il newsgroup. E credo poi che pochi newsgroup possano vantare
un pregio come questo!
Post by Drengot
Del resto, come io credo, è inevitabile che ciò che non è linguistica, alla
fine si ricongiunga ad essa, perché, come molti studiosi hanno
sottolineato, tutto, direttamente o indirettamente, è competenza della
linguistica, in quanto la lingua e il linguaggio abbracciano tutto lo
scibile e le realtà umane e sovrumane, tutto ciò che l'uomo può conoscere
e di cui appunto può parlare per comunicarlo ai suoi simili.
Devo smettere di rispondere prima di aver letto tutto il messaggio. Comunque
ciò che dici incontra senza dubbio il mio accordo.
Aspetto allora.
Ciao
SerGiotto
Post by Drengot
Ciao,
Drengot
Drengot
2006-03-09 15:45:02 UTC
Permalink
"SerGiotto" <***@rem.de> ha scritto nel messaggio news:4410370d$0$29107$***@news.tiscali.it...

Caro Sergio,

Io aprirei anche subito un filone di questo tipo, sebbene, magari, su ICLI,
dove forse sarebbe ancora più consono, e, volendo, collegandolo anche al
discorso sulla sacralità della scrittura. L'ideale sarebbe poi anche trovare
altri spunti da approfondire sul tema in questione, spunti che tu, ad
esempio, potresti fornirci, oltre alla prima e molto interessante
spiegazione che mi hai già dato in un tuo intervento precedente.

D'altro canto, però, sono ancora esitante sull'apertura di un filone
specifico, in primo luogo per rispetto verso gli ebrei più osservanti, non
sapendo quale tono e andamento assumerebbe la discussione, e in secondo
luogo, strettamente collegato al primo, vorrei evitare che una materia così
delicata come quella religiosa, strettamente connessa con l'aspetto
linguistico, possa fornire il destro ai troll e semi-troll pseudo-atei e
pseudo-laici (e soprattutto "poco aperti di mente", per usare un
eufemismo...), che pullulano in Usenet, e che, come purtroppo più volte si è
constatato, non vedono l'ora di scorgere la minima occasione per
sbeffeggiare e mettere alla berlina tutto ciò che ha a che vedere anche
lontanamente con la religione.

Ad ogni modo, attendo con interesse un tuo parere in proposito, essendo
questo un tema che ti riguarda più da vicino e che, almeno tra gli
"iclisti", conosci meglio di chiunque altro. Fammi sapere, perciò, se
condividi le mie preoccupazioni o se le ritieni ingiustificate e risibili, e
io mi regolerò in base alle tue valutazioni.

Ciao,

Drengot
SerGiotto
2006-03-09 16:52:32 UTC
Permalink
Post by Drengot
Caro Sergio,
Io aprirei anche subito un filone di questo tipo, sebbene, magari, su
ICLI, dove forse sarebbe ancora più consono, e, volendo, collegandolo
anche al discorso sulla sacralità della scrittura. L'ideale sarebbe poi
anche trovare altri spunti da approfondire sul tema in questione, spunti
che tu, ad esempio, potresti fornirci, oltre alla prima e molto
interessante spiegazione che mi hai già dato in un tuo intervento
precedente.
Benissimo
Post by Drengot
D'altro canto, però, sono ancora esitante sull'apertura di un filone
specifico, in primo luogo per rispetto verso gli ebrei più osservanti, non
sapendo quale tono e andamento assumerebbe la discussione,
Ma se ce ne sono nel niusgruppo, sapranno dire la loro. Non penso che ci
sarebbe in ogni caso motivo di offendersi. Basta che i toni siano, come
spesso qua sono, pacati e tranquilli ed anche, permettimelo, un po' ironici.
Certi argomenti spaventano, ma non si dovrebbe cadere in quel tranello.


e in secondo
Post by Drengot
luogo, strettamente collegato al primo, vorrei evitare che una materia
così delicata come quella religiosa, strettamente connessa con l'aspetto
linguistico, possa fornire il destro ai troll e semi-troll pseudo-atei e
pseudo-laici (e soprattutto "poco aperti di mente", per usare un
eufemismo...), che pullulano in Usenet, e che, come purtroppo più volte si
è constatato, non vedono l'ora di scorgere la minima occasione per
sbeffeggiare e mettere alla berlina tutto ciò che ha a che vedere anche
lontanamente con la religione.
Ci difenderemo e forse li "convertiremo"
alla............................................ragione, ti sei spaventato
eh? ^_^
Post by Drengot
Ad ogni modo, attendo con interesse un tuo parere in proposito, essendo
questo un tema che ti riguarda più da vicino e che, almeno tra gli
"iclisti", conosci meglio di chiunque altro.
Guarda che non conosco poi così tanto, ma mi interessano alcuni argomenti
generali he secondo me qui si possono bene sviluppare. Tutto qua.
^_^

Fammi sapere, perciò, se
Post by Drengot
condividi le mie preoccupazioni o se le ritieni ingiustificate e risibili,
e io mi regolerò in base alle tue valutazioni.
Ciao,
Niente di ciò che scrivi è risibile, forse ti repoccupi troppo. Comunque fai
come ti senti, ovviemente nons ta a me dire cosa fare.
Saluti
SerGiotto
Post by Drengot
Drengot
Drengot
2006-03-09 21:37:31 UTC
Permalink
"SerGiotto" <***@rem.de> ha scritto nel messaggio news:44105d4a$0$29100$***@news.tiscali.it...

[...]
Post by SerGiotto
Niente di ciò che scrivi è risibile, forse ti repoccupi troppo. Comunque
fai come ti senti, ovviemente nons ta a me dire cosa fare.
Ciao Sergio

Scusami davvero, ma, riguardo all'apertura di un filone specifico
sull'argomento, continuo a nutrire le esitazioni del tipo che ti ho esposto
prima.

Se, però tu pensi vi siano altri temi da approfondire, oltre a quelli da te
affrontati nel tuo post esplicativo, esponimeli anche subito, e possiamo
trattarli anche qui o in quasi altro filone senza problemi.

Drengot
FB
2006-03-09 21:54:34 UTC
Permalink
Post by Drengot
[...]
Post by SerGiotto
Niente di ciò che scrivi è risibile, forse ti repoccupi troppo. Comunque
fai come ti senti, ovviemente nons ta a me dire cosa fare.
Ciao Sergio
Scusami davvero, ma, riguardo all'apertura di un filone specifico
sull'argomento, continuo a nutrire le esitazioni del tipo che ti ho esposto
prima.
Apri il cazzo di filone! (faccina)

Scusate, ma il sussiego tira fuori il peggio di me.

Ciao, FB
Drengot
2006-03-09 22:10:08 UTC
Permalink
"FB" <***@tin.it> ha scritto nel messaggio news:4410a41b$0$18282$***@reader1.news.tin.it...

FB! In questi ultimi tempi non ti riconosco più! (ma c'è stato uno scambio
di persona ?)

Comunque se la cosa è veramente "a grande richiesta", lo farò davvero.

Frattanto la notte porterà consiglio.

Ciao a tutti,

Drengot
Epimeteo
2006-03-10 06:11:17 UTC
Permalink
Post by Drengot
[...]
Post by SerGiotto
Niente di ciò che scrivi è risibile, forse ti repoccupi troppo. Comunque
fai come ti senti, ovviemente nons ta a me dire cosa fare.
Ciao Sergio
Scusami davvero, ma, riguardo all'apertura di un filone specifico
sull'argomento, continuo a nutrire le esitazioni del tipo che ti ho
esposto prima.
Se, però tu pensi vi siano altri temi da approfondire, oltre a quelli da
te affrontati nel tuo post esplicativo, esponimeli anche subito, e
possiamo trattarli anche qui o in quasi altro filone senza problemi.
Ragazzi, decidetevi.
Non potete continuare con questo tira e molla...

Basta con queste schermaglie: sposatevi e non se ne parli più.

Auguri!
Epimeteo
--
"Ci sono uomini soli per la sete d'avventura,
perché han studiato da prete
o per vent'anni di galera,
per madri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han rivoltati e persi
oppure perché sono dei diversi..."
(cit. maschilista)
SerGiotto
2006-03-10 14:46:17 UTC
Permalink
"Epimeteo" <***@tin.it> ha scritto nel messaggio news:44111885$0$36937$***@reader3.news.tin.it...
omissis
Post by Epimeteo
Ragazzi, decidetevi.
Non potete continuare con questo tira e molla...
Basta con queste schermaglie: sposatevi e non se ne parli più.
Auguri!
Epimeteo
Non parlo più!
Sono offeso!
^_^
SerGiotto
Post by Epimeteo
--
"Ci sono uomini soli per la sete d'avventura,
perché han studiato da prete
o per vent'anni di galera,
per madri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han rivoltati e persi
oppure perché sono dei diversi..."
(cit. maschilista)
Enrico Olivetti
2006-03-10 05:17:33 UTC
Permalink
Post by Drengot
E ti dirò di più: come ho osservato già in precedenza, questa disquisizione
è un ulteriore prova della straordinaria capacità di questo newsgroup di far
tornare "in tema" ("in topic" direbbero gli anglofili) molti filoni che sono
o diventano spesso completamente "fuori tema" ("off topic", come sopra). Per
Condivido quanto hai detto. Aggiungo anche che siamo un gruppo di gente che si
conosce, che si trova bene a dialogare assieme e uno non può seguire 800
newsgroup.

Oltretutto questo newsgroup ha una prassi consolidata di OT che sono sempre
stati tollerati. Perché questa esigenza di regole? Non ne abbiamo già troppe.
Quello che dice Mariuccia è giusto in teoria, la prassi di questo newsgroup è
tutt'altra.

Devo dire che questo richiamo alle regole mi ha un po' stancato.
Mariuccia Ruta
2006-03-10 16:41:11 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ > E ti dirò di più: come ho osservato già in precedenza, questa disquisizione
¦ > è un ulteriore prova della straordinaria capacità di questo newsgroup di far
¦ > tornare "in tema" ("in topic" direbbero gli anglofili) molti filoni che sono
¦ > o diventano spesso completamente "fuori tema" ("off topic", come sopra). Per
¦ Condivido quanto hai detto. Aggiungo anche che siamo un gruppo di gente che si
¦ conosce, che si trova bene a dialogare assieme e uno non può seguire 800
¦ newsgroup.
¦
¦ Oltretutto questo newsgroup ha una prassi consolidata
"prassi consolidata" che comunque va catalogata fra le *Anormalità.
Piaccia o no.
¦ di OT che sono sempre stati tollerati.
"tollerati", appunto.
Ma anche la tolleranza, cosí come la pazienza, ha un limite; e quando
si esagera, e si scambiano pazienza e tolleranza altrui per diritti
propri acquisiti, giunge il momento in cui bisognerà pur darsi una
regolata, perché sennò non ci si raccapezza piú
¦ Perché questa esigenza di regole?
Perché senza regole la vita diventa un guazzabuglio.
¦ Non ne abbiamo già troppe.
E allora? È la vita. O Forse che a te i tuoi genitori non t'hanno
imposto regole di vita?
¦ Quello che dice Mariuccia è giusto in teoria, la prassi di questo newsgroup è
¦ tutt'altra.
E perché mai la prassi dovrebbe esser "tutt'altra"?

E poi: "tutt'altra" rispetto a cos'altro?

Tu hai diritti e doveri, esattamente come me.
I tuoi diritti non devono ledere i miei, esattamente come i miei non
devon ledere i tuoi, perché sennò subentrano le ingiustizie.
¦
¦ Devo dire che questo richiamo alle regole mi ha un po' stancato.
Anche a me ha stancato questo andazzo di OT che (ne stiamo avendo
riprove a iosa) vengon considerati come fossero normalità assoluta.

Siamo dunque in due ad esser stanchi.
Tu da un lato, io dall'altro.

Bene, se io metto in discussione il tuo diritto agli OT e tu metti in
discussione il mio invito ad evitarli, o quantomeno a dosarli,
-come_netiquette/retichetta_prescrive- chi deciderà se ho ragione io o
se hai ragione tu, quando le regole vengon viste come inutile zavorra?
--
Ciao,
Mariuccia®
Mariuccia Ruta
2006-03-10 03:08:36 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ "Mariuccia Ruta" ha scritto nel messaggio
¦ > Su it.cultura.linguistica.italiano,
¦ > Questo tuo intervento merita una risposta ponderata e non di quelle
¦ > buttate lí tanto per.
¦ > Purtroppo, ora mi è assolutamente impossibile sostare davanti al
¦ > computer. Potrò esser piú esauriente solo stasera, quando sarò
¦ > rientrata e dopo che avrò letto tutti gli articoli.
¦ Attendo allora. ^_^
No, guarda: ho deciso di lasciar perdere, che a me il donchisciottismo
non mi si addice proprio.
¦
¦ Mariuccia, io non nego il tuo diritto a dire la tua, ma semplicemente
¦ contesto che il giudizio di argomento fuori tema che è stato dato a quei
¦ messaggi sia del tutto fondato. Tutto qua. E con la massima stima, credimi.
Mi son letta attentamente tutto il filone: tranne pochissimissimissimi
articoli, il fuoritema vi regna sovrano.
¦
¦ >>¦ PS: Ti prego Drengot, riprendiamo la conversazione.
¦ >
¦ > No, SeGiotto: ti prego di spostarla altrove, o in privato.
¦ > Questa non è certamente la sede appropriata.
¦
¦ Non siamo d'accordo. capita, non trovi? ^_^
A voglia! se càpita.

Resta comunque il fatto che i fuoritema non dovrebbero esserci e qui
invece ci sono e abbondano, checché se ne voglia dire.
E (fatemi il solletico che non mi riesce di ridere) in barba alle
piú elementari regole di Usenet, vengono alimentati, portati avanti, e
persino giustificati con risibili riferimenti alla linguistica.
Ribadisco: in barba alle piú elementari regole di Usenet.

Naturalmente è solo il mio punto di vista.
E vale quel che ciascuno vorrà farlo valere.

Che poi gli OT siano graditi alla stragrande maggioranza dei
frequentatori di questo NG, è altro discorso che a questo punto non mi
interessa neppure piú approfondire.
Mi limiterò a fare "replay" con un laconico "Sei OT", se e quando ne
avrò voglia.
Statemi bene e buon divertimento.
--
Ciao,
Mariuccia®
SerGiotto
2006-03-10 14:04:10 UTC
Permalink
Post by Mariuccia Ruta
Su it.cultura.linguistica.italiano,
Š "Mariuccia Ruta" ha scritto nel messaggio
Š > Su it.cultura.linguistica.italiano,
Š > Questo tuo intervento merita una risposta ponderata e non di quelle
Š > buttate lí tanto per.
Š > Purtroppo, ora mi è assolutamente impossibile sostare davanti al
Š > computer. Potrò esser piú esauriente solo stasera, quando sarò
Š > rientrata e dopo che avrò letto tutti gli articoli.
Š Attendo allora. ^_^
No, guarda: ho deciso di lasciar perdere, che a me il donchisciottismo
non mi si addice proprio.
Š
Š Mariuccia, io non nego il tuo diritto a dire la tua, ma semplicemente
Š contesto che il giudizio di argomento fuori tema che è stato dato a quei
Š messaggi sia del tutto fondato. Tutto qua. E con la massima stima,
credimi.
Mi son letta attentamente tutto il filone: tranne pochissimissimissimi
articoli, il fuoritema vi regna sovrano.
Š
Š >>Š PS: Ti prego Drengot, riprendiamo la conversazione.
Š >
Š > No, SeGiotto: ti prego di spostarla altrove, o in privato.
Š > Questa non è certamente la sede appropriata.
Š
Š Non siamo d'accordo. capita, non trovi? ^_^
A voglia! se càpita.
Resta comunque il fatto che i fuoritema non dovrebbero esserci e qui
invece ci sono e abbondano, checché se ne voglia dire.
E (fatemi il solletico che non mi riesce di ridere) in barba alle
piú elementari regole di Usenet, vengono alimentati, portati avanti, e
persino giustificati con risibili riferimenti alla linguistica.
Ribadisco: in barba alle piú elementari regole di Usenet.
Naturalmente è solo il mio punto di vista.
E vale quel che ciascuno vorrà farlo valere.
Che poi gli OT siano graditi alla stragrande maggioranza dei
frequentatori di questo NG, è altro discorso che a questo punto non mi
interessa neppure piú approfondire.
Mi limiterò a fare "replay" con un laconico "Sei OT", se e quando ne
avrò voglia.
Statemi bene e buon divertimento.
--
Ciao,
Mariuccia®
Ciao,
SerGiotto
Mariuccia Ruta
2006-03-10 16:45:37 UTC
Permalink
Su it.cultura.linguistica.italiano,
nell'articolo <44118751$0$29113$***@news.tiscali.it>,
SerGiotto ha scritto:

64 righe che riportano quanto già postato nel mio intervento.

SerGiotto, i "quote" selvaggi vanno anch'essi -esattamente come gli
OT- evitati nel rispetto altrui del regolamento di Usenet.
--
Ciao,
Mariuccia®
FB
2006-03-09 14:16:27 UTC
Permalink
Drengot ha scritto:
[...]
Post by Drengot
Inoltre, se questa è una caratteristica degli ebrei ortodossi, mi era
sembrato strano che tu la utilizzassi, perché nello stesso brano hai detto
di essere un laico. Oppure si tratta di un uso grafico diffuso
indistintamente tra tutti i credenti di religione ebraica?
Il manifesto di it.cultura.ebraica recita:

QUOTE
(http://www.news.nic.it/manif/it.cultura.ebraica.html)

Articolo 7: Non sono ammessi interventi che non rispettino la
netiquette, che verrà pubblicata periodicamente sul newsgroup e
verranno rifiutati tutti i messaggi che:

e. Contengano la parola D-I-O nella forma completa anziché in
notazione D-o (per rispetto verso coloro che non usano la scrittura
completa).
UNQUOTE

Se lo si scrive su un foglio, c'è una procedura particolare per
distruggere il foglio: mi pare lo si porti in sinagoga e poi non so più
(se non sbaglio, questione di anni). Non so bene che cosa si faccia se
lo si scrive in un file, o se lo si scrive e cancella senza aver salvato
nel frattempo, comunque bisognerebbe cercare di farlo il meno possibile.

Ciao, FB
Enrico C
2006-03-07 16:22:54 UTC
Permalink
On Tue, 07 Mar 2006 16:50:21 +0100, Karla wrote in
Post by Karla
e un non musulmano. In molti paesi musulmani voi non potreste scrivere
impunemente quello che state scrivendo su questo ng.
In alcuni Paesi musulmani però c'è più libertà che nell'atea Cina,
secondo la classifica Freedom in the World 2005.

http://www.infoplease.com/ipa/A0930918.html

Fup2 [Followup-to: / Risposte a:] it-alt.discussioni.attualita
X'Posted to: it.cultura.linguistica.italiano,it-alt.discussioni.attualita
Enrico Olivetti
2006-03-07 17:04:52 UTC
Permalink
Post by Karla
voi sottovalutate le altre disuguaglianze, per esempio tra un musulmano
e un non musulmano. In molti paesi musulmani voi non potreste scrivere
impunemente quello che state scrivendo su questo ng.
Inoltre bisognerebbe aggiungere che quei pochi diritti di cui le donne godono
in alcuni paesi musulmani sono diritti solo sulla carta resi nulli dalla
legge stessa che li istituisce.

Faccio un solo esempio (l'unico che conosco) che però credo valga per tutto:
in Algeria (che grazie alla rivoluzione contro i francesi ha le leggi più
avanzate in fatto di diritti umani) le donne hanno il diritto di voto, ma dato
che la donna non usa uscir di casa senza essere scostumata, il marito,
presentandosi al seggio con la sua carta d'identità, può votare anche per la
moglie.

Quindi secondo le statistiche e graduatorie stilate da sedicenti
organizzazioni internazionali l'Algeria è annoverato tra gli stati nei quali
la donna ha pieno diritto di voto, mentre nella realtà le cose non stanno
proprio così.
Enrico C
2006-03-05 22:20:16 UTC
Permalink
On Sun, 5 Mar 2006 18:46:41 +0100, father mckenzie wrote in
Post by father mckenzie
¡Tonto el que no entienda!... Cuenta una leyenda que Enrico C gitano
Post by Enrico C
Scommetto che un laureando in ingegneria nucleare avrebbe saputo
rispondere a una domanda altrettanto banale di argomento letterario,
storico o artistico.
Solo che, nel paese dei Cachi, quel caso sarebbe apparso molto più grave di
questo. Chi ha un po' di cultura umanistica ritiene di non aver bisogno
d'altro, e gli esempi di spaventosa ignoranza in campo
matematico-scientifico, anche ai massimi livelli, sono quotidiani.
Esattamente. Anzi, c'è chi si compiace di non capire un accidenti in
campo tecnico-scientifico, quasi a conferma della propria vocazione
umanistica o artistica.

Viceversa, l'ingegnere nucleare proverà vergogna per eventuali lacune
fondamentali in campo umanistico, e bene o male cercherà di colmarle.
Post by father mckenzie
Basterebbe ricordare (orore) il "dibattito" sulla fecondazione
artificiale...
D'altronde, siamo sicuri che un laureato a caso saprebbe leggere uno
spartito musicale? Eppure l'Italia aveva grandi tradizioni nel settore.
E siamo sicuri che quelli che si riempiono la bocca di valori occidentali
saprebbero dire qualcosa di più che generico sul contenuto della
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo? Di quanti articoli consta,
in che anno fu approvata e da chi, quali principi fondamentali afferma, che
dice il Preambolo, l'art. 29 o il 30...
Father "Mike Bongiorno" mckenzie? ;)
polytropos
2006-03-06 10:21:42 UTC
Permalink
Post by Enrico C
c'è chi si compiace di non capire un accidenti in
campo tecnico-scientifico, quasi a conferma della propria vocazione
umanistica o artistica.
Viceversa, l'ingegnere nucleare proverà vergogna per eventuali lacune
fondamentali in campo umanistico, e bene o male cercherà di colmarle.
È la "cultura occidentale", bellezza... e per fortuna, direi.

Anzi, è la cara vecchia cultura occidentale, greco-romana e
giudaico-cristiana, che preferisce le arti liberali alle arti
meccaniche, e antepone il trivio al quadrivio.

La nuova cultura occidentale s'è spostata troppo a occidente, dal
mediterraneo all'atlantico e ora al pacifico, dalla magna grecia alla
silicon valley e al giappone, così abbiamo sempre più tecnici e sempre
meno filosofi.


Saluti
polytropos (un quasi ingegnere che ha fatto il classico)
Maurizio Pistone
2006-03-06 12:08:53 UTC
Permalink
Post by polytropos
Anzi, è la cara vecchia cultura occidentale, greco-romana e
giudaico-cristiana,
greca no di sicuro, il resto forse sì
--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
http://www.mauriziopistone.it
http://www.lacabalesta.it
father mckenzie
2006-03-05 18:50:56 UTC
Permalink
¡Tonto el que no entienda!... Cuenta una leyenda que Enrico C gitano
Post by Enrico C
Scommetto che un laureando in ingegneria nucleare avrebbe saputo
rispondere a una domanda altrettanto banale di argomento letterario,
storico o artistico.
Solo che, nel paese dei Cachi, quel caso sarebbe apparso molto più grave di
questo. Chi ha un po' di cultura umanistica ritiene di non aver bisogno
d'altro, e gli esempi di spaventosa ignoranza in campo
matematico-scientifico, anche ai massimi livelli, sono quotidiani.
Basterebbe ricordare (orore) il "dibattito" sulla fecondazione
artificiale...
D'altronde, siamo sicuri che un laureato a caso saprebbe leggere uno
spartito musicale? Eppure l'Italia aveva grandi tradizioni nel settore.
E siamo sicuri che quelli che si riempiono la bocca di valori occidentali
saprebbero dire qualcosa di più che generico sul contenuto della
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo? Di quanti articoli consta,
in che anno fu approvata e da chi, quali principi fondamentali afferma, che
dice il Preambolo, l'art. 29 o il 30...
--
Freedom's just another word for nothing left to lose
(Janis Joplin)
05/03/2006 18.37.08
Lem Novantotto
2006-03-05 18:17:53 UTC
Permalink
Post by gerry
Signori, e' risaputo che l'Italia e' un paese in declino.
Come negarlo? Il festival della canzone italiana è stato vinto dalla
canzone dell'uccello... Popolo di minorati! :(((

Il prossimo anno voglio Berlusconi a Sanremo, che metta a posto le cose
almeno lì. ;)
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
__________________________________
Eccellente Magdi Allam sul Corriere del 2/3: http://snipurl.com/n3zi
Sandra Zagatti
2006-03-05 19:47:54 UTC
Permalink
Post by Lem Novantotto
Come negarlo? Il festival della canzone italiana è stato vinto dalla
canzone dell'uccello... Popolo di minorati! :(((
Beh, anche il presentatore non è stato male. Non so se l'avete sentito ieri
sera quando ha invitato il pubblico ad un applauso in onore degli
stilisti... Suppongo volesse dire che lui indossava indegnamente un abito di
Armani, ma le parole che ha usato - "Giorgio Armani mi ha indegnamente
vestito" - suonavano diverse!
Sandra
GraZia
2006-03-06 06:16:12 UTC
Permalink
"Sandra Zagatti" <***@libero.it> ha scritto nel messaggio news:KfHOf.19613$***@twister2.libero.it...
- "Giorgio Armani mi ha indegnamente
Post by Sandra Zagatti
vestito" - suonavano diverse!
Chissà Armani com'era contento...

GraZia
father mckenzie
2006-03-05 23:46:11 UTC
Permalink
¡Tonto el que no entienda!... Cuenta una leyenda que Lem Novantotto gitano
Post by Lem Novantotto
Come negarlo? Il festival della canzone italiana è stato vinto dalla
canzone dell'uccello... Popolo di minorati! :(((
Dovresti essere contento... quella canzone potrebbe averla scritta Ruini in
persona: difesa della famiglia e dei valori tradizionali, "come facevano
nonno e nonna" che stavano insieme cinquant'anni. Anche se, birichina, la
nonna confessa che "non sempre ha pensato a Nonno".
--
Freedom's just another word for nothing left to lose
(Janis Joplin)
06/03/2006 0.45.01
Lem Novantotto
2006-03-06 13:31:08 UTC
Permalink
Post by father mckenzie
Dovresti essere contento... quella canzone potrebbe averla scritta Ruini in
Io non c'entro niente con Ruini, né colle cavolate (per me sono tali) che
spara a raffica. So che le mie idee, eufemisticamente, ti dispiacciono: mi
pare di averti dato abbondante materiale per criticarmi, non capisco perché
tu mi debba anche attribuire posizioni che non sono affatto mie, in omaggio
a chissà quali preconcetti politici.
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
__________________________________
Eccellente Magdi Allam sul Corriere del 2/3: http://snipurl.com/n3zi
father mckenzie
2006-03-06 16:30:46 UTC
Permalink
¡Tonto el que no entienda!... Cuenta una leyenda que Lem Novantotto gitano
Post by Lem Novantotto
Io non c'entro niente con Ruini, né colle cavolate (per me sono tali)
che> spara a raffica.

Ah, be', scusa. Buon per te :)
Io non eufemizzo, dico che mi fanno proprio schifo. Mi fai un torto se
pensi che io parli per eufemismi. Io ce l'ho detto pure al Bertinotti che è
di destra.
Post by Lem Novantotto
mi pare di averti dato abbondante materiale per criticarmi, non capisco
perché> tu mi debba anche attribuire posizioni che non sono affatto mie

Me ne scuso, allora: non sei ruinista, ho annotato. Cogli l'occasione per
spiegare se sei fascista o leghista? ^_____________^
--
Freedom's just another word for nothing left to lose
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06/03/2006 17.27.16
Lem Novantotto
2006-03-06 18:36:17 UTC
Permalink
Post by father mckenzie
Io non eufemizzo, dico che mi fanno proprio schifo. Mi fai un torto se
pensi che io parli per eufemismi.
Lo so che non eufemizzi, e che le mie idee ti fanno schifo. Naturalmente
sai anche che la cosa è pienamente reciproca. Ero io che, per una volta,
volevo eufemizzare. Non lo faccio più.
Post by father mckenzie
Cogli l'occasione per
spiegare se sei fascista o leghista? ^_____________^
Né l'una, né l'altra. Mi fai torto, se credi possibile inquadrarmi così
facilmente, per sommi capi.
Man mano che verranno fuori delle questioni, scriverò come la penso.

Però ti faccio un regalo subito: per me gli embrioni (che né pensano né
soffrono) sono un po' meno importanti dei vegetali. Vista la loro
abbondanza (reale e potenziale), ciò che possono diventare non è per me
rilevante, è rilevante solo ciò che sono: piccoli grumi di pochissime
cellule.

Ora dimmi che, anche solo per un attimo, m'hai voluto tantobbene. ;)))))
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
__________________________________
Combatti l'AIDS col tuo computer: http://fightaidsathome.scripps.edu/
franco antonelli
2006-03-06 06:58:27 UTC
Permalink
Post by gerry
Il ragazzotto si schernisce
Volevi dire "schermisce" con la *m* o anche tu, come tanti, usi schernirsi
per schermirsi?

f
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Enrico C
2006-03-06 09:38:28 UTC
Permalink
On Mon, 06 Mar 2006 07:58:27 +0100, franco antonelli wrote in
Post by franco antonelli
Volevi dire "schermisce" con la *m* o anche tu, come tanti, usi schernirsi
per schermirsi?
Ironizzare sulla propria persona, schernirsi, può essere un modo di
schermirsi: ci si mette al riparo dalle critiche altrui,
anticipandole.
Farsi scherno di sé stessi per parar di scherma!
--
Enrico C

news://news.romacivica.net/italia.roma.mobilita
(Notizie sui trasporti, il traffico, le infrastrutture.)
Karla
2006-03-06 12:30:38 UTC
Permalink
Post by Enrico C
Post by franco antonelli
Volevi dire "schermisce" con la *m* o anche tu, come tanti, usi schernirsi
per schermirsi?
Ironizzare sulla propria persona, schernirsi, può essere un modo di
schermirsi: ci si mette al riparo dalle critiche altrui,
anticipandole.
Farsi scherno di sé stessi per parar di scherma!
Bella interpretazione.
Se non è vera (e non lo è), è ben trovata. :-))

k
Enrico Gregorio
2006-03-06 18:44:48 UTC
Permalink
Post by gerry
Signori, e' risaputo che l'Italia e' un paese in declino. Ma quanto ho
avuto modo di vedere ieri in tv merita di essere divulgato a futura
memoria. Il mondo merita di conoscere quale e' il livello al quale il
Paese e' ridotto.
Dunque, i fatti. Trasmissione "Chi vuole essere milionario", conduce Gerry
Scotti. Il concorrente e' un ragazzotto belloccio e dall'aria sveglia. Ma
l'apparenza inganna, come vedremo tra breve... Qualcuno sta guardando la
trasmissione gia' da un po', e mi informa che il ragazzotto sarebbe
addirittura un laureando, facolta' DAMS. Ma atteniamoci ai fatti: siamo
alla domanda per raddoppiare il gruzzolo da 1.000 a 2.000 euro.
"In una classe, 18 studenti su 50 studiano religione. Quanti sono in
percentuale?". Risposte possibili: 18%, 36%, 42%, 48%.
Il ragazzotto sorride, Gerry Scotti pure. Il ragazzotto si schernisce, "la
matematica non e' il mio forte", "sono un esperto di storia dell'arte"...
Comincia a cincischiare qualche ragionamento. "48% e' troppo alto,
significa la meta'"... "18% mi sembra troppo basso"... "non so"...
"direi"... "sono indeciso"... Alla fine compie la sua scelta: 42%. Gerry
Scotti ha uno sguardo allibito; la sua faccia e' indefinibile, non
provero' nemmeno a descriverla. "Sei sicuro?", ha la forza di dire al
ragazzotto, ma non ha il cuore di proseguire col suo celebre "la
accendiamo?". Il pubblico rumoreggia platealmente. Il ragazzotto capisce
che qualcosa non va, e gioca uno dei suoi preziosi jolly per chiedere
l'aiuto del pubblico stesso.
Un breve intermezzo. Finora ho definito lo studente come un ragazzotto, ma
altre definizioni sono plausibili. Imbecille, deficiente, cerebroleso,
idiota, coglione, ignorante, cretino sono un piccolo elenco
esemplificativo ma per nulla esaustivo. Ognuno avra' a questo punto in
mente la propria definizione, ne sono certo. Per conto mio lo definirei un
poveretto, ma e' giusto che altre possibilita' vengano enumerate ad uso
dei posteri che dovessero cercare traccia di un pezzo di storia del
costume del nostro Paese in questa mia breve esposizione.
Se ascolti un qualunque telegiornale sarai sommerso da percentuali,
spesso tirate dentro a capocchia o con conti quanto meno dubbi.

Per esempio: se una cosa aumenta un anno dell'un per cento e l'anno
dopo dell'un per cento, quanto è l'aumento in due anni? Quanti, secondo
te diranno senza sprezzo del ridicolo "due per cento!" senza fermarsi
a riflettere? Be', i giornalisti lo fanno di continuo.

Il fatto è che a scuola non si spiega quasi mai che cosa significhi
cinque per cento. Quei pochi che l'hanno imparato, se ne dimenticano
presto.

Se chiedi se "uno su venti" è più o meno del cinque per cento, parecchi
si troveranno in imbarazzo, perché non hanno la minima idea di che cosa
significhi "cinque per cento".

Che siano semplici proporzioni è fuori dal pensiero comune, purtroppo.
Eppure, anche chi non sa calcolare percentuali, invece di dire "la metà"
si sciacquerà la bocca con un ben più pomposo "50%": hai mai sentito
dire che il referendum è valido se vota "il 50% più uno" degli aventi
diritto? Un sacco di operazioni, quando basterebbe dire "la maggioranza"
in modo molto più chiaro (e corretto, fra l'altro).

Quanto è (50%+1) di 25? A casa mia fa 13,5; e quanto è la maggioranza
su 25 aventi diritto? Chiunque, a buon senso, direbbe 13; o no?
Credici o no, ho sentito qualcuno asserire che la maggioranza su 25
è 14, per via del 50%+1. E non era uno studente del DAMS, ma un
professore ordinario di /Fisica/.

Ciao
Enrico
Enrico C
2006-03-06 18:53:29 UTC
Permalink
On Mon, 06 Mar 2006 19:44:48 +0100, Enrico Gregorio wrote in
Post by Enrico Gregorio
Il fatto è che a scuola non si spiega quasi mai che cosa significhi
cinque per cento. Quei pochi che l'hanno imparato, se ne dimenticano
presto.
Se chiedi se "uno su venti" è più o meno del cinque per cento, parecchi
si troveranno in imbarazzo, perché non hanno la minima idea di che cosa
significhi "cinque per cento".
Non è "percento", una parola sola?
--
Enrico C

* cut the ending "cut-togli.invalid" string when replying by email *
Enrico Gregorio
2006-03-06 19:08:23 UTC
Permalink
Post by Enrico C
On Mon, 06 Mar 2006 19:44:48 +0100, Enrico Gregorio wrote in
Post by Enrico Gregorio
Il fatto è che a scuola non si spiega quasi mai che cosa significhi
cinque per cento. Quei pochi che l'hanno imparato, se ne dimenticano
presto.
Se chiedi se "uno su venti" è più o meno del cinque per cento, parecchi
si troveranno in imbarazzo, perché non hanno la minima idea di che cosa
significhi "cinque per cento".
Non è "percento", una parola sola?
Perché mai? È vero che il De Mauro lo dà come voce a sé stante,
ma rimanda a "per cento".

Non è una parola magica: cinque per cento vuol dire semplicemente
5/100, che è uguale a 1/20 (o a 50/1000, anche). Fare il 10% di
50 è esattamente moltiplicare per 10/100 (cioè dividere per dieci).

Quanti sono che, per calcolare quanto viene un oggetto che è in
vendita a 250 euro e possono avere lo sconto del 40%, fanno
semplicemente una moltiplicazione per 6 (dividendo poi per 10)?

Negli USA sono molto più pratici, spesso: un battitore di baseball
che batte .430 è un ottimo bat

Ciao
Enrico
Enrico Gregorio
2006-03-06 19:20:40 UTC
Permalink
Post by Enrico C
On Mon, 06 Mar 2006 19:44:48 +0100, Enrico Gregorio wrote in
Post by Enrico Gregorio
Il fatto è che a scuola non si spiega quasi mai che cosa significhi
cinque per cento. Quei pochi che l'hanno imparato, se ne dimenticano
presto.
Se chiedi se "uno su venti" è più o meno del cinque per cento, parecchi
si troveranno in imbarazzo, perché non hanno la minima idea di che cosa
significhi "cinque per cento".
Non è "percento", una parola sola?
Perché mai? È vero che il De Mauro lo dà come voce a sé stante,
ma rimanda a "per cento".

Non è una parola magica: cinque per cento vuol dire semplicemente
5/100, che è uguale a 1/20 (o a 50/1000, anche). Fare il 10% di
50 è esattamente moltiplicare per 10/100 (cioè dividere per dieci).

Quanti sono che, per calcolare quanto viene un oggetto che è in
vendita a 250 euro e possono avere lo sconto del 40%, fanno
semplicemente una moltiplicazione per 6 (dividendo poi per 10)?

Negli USA sono molto più pratici, spesso: un battitore di baseball
che batte .427 è un ottimo battitore. Invece di 42.7% dicono
semplicemente il valore della frazione in decimali; e capiscono meglio.

Ciao
Enrico
polytropos
2006-03-06 19:54:37 UTC
Permalink
Post by Enrico Gregorio
Quanti sono che, per calcolare quanto viene un oggetto che è in
vendita a 250 euro e possono avere lo sconto del 40%, fanno
semplicemente una moltiplicazione per 6 (dividendo poi per 10)?
Io ho visto un venditore prendere la calcolatrice per scontarmi il 30%
da un acquisto di 100 euro...
Sandra Zagatti
2006-03-06 20:37:36 UTC
Permalink
Non è una parola magica: cinque per cento vuol dire semplicemente 5/100
Beh, insomma... scritto così, "cinque per cento", può voler dire anche 500.
Una buona alternativa verbale al simbolo di percentuale ai miei tempi era
"cinque su cento" (per Morandi anche "uno su mille", ma è una percentuale
assai più pessimistica... ;-)).
Sandra
Epimeteo
2006-03-07 06:34:29 UTC
Permalink
Post by Sandra Zagatti
Non è una parola magica: cinque per cento vuol dire semplicemente 5/100
Beh, insomma... scritto così, "cinque per cento", può voler dire anche
500. Una buona alternativa verbale al simbolo di percentuale ai miei tempi
era "cinque su cento" (per Morandi anche "uno su mille", ma è una
percentuale assai più pessimistica... ;-)).
In effetti "per cento" credo di non averlo mai scritto.
Se si tratta di un sostantivo, nel senso di percentuale, io lo scrivo tutto
attaccato (percento), se invece lo devo mettere dopo un numero (lo
Zingarelli e il Garzanti lo definiscono avverbio) preferisco scrivere il
simbolo %. Anch'io utilizzo la forma "su" come forma discorsiva.

Ciao,
Epimeteo
--
"...uno su mille ce la fa,
ma com'è dura la salita,
in gioco c'è la vita..."
(cit. scontata)
Karla
2006-03-07 16:02:12 UTC
Permalink
Post by Enrico Gregorio
Che siano semplici proporzioni è fuori dal pensiero comune, purtroppo.
L'ho già scritto una volta su questo ng, ma lo ripeto perchè l'ho
risentito: " ne sono sicuro al cento per cento, anzi al mille per
mille!" :-)
Post by Enrico Gregorio
Eppure, anche chi non sa calcolare percentuali, invece di dire "la metà"
si sciacquerà la bocca con un ben più pomposo "50%": hai mai sentito
dire che il referendum è valido se vota "il 50% più uno" degli aventi
diritto? Un sacco di operazioni, quando basterebbe dire "la maggioranza"
in modo molto più chiaro (e corretto, fra l'altro).
A me sembra più chiaro dire "il 50% più uno degli aventi diritto",
perchè di maggioranze ce ne sono di vari tipi.

k
Epimeteo
2006-03-07 16:33:51 UTC
Permalink
[...]
A me sembra più chiaro dire "il 50% più uno degli aventi diritto", perchè
di maggioranze ce ne sono di vari tipi.
Assoluta, relativa, qualificata, morale, silenziosa e...

Epimeteo
--
"Tu guarda alla radio, le solite facce, i soliti accordi.
Ma quali accordi? I soliti...
Do maggiore, la maggiore, la minore,
re minore, sol settima, re minore.
Fai il si minore!
Non mi viene..."
(cit. di una maggioranza a geometria variabile)
Lem Novantotto
2006-03-07 16:41:15 UTC
Permalink
Post by Epimeteo
Assoluta, relativa, qualificata, morale, silenziosa e...
LOL!

bpphygn.
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
__________________________________
Combatti l'AIDS col tuo computer: http://fightaidsathome.scripps.edu/
Epimeteo
2006-03-07 16:58:39 UTC
Permalink
Post by Lem Novantotto
Post by Epimeteo
Assoluta, relativa, qualificata, morale, silenziosa e...
LOL!
bpphygn.
Eh?

Epi
--
Loading Image...
Lem Novantotto
2006-03-07 17:15:11 UTC
Permalink
Eh?
Tu l'hai omessa, io l'ho crittata con ROT 13.
Ma sempre quella maggioranza lì, è.
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
__________________________________
Combatti l'AIDS col tuo computer: http://fightaidsathome.scripps.edu/
Epimeteo
2006-03-07 17:50:53 UTC
Permalink
Post by Lem Novantotto
Eh?
Tu l'hai omessa, io l'ho crittata con ROT 13.
Ma sempre quella maggioranza lì, è.
Ah, ho capito: tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625.

Epimeteo
--
"...now I shout it from the highest hill,
I even told you the golden daffodil,
at least my heart's an open door
and my secret love's no secret anymore..."
(cit. misteriosa)
Lem Novantotto
2006-03-08 12:06:03 UTC
Permalink
Fantastico.
Post by Epimeteo
tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625.
Ora però non ho capito io. :(((


BTW: anche su OE ci dev'essere la decodifica ROT 13, no? Messaggio >
Decodifica...
--
Bye, Lem
Ceterum censeo ISLAM esse delendum
__________________________________
Combatti l'AIDS col tuo computer: http://fightaidsathome.scripps.edu/
father mckenzie
2006-03-08 12:28:49 UTC
Permalink
¡Tonto el que no entienda!... Cuenta una leyenda que Lem Novantotto gitano
Post by Lem Novantotto
Post by Epimeteo
tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625.
Ora però non ho capito io. :(((
Continuate a buttalra in poitica...
FUP su it.politica
--
Freedom's just another word for nothing left to lose
(Janis Joplin)
08/03/2006 13.28.17
Epimeteo
2006-03-08 18:30:03 UTC
Permalink
Post by Lem Novantotto
Fantastico.
Post by Epimeteo
tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625.
Ora però non ho capito io. :(((
Sei intelligente, ma non ti applichi (come si diceva a scuola una volta), e
sei anche un po' pigro, perché non vuoi usare Google... :-))
Post by Lem Novantotto
BTW: anche su OE ci dev'essere la decodifica ROT 13, no? Messaggio
Decodifica...
Sì, grazie, lo so. E comunque http://it.wikipedia.org/wiki/ROT13

Ciao,
Epimeteo
--
"Dancing in the dark,
'til the tune ends
we are dancing in the dark..."
(cit. oscura)
ADPUF
2006-03-07 23:45:57 UTC
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Post by Enrico Gregorio
Se ascolti un qualunque telegiornale sarai sommerso da percentuali,
spesso tirate dentro a capocchia o con conti quanto meno dubbi.
L'altro giorno una ha detto che "calano i prezzi", quando invece
era sceso il tasso d'inflazione.
Post by Enrico Gregorio
Per esempio: se una cosa aumenta un anno dell'un per cento e l'anno
dopo dell'un per cento, quanto è l'aumento in due anni? Quanti, secondo
te diranno senza sprezzo del ridicolo "due per cento!" senza fermarsi
a riflettere? Be', i giornalisti lo fanno di continuo.
2,01%?
Post by Enrico Gregorio
Che siano semplici proporzioni è fuori dal pensiero comune, purtroppo.
Eppure, anche chi non sa calcolare percentuali, invece di dire "la metà"
si sciacquerà la bocca con un ben più pomposo "50%": hai mai sentito
dire che il referendum è valido se vota "il 50% più uno" degli aventi
diritto? Un sacco di operazioni, quando basterebbe dire "la maggioranza"
in modo molto più chiaro (e corretto, fra l'altro).
Ci sono due maggioranze: quella relativa e quella assoluta.
Post by Enrico Gregorio
Quanto è (50%+1) di 25? A casa mia fa 13,5; e quanto è la maggioranza
su 25 aventi diritto? Chiunque, a buon senso, direbbe 13; o no?
Credici o no, ho sentito qualcuno asserire che la maggioranza su 25
è 14, per via del 50%+1. E non era uno studente del DAMS, ma un
professore ordinario di /Fisica/.
Avrà applicato l'arrotondamento prima di sommare 1.

Einstein diceva che non stava a ricordare quelle cose che poteva
trovare sui libri.

Fermi verificò "a occhio" la potenza della bomba atomica di
Alamogordo lasciando cadere a terra pezzetti di carta all'arrivo
della ventata.

I fisici non sono farmacisti, vanno all'ingrosso. Per loro un
ordine di grandezza è già preciso abbastanza: 50%+1 di 25? fra
10 e 15.
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º¿º
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