gerry
2006-03-05 14:24:54 UTC
Signori, e' risaputo che l'Italia e' un paese in declino. Ma quanto ho
avuto modo di vedere ieri in tv merita di essere divulgato a futura
memoria. Il mondo merita di conoscere quale e' il livello al quale il
Paese e' ridotto.
Dunque, i fatti. Trasmissione "Chi vuole essere milionario", conduce Gerry
Scotti. Il concorrente e' un ragazzotto belloccio e dall'aria sveglia. Ma
l'apparenza inganna, come vedremo tra breve... Qualcuno sta guardando la
trasmissione gia' da un po', e mi informa che il ragazzotto sarebbe
addirittura un laureando, facolta' DAMS. Ma atteniamoci ai fatti: siamo
alla domanda per raddoppiare il gruzzolo da 1.000 a 2.000 euro.
"In una classe, 18 studenti su 50 studiano religione. Quanti sono in
percentuale?". Risposte possibili: 18%, 36%, 42%, 48%.
Il ragazzotto sorride, Gerry Scotti pure. Il ragazzotto si schernisce, "la
matematica non e' il mio forte", "sono un esperto di storia dell'arte"...
Comincia a cincischiare qualche ragionamento. "48% e' troppo alto,
significa la meta'"... "18% mi sembra troppo basso"... "non so"...
"direi"... "sono indeciso"... Alla fine compie la sua scelta: 42%. Gerry
Scotti ha uno sguardo allibito; la sua faccia e' indefinibile, non
provero' nemmeno a descriverla. "Sei sicuro?", ha la forza di dire al
ragazzotto, ma non ha il cuore di proseguire col suo celebre "la
accendiamo?". Il pubblico rumoreggia platealmente. Il ragazzotto capisce
che qualcosa non va, e gioca uno dei suoi preziosi jolly per chiedere
l'aiuto del pubblico stesso.
Un breve intermezzo. Finora ho definito lo studente come un ragazzotto, ma
altre definizioni sono plausibili. Imbecille, deficiente, cerebroleso,
idiota, coglione, ignorante, cretino sono un piccolo elenco
esemplificativo ma per nulla esaustivo. Ognuno avra' a questo punto in
mente la propria definizione, ne sono certo. Per conto mio lo definirei un
poveretto, ma e' giusto che altre possibilita' vengano enumerate ad uso
dei posteri che dovessero cercare traccia di un pezzo di storia del
costume del nostro Paese in questa mia breve esposizione.
Ma torniamo ai fatti, all'epilogo. L'aiuto del pubblico in studio salva il
ragazzotto. L'83% gli suggerisce la risposta esatta. Non siate cosi'
cattivi con il restante 17% che gli suggerisce una risposta sbagliata:
forse anch'io avrei fatto lo stesso. In tutti i casi, il ragazzotto si
convince. La cultura ha trionfato!
E per chiudere, il poscritto. Poche ore piu' tardi, trasmissione "La
corrida", piu' nota come "Dilettanti allo sbaraglio". Conduce ancora Gerry
Scotti. Un simpatico pubblico costituisce la giuria popolare per i
dilettanti che si esibiscono. Prima dell'inizio, si recita un giuramento
di imparzialita', redatto di volta in volta dagli autori. Il modello e' in
questo caso l'immortale Iliade di Omero. Una signora dal pubblico e'
chiamata a leggere le poche righe. Ecco l'esordio: "Cantàmi o divina..."
Proprio cosi', "cantàmi". Proprio cosi', "divina". ...Vorrei far giungere
tutta la mia solidarieta' al povero Gerry Scotti, a Napoli si dice "che
s'ha 'dda fa' pe 'ccampa'..."!
avuto modo di vedere ieri in tv merita di essere divulgato a futura
memoria. Il mondo merita di conoscere quale e' il livello al quale il
Paese e' ridotto.
Dunque, i fatti. Trasmissione "Chi vuole essere milionario", conduce Gerry
Scotti. Il concorrente e' un ragazzotto belloccio e dall'aria sveglia. Ma
l'apparenza inganna, come vedremo tra breve... Qualcuno sta guardando la
trasmissione gia' da un po', e mi informa che il ragazzotto sarebbe
addirittura un laureando, facolta' DAMS. Ma atteniamoci ai fatti: siamo
alla domanda per raddoppiare il gruzzolo da 1.000 a 2.000 euro.
"In una classe, 18 studenti su 50 studiano religione. Quanti sono in
percentuale?". Risposte possibili: 18%, 36%, 42%, 48%.
Il ragazzotto sorride, Gerry Scotti pure. Il ragazzotto si schernisce, "la
matematica non e' il mio forte", "sono un esperto di storia dell'arte"...
Comincia a cincischiare qualche ragionamento. "48% e' troppo alto,
significa la meta'"... "18% mi sembra troppo basso"... "non so"...
"direi"... "sono indeciso"... Alla fine compie la sua scelta: 42%. Gerry
Scotti ha uno sguardo allibito; la sua faccia e' indefinibile, non
provero' nemmeno a descriverla. "Sei sicuro?", ha la forza di dire al
ragazzotto, ma non ha il cuore di proseguire col suo celebre "la
accendiamo?". Il pubblico rumoreggia platealmente. Il ragazzotto capisce
che qualcosa non va, e gioca uno dei suoi preziosi jolly per chiedere
l'aiuto del pubblico stesso.
Un breve intermezzo. Finora ho definito lo studente come un ragazzotto, ma
altre definizioni sono plausibili. Imbecille, deficiente, cerebroleso,
idiota, coglione, ignorante, cretino sono un piccolo elenco
esemplificativo ma per nulla esaustivo. Ognuno avra' a questo punto in
mente la propria definizione, ne sono certo. Per conto mio lo definirei un
poveretto, ma e' giusto che altre possibilita' vengano enumerate ad uso
dei posteri che dovessero cercare traccia di un pezzo di storia del
costume del nostro Paese in questa mia breve esposizione.
Ma torniamo ai fatti, all'epilogo. L'aiuto del pubblico in studio salva il
ragazzotto. L'83% gli suggerisce la risposta esatta. Non siate cosi'
cattivi con il restante 17% che gli suggerisce una risposta sbagliata:
forse anch'io avrei fatto lo stesso. In tutti i casi, il ragazzotto si
convince. La cultura ha trionfato!
E per chiudere, il poscritto. Poche ore piu' tardi, trasmissione "La
corrida", piu' nota come "Dilettanti allo sbaraglio". Conduce ancora Gerry
Scotti. Un simpatico pubblico costituisce la giuria popolare per i
dilettanti che si esibiscono. Prima dell'inizio, si recita un giuramento
di imparzialita', redatto di volta in volta dagli autori. Il modello e' in
questo caso l'immortale Iliade di Omero. Una signora dal pubblico e'
chiamata a leggere le poche righe. Ecco l'esordio: "Cantàmi o divina..."
Proprio cosi', "cantàmi". Proprio cosi', "divina". ...Vorrei far giungere
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