magica,
invece di minacciare che non discuterai più con me, fallo!
Io sono stufo di leggere la tua "verità" priva di altra "dimostrazione"
che la tua esperienza. Quattro domande...
UNO) In base a cosa la mia esperienza non conterebbe? In base a cosa la
tua sarebbe migliore della mia? Sappi che nel mio settore la questione
"autenticazione" ricorre quotidianamente e che frequento Ivrea e Milano
e specialisti informatici provenienti d'ogni parte d'Italia.
DUE) In base a cosa le persone che in questo gruppo hanno sostenuto
l'accezione femminile di login (Galnik, Alessandro, Xelloss, Max M.) non
valgono nulla rispetto alla tua esperienza personale?
TRE) In base a cosa non avrei dovuto stupirmi che nessuno citava
l'accezione al femminile visto che è comunissima? Tanto comune che ben
quattro persone hanno ritenuto di confermarla DOPO di me?
QUATTRO) Non trovi che la tua insistenza a negare l'ovvio e conosciuto
ed irridere il dimostrato sia un atteggiamento da autentico rompiballe?
Renditi conto della situazione in cui ti sei cacciato...
Da un lato ci sei tu a sostenere che nella tua incomparabile esperienza
non sia usa mai "la login" come "nome utente".
Dall'altra ci sono ben cinque persone in questo NG, migliaia di
occorrenze su web, numerosi siti di enti e società autorevoli che
dimostrano proprio il contrario.
Ma tu insisti, con un mare di parole inutili con motivazioni opinabili e
con opportuni silenzi.
Riassumo le tue ridicole reazioni...
La mia esperienza -> inferiore alla tua (che arroganza!)
L'esperienza di Galnik, Alessandro, Xelloss, Max M. -> casi isolati o
silenzio (comodo, eh?)
Le ricerche con Google -> derise senza motivo
Il dizionario De Mauro portato da sbrecche -> silenzio
I siti autorevoli citati -> silenzio
Non dimenticare che quelli che hanno inizialmente scritto "solo al
maschile" (sbrecche, Paolo Bonardi, AlessandroP) non si sono sognati di
contestare la mia posizione. Vorrei sentirli negare l'evidenza dell'uso
comune di "la login e la password".
Fine parte in tema. Proseguo con la parte [OT] del tuo sfogo.
Post by magicaSubito riparte la tua solita lagna petulante su chi scrive qui solo
per irriderti (devi ritenerti molto importante)
No, è un dato di fatto che tu irrida.
Nessuno ti obbliga a leggere ciò che non gradisci.
Post by magicae sulla tua
esorbitante educazione (peccato che tra il dire e il fare ci sia di
mezzo il mare). Il tutto condito da apprezzamenti sul tuo
interlocutore, di cui, se puoi, fai nome e cognome anche se quello si
firma con un nickname, perché a tuo dire "l'identità reale
rappresenta, mediamente, una maggiore motivazione alla buona
educazione" (ma chi ti credi d'essere per decidere al posto del
diretto interessato? E certo nemmeno ti sfiora il dubbio che qualcuno
possa provare orrore a diventare educato come te).
Se volessi citare il tuo cognome ad ogni occasione lo farei
quotidianamente. Invece l'ho fatto tre volte nei lunghi anni in cui non
perdi occasione per fare il maleducato.
Come ho scritto, è un fatto statisticamente osservabile e non una verità
assoluta che chi nasconde la sua identità è mediamente meno corretto di
altri. Tu fingi di fraintendere e stravolgi il mio pensiero sull'uso di
un nick. Non lo ritengo segno di maleducazione, lo ripeto per l'ennesima
volta. Ritengo però (e lo si vede dalle tue adirate reazioni) che tu
abbia ogni desiderio di nascondere la tua identità reale.
Post by magicaDunque dopo queste solfe, che reiteri da anni, non mi resta che
ribadire che sì, sei un gran maleducato (uso solo eufemismi) e
ripetere: "CHE PALLE".
Perché sono anni che mi leggi e continui a lamentartene?
Non fai prima a non leggermi più come continui a dire?
Post by magicaPerò forse (anzi cosa dico? come sempre) hai ragione. Bisogna essere
precisi: CHE ROMPICOGLIONI CHE SEI. Pussa via.
Il rompiscatole sei tu perché quando ci sono due posizioni diverse io
sostengo la mia con prove e ricerche mentre tu usi soprattutto la
derisione e l'arroganza.
Post by magicaPerché spero ti renderai conto (anzi, sempre per essere preciso: che
te ne renda conto o no non m'importa nulla) del perché eviterò di
discutere con te e mi limiterò a farti notare, quando parlerai di me
nei termini che ti sono consueti, e se ne avrò voglia, la tua
maleducazione e le tue castronerie.
Continui a minacciare che non mi leggerai ma continui a farlo, che farai
notare la mia maleducazione (ma ancora non l'hai fatto) e farai notare
le mie castronerie (ma ancora non si sei riuscito).
Impegnati, non blaterare a vanvera.
Spiega dove stanno le mie castronerie, la mia maleducazione e dopo evita
di leggermi. Mantieni le promesse per una volta nella vita.
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Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
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